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Sacconi: Lavoratori azionisti e Formazione in Impresa
(AGI) - Roma, 25 mag. -
"Perche' non prevedere forme di azionariato dei lavoratori che, se realizzate d'intesa con le parti, possano consentire a un rappresentante dei lavoratori di avere un posto nel collegio sindacale, sede del controllo sulla trasparenza del bilancio": il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, articola la sua proposta sui "lavoratori azionisti" in un'intervista al 'Corriere della Sera'. In questo quadro, il governo avrebbe un ruolo nel realizzare una legislazione di favore. "Naturalmente - spiega Sacconi - se le parti lo riterranno, ed e' materia che ho chiesto loro di esaminare.
Auspichiamo che il passaggio al nuovo modello contrattuale sia frutto di una rottura rispetto a un modello conflittuale che abbiamo fin qui conosciuto, che era figlio del Novecento, di un Paese che aveva il piu' grande partito comunista dell'Occidente". Altro capitolo di intervento,
la formazione: "non potro' non chiedere ai sindacati se vogliamo condividere un piano straordinario per roesciare un paradigma che fin qui c'e' stato e secondo cui la formazione dev'essere esterna all'impresa. Questo ha determinato il grande fallimento della formazione, un sistema tarato soltanto sui formatori, sui loro enti e sulle loro societa'". Per quanto riguarda
il lavoro pubblico, "se la pubblica amministrazione e' inefficiente, la colpa non e' dei lavoratori, ma del datore di lavoro - spiega Sacconi- Il nostro compito, e per questo abbiamo scelto la persona piu' capace, Renato Brunetta, e' ricostruire il buon datore di lavoro pubblico. Nel settore privato c'e' il fallimento civilistico. Nel settore pubblico siamo determinati a introdurre il fallimento politico".
http://finanza.repubblica.it/scripts...codnews=238151
!! Guarda te se deve essere il Governo Berlusconi a aprire a forme di cogestione delle imprese !! Ottimerrimo Sacconi !