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  1. #1
    Fiamma dell'Occidente
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    Nei cuori degli uomini liberi. ---------------------- Su POL dal 2005. Moderatore forum Liberalismo.
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    Mozione a favore del Rilancio Nucleare

    Il Congresso di POL
    - vista l'evidente rinnovata tendenza mondiale ad un ricorso massiccio all'energia nucleare, sostenuta dai Governi di Francia, Regno Unito, Giappone, Russia, Stati Uniti, Cina, India etc. ed il diverso clima presso l'opinione pubblica

    - vista la rilevante mole di analisi scientifiche dell'OCSE, della IEA e di moltissime Università (tra cui il MIT) che la considerano praticamente tutte un forte strumento di riduzione delle emissioni inquinanti e in larga parte anche una fonte economica rispetto alle dirette concorrenti, al netto di interventi pubblici

    - considerata la grave situazione di sbilanciamento economico del nostro paese, con una bolletta di importazioni elettriche e di materie prime per la produzione di energia elettrica drammaticamente negativa e con uno scarso peso delle industrie ad alta tecnologia

    - considerata la grave situazione di debolezza strategica che il dipendere da paesi come Russia e Libia e l'avere una autonomia produttiva di meno di un mese in caso di blocco del commercio internazionale di energia e di materie prime per la sua produzione comportano
    Si complimenta con le posizioni espresse dalla Presidente degli Industriali Marcegaglia e dal Governo Italiano nella persona del Ministro Scajola circa l'opportunità di porre la prima pietra di un gruppo di centrali nucleari di terza generazione in Italia entro il duemila e tredici per rendere possibile entro il duemila e venti un sostanziale riequilibrio delle nostre emissioni di CO2, del costo delle nostre bollette elettriche, del ruolo delle industrie ad alta tecnologia nella nostra economia, rimuovendo gli anacronistici ed illiberali veti alla diversificazione dell'approvvigionamento energetico da parte dei privati.

    Auspica
    che alle parole seguano veramente i fatti, e che non ci siano rallentamenti nella predisposizione di un quadro normativo e finanziario tale da agevolare questo impegno già giudicato sicuramente fattibile da grandi realtà economiche come ENEL, Edison, Mediobanca et al. che dovrà essere necessariamente coerente con la liberalizzazione del mercato energetico

    Propone
    come strategia di lungo periodo di garanzia e di serietà del nuovo programma nucleare l'incentivazione di un massiccio ricorso al Mercato, inteso come finanziatore e come regolatore autonomo dello sviluppo industriale, e la costruzione di un quadro di rigida tutela dell'ambiente e promozione della ricerca tramite misure quali
    1. completamento della liberalizzazione secondo quanto previsto
    2. uno studio concreto, perseguito da una commissione di esperti di provato valore, della possibilità di superamento del diritto di inquinamento delle altrui proprietà, secondo quanto proposto dall'economista premio nobel Ronald H. Coase, al fine di ristabilire una condizione di mercato libero nel settore della produzione di energia che ristabilisca il giusto vantaggio per le produzioni a basso impatto come quella nucleare e quelle rinnovabili, rispetto alle fonti a più alto impatto
    3. la riduzione della tassazione sui consumi di energia elettrica e sui combustibili fossili, compensate dall'imposizione di una elevata (indicativamente dai 30€ al metro cubo di CO2 in su) tassazione al metro cubo sull'inquinamento atmosferico (anidride carbonica, anidride solforosa, ossidi di azoto, particolato) delle produzioni termiche industriali e la contestuale abolizione di ogni incentivazione (CIP 6/92 et al.) alle fonti assimilate alle rinnovabili e rinnovabili, con il trasferimento dei fondi ad essa destinate alla diminuzione di altre imposizioni fiscali tali da garantire un impatto zero sulla pressione fiscale per l'introduzione della tassazione sull'inquinamento, che costituisce essa stessa efficace surrogato indiretto dell'incentivo a quelle fonti che non producono emissioni ed efficace incentivo anche all'aumento dell'efficienza dei grandi impianti di produzione termica (tassati non più sui consumi ma sull'inquinamento prodotto da essi).
    4. la cessazione del calcolo sulla bolletta elettrica degli oneri nucleari ed il trasferimento degli stessi, assieme all'intero capitale SOGIN, al Ministero dell'ambiente, perchè siano finanziati in modo trasparente dalle tasse sui redditi anzichè dalle tasse sulle bollette, perchè la gente paghi come prezzo quello che consuma, non le scelte politiche degli ultimi anni ottanta
    5. l'adeguamento alle nuove tecnologie sopravvenute (già installate su tutte le centrali attualmente funzionanti del tipo di quei due impianti), il ripristino delle parti smantellate finora ed il riavviamento a spese dello Stato (che ne determinò con deliberazioni CIPE la chiusura) delle centrali nucleari di Caorso e Trino Vercellese, da affiancarsi con Facoltà di Ingegneria Nucleare che ne usufruiscano come scuole per le nuove generazioni di ingegneri
    6. il preavviso dell'intenzione di una denuncia dell'emendamento 1993 alla Convenzione di Londra alla data della sua nuova discussione (sarà in vigore fino al 2018) sullo smaltimento sotto i fondali marini dei rifiuti nucleari di basso e medio livello, che impedì la forma più sicura di smaltimento sul piano ambientale ed economico per ragioni politiche, e la costituzione immediata di una task force incaricata di analizzare nuovamente tale possibilità su un piano sperimentale.
    7. un rapido finanziamento massiccio all'ENEA per lo studio dei reattori ADS, proposti anche da Carlo Rubbia, accreditati -nell'ottica della IV generazione- per il 2030 della capacità di utilizzare come combustibile le scorie di alto livello accumulate
    8. sotto finanziamento del Min. Ambiente l'attribuzione all'ENEA, da ristabilirsi come indipendente eliminando il suo commissariamento, della gestione e regolazione delle operazioni di smaltimento temporaneo delle scorie nucleari, con l'attribuzione della proprietà dei siti più adeguati a ciò del vecchio programma nucleare e del compito di individuare e procedere sotto segreto di Stato alla predisposizione di almeno due siti alternativi per lo smaltimento definitivo di scorie nucleari entro il 2020, da lasciare sondati e realizzati esternamente ma vuoti e pronti allo scavo fino alla verifica (intorno al 2030) della possibilità o meno di riciclare (e se del caso quante) le scorie temporaneamente stoccate.
    9. nel caso si voglia procedere addirittura all'adozione di misure di tipo "militare" (esempio: sviluppo di una flotta sottomarina nucleare o persino di una forza strategica) una netta separazione tra uso civile e uso militare, lasciando come unica competenza del ministero della Difesa sulla produzione civile la tutela dei siti nucleari da minacce terroristiche e separando nettamente i finanziamenti militari da quelli civili oltrechè la finalità dei singoli impianti, ad evitare pericolose commistioni.
    10. il ripristino della competenza costituzionale allo Stato centrale circa la produzione di energia e l'attribuzione delle caratteristiche di sito militare a qualsiasi installazione elettrica o di smaltimento di scorie nucleari superiore ad una certa dimensione (indipendentemente dalla natura pubblica o privata dell'operatore di gestione e proprietà) con tutte le conseguenze di "ineludibilità" delle scelte circa il suo posizionamento da parte degli enti locali eventualmente riottosi, ai quali vanno però ristabiliti i contributi già previsti prima del referendum 1987.
    Consiglia l'astensione dall'incentivazione diretta delle fonti energetiche ed il perseguimento di una politica di neutralità (ferma la garanzia della repressione per mano dello Stato di chi si opponesse sul territorio alle attività private provocandone il blocco) e laddove si voglia inderogabilmente intervenire pubblicamente la ponderazione molto attenta delle alternative di filiera, con la convocazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri di un tavolo permanente con i rappresentanti delle compagnie più grandi estere (Areva, Toshiba Westinghouse, Atomstroyexport, General Electric, AECL etc.) e delle compagnie italiane (ENEL, Ansaldo Nucleare etc.) costituito da esperti ENEA, INFN, Assonucleare, IEA, che possa favorire una discussione sull'opportunità di eventuali agevolazioni pubbliche finalizzate alla scelta di una fra le alternative, ad esempio con la sigla di accordi diplomatici tra Italia e Francia o Italia e Russia o Italia e Stati Uniti o Italia e Giappone, o sulla più ragionevole (ed auspicabile) soluzione della questione affidata al mercato privato ed alle sue valutazioni.

    On. Ronnie
    Presidente di Progetto Liberale
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    Presidente di Progetto Liberale

  2. #2
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    ah bene inteso son gradite proposte di modifiche etc.
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  3. #3
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    On. Gianfranco
    ...cercatemi , se volete e potete , come RoccoFerraro

  4. #4
    PER UN VERO FEDERALISMO
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    m.calu,il nucleare sarà nel nostro futuro solo se avremo dei governatori responsabili.
    m.calu[img]

  5. #5
    email non funzionante
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    Firmo convintamente.

  6. #6
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    Primoli.

  7. #7
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    On.Ronnie su questo argomento condurremmo una battaglia comune a fronte di falsi e utopistici ambientalisti.
    m.calu[img]

  8. #8
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    Vivissimi complimenti a Ronnie per la puntualità e la forza con cui sono esposte le argomentazioni a favore della ripresa di una seria politica energetica in Italia.
    Firmo convintamente questa Mozione ben fatta e densa di contenuti fondamentali

    Zaffo.

  9. #9
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    juvsp

  10. #10
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