Nella patria dei mestieri che si inventano, anche le rivolte possono finire per produrre reddito. E per difendere patrimoni non proprio limpidi. Così se la mobilitazione contro l’apertura della discarica di Chiaiano vede in prima fila la gente del paese, animata dal timore che il proprio territorio venga avvelenato, c’è qualcuno che ha un movente meno genuino. Come quelli che incassano 20 euro per ogni cassonetto rovesciato. O quelli, secondo il tariffario rivelato dal parlamentare napoletano del Pdl Italo Bocchino, che ne intascano 50 per fomentare la folla quando il contatto con le forze dell’ordine è più ravvicinato. O gli ultrà, i ragazzi della curva, che dimenticano volentieri Lavezzi per la munnezza, e si prestano a tafferugli extra-stadio dietro pagamento di 100 euro a giornata. Questa «manovalanza» agisce sottotraccia e, anche se talvolta è impossibile nascondersi, cerca di non dare nell’occhio. Perché è la camorra ...
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