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  1. #21
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    Predefinito Re: Segnalazioni Bibliografiche

    Marxismo e filosofia
    Korsh Karl



    Nel 1923 vengono pubblicati "Marxismo e filosofia" di Karl Korsch e "Storia e coscienza di classe" di Gyòrgy Lukàcs. Per una singolare coincidenza le due opere escono nel medesimo anno e subiscono entrambe lo stesso destino. Contrastati dall'ortodossia socialdemocratica e comunista, tacciati di idealismo e revisionismo, i due più importanti contributi filosofici del "marxismo occidentale" verranno praticamente ignorati fino a qualche anno fa. Le due opere, così cariche di autentica sostanza filosofica, non potranno in tal modo giungere alla fondazione di un'autentica filosofia marxista. Korsch non ritrattò mai quanto aveva scritto. Invece di un"'autocritica", egli aggiunge per l'edizione del 1930 (su cui è condotta la presente traduzione italiana), un"'anticritica" che, acuendo ancor più il dissenso con il marxismo dogmatico di varia tendenza, indaga le ragioni storiche di tale dissenso. Sostanzialmente il libro di Korsch nasce in una temperie filosofica di "rinascita hegeliana". Marx viene riletto attraverso Hegel e non secondo lo spirito di un gretto materialismo di stampo positivistico. Ne consegue il rifiuto dell'affermazione, caratteristica del "marxismo volgare", secondo cui la sovrastruttura ideologica, e con essa la filosofia, avrebbe un carattere fittizio. Korsch ribadisce al contrario "l'influenza e il peso delle ideologie nella vita degli uomini e delle società, influenza e peso che fanno di esse non un etereo sovramondo, ma una forza reale, un agente storico".

    Marxismo e filosofia - Korsh Karl - Libro - IBS - Pgreco -

  2. #22
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    Predefinito Re: Segnalazioni Bibliografiche

    Citazione Originariamente Scritto da mirkevicius Visualizza Messaggio
    i due più importanti contributi filosofici del "marxismo occidentale" verranno praticamente ignorati fino a qualche anno fa.
    L'opera di Korsch in italiano ebbe ben 4 edizioni dal '66 al '78, quella di Lukacs 8 edizioni (+ una Mondadori, che non era certo una casa editrice di sinistra) dal '67 al '91. Non proprio passati sotto silenzio. O almeno, lo furono fino a qualcosina in più di qualche anno fa.

  3. #23
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    Predefinito Re: Segnalazioni Bibliografiche

    Citazione Originariamente Scritto da amaryllide Visualizza Messaggio
    L'opera di Korsch in italiano ebbe ben 4 edizioni dal '66 al '78, quella di Lukacs 8 edizioni (+ una Mondadori, che non era certo una casa editrice di sinistra) dal '67 al '91. Non proprio passati sotto silenzio. O almeno, lo furono fino a qualcosina in più di qualche anno fa.
    Io ho della Mondadori un libro del 1945 su Stalin e stalinismo...molto interessante.

  4. #24
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    Predefinito Re: Segnalazioni Bibliografiche

    L'imperialismo globale e la grande crisi

    Autore Ernesto Screpanti
    Anno 2013
















    La globalizzazione sta realizzando una nuova forma di imperialismo nella quale il grande capitale multinazionale, attraverso il mercato, priva di sovranità e di autonomia politica le organizzazioni locali, i sindacati, i partiti e le istituzioni deliberative. La grande crisi del 2007-13 ha fatto esplodere le contraddizioni tra stato e capitale. Nello stesso tempo sta accelerando il processo di affermazione dell’imperialismo globale. Si configura come una crisi di transizione fra il sistema delle relazioni e dei pagamenti internazionali tardo-novecentesco e un nuovo sistema basato sul multilateralismo e un Super-Sovereign Currency Standard.
    http://www.deps.unisi.it/sites/sito0..._collanaa5.pdf

  5. #25
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    Predefinito Re: Segnalazioni Bibliografiche


    Mao Tse-tung, Opere. Scritti, discorsi, lettere e poesie dal 1917 al 1976

    (ERS, Milano - 1997)



    I 25 volumi delle Opere contengono tutti gli scritti, i discorsi, le lettere e le poesie attribuiti a Mao Tse-tung, disposti in ordine cronologico dal 1917 al 1976. È la raccolta sistematica più completa che esista al mondo.
    Le Edizioni Rapporti Sociali con questa pubblicazione hanno voluto adempiere a una condizione indispensabile affinché i comunisti italiani possano conoscere, assimilare e applicare il maoismo e perché i lavoratori e i rivoluzionari italiani che lottano contro il capitalismo e l’imperialismo possano, attraverso il marxismo-leninismo-maoismo, diventare comunisti.
    Questa pubblicazione ha visto le stampe tra il 1991 e il 1994. La sua nuova circolazione, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Mao Tse-tung e dell’inizio della Rivoluzione Culturale Proletaria cinese, avviene in un momento in cui tutto il mondo è coinvolto e sconvolto dalla seconda crisi generale del capitalismo, dal 2008 entrata nella sua fase acuta e terminale. Dopo l’esaurimento della prima ondata della rivoluzione proletaria, la borghesia imperialista e il suo clero hanno ripreso in mano la direzione del mondo: il vortice di crisi, miseria, devastazione ambientale e guerra in cui siamo immersi è il risultato della loro direzione. In tutti i paesi la classe dominante sta eliminando le conquiste che il proletariato e le masse popolari avevano strappato. In tutto il mondo il potere dei capitalisti, degli imperialisti e dei loro lacchè è diventato nuovamente instabile e le classi dominanti sono alla ricerca di nuovi ordinamenti, relazioni e istituzioni per conservare il loro potere. Un nuovo periodo rivoluzionario è incominciato. Una conferma di ciò è proprio il dispiegamento di mezzi di distruzione, di terrore, di repressione e di condizionamento ideologico cui la classe dominante deve ricorrere e, in particolare, deve ricorrervi l’imperialismo americano che è la parte politicamente dirigente dell’intero sistema imperialista mondiale. Le masse popolari organizzate sotto la direzione dei comunisti possono porre fine la corso catastrofico delle cose imposto dalle classi dominanti: è l’unica via perché l’umanità abbia un futuro. A questo fine è determinante che la loro parte dirigente abbia una linea giusta, ossia conforme alle leggi oggettive del movimento della società. Il maoismo è il massimo aiuto che le viene offerto da quanti l’hanno preceduta nello stesso ruolo.
    L’opera di Mao Tse-tung a tutt’oggi esprime il bilancio più avanzato che a livello mondiale è stato fatto delle lotte del proletariato e dei popoli oppressi per trasformare la società attuale. Marx ed Engels hanno tracciato la sintesi delle esperienze compiute dal proletariato ai suoi primi inizi come classe autonoma; hanno elaborato la teoria del movimento economico specifico della società borghese (del modo di produzione capitalista) che ne mette in evidenza il carattere storico (transitorio), le forze motrici, l'inevitabile trapasso nel comunismo; hanno dato forma organica alla concezione materialista dialettica della società secondo cui il movimento della struttura economica della società determina il movimento politico e culturale di essa e secondo cui il movimento della società (e in generale di ogni cosa) è determinato dalla contraddizione tra i due opposti che la compongono (di cui essa è l'unità). Lenin e Stalin hanno sviluppato queste concezioni facendo la sintesi delle esperienze della lotta del proletariato e dei popoli oppressi nel periodo in cui il capitalismo entrava nella fase imperialista (di declino) e il socialismo incominciava a divenire una realtà (il proletariato come classe già resasi autonoma entrava nel periodo delle rivoluzioni proletarie vittoriose). Nell’opera di Mao Tse-tung viene accolto, ripreso e sviluppato il marxismo e il leninismo in tutti gli aspetti principali che compongono la lotta del proletariato e dei popoli oppressi: la comprensione delle leggi oggettive del movimento economico e politico della società capitalista nella fase imperialista, la concezione del mondo funzionale ai compiti dirigenti e rivoluzionari del proletariato (il materialismo storico e dialettico), le forme di organizzazione, di lotta e di direzione del proletariato (il movimento politico della società e il movimento rivoluzionario: il partito comunista, le organizzazioni delle masse, la strategia e la tattica).
    Ovviamente il maoismo non è la risposta a ogni problema, tanto meno è il ricettario già pronto per l’uso di chi non vuole impegnare la propria mente: è solo la migliore attrezzatura per chi osa avventurarsi in mare e aprire una strada.


    L’intera pubblicazione è disponibile nelle principali librerie o se ne può fare richiesta direttamente all’editore, scrivendo a edizionirapportisociali@gmail.com.


    Il prezzo per volume è di 13,00 euro. La pubblicazione completa è acquistabile al prezzo promo di 300,00 euro, in soluzione unica o a rate, versando l'importo sul CCP n. 60973856, intestato a M.Maj - via Tanaro, 7 - 20128 Milano, indicandone la causale.

    Disponibile anche in CD-Rom al costo di 50,00 euro.



    ***




    PCE(r)-Partido Comunista del España (reconstituido), La guerra di Spagna, il PCE e l’Internazionale Comunista

    (ERS, Milano - 1997)



    Nell’anniversario dell’inizio della guerra civile spagnola (1936), promuoviamo un libro che - come si dice nella Presentazione ai lettori italiani - segna una svolta nella storiografia del “primo assalto al cielo” compiuto dalle masse popolari nella prima metà del secolo scorso. “Di contro ai libri di storia scritti dai denigratori del movimento comunista per consacrarne le sconfitte e dichiarale definitive, di contro ai libri di storia scritti dai protagonisti e ammiratori del movimento comunista che si limitano a raccontarne e illustrarne le conquiste e gli eroismi, questo libro dà ragione delle sconfitte e delle bassezze del movimento comunista, ne mostra la connessione dialettica con i successi e gli eroismi, ne spiega i motivi e ne trae insegnamenti per l’attività presente”.
    In questo libro gli autori rispondono in sostanza alla domanda “perché il PCE non riuscì ad adempiere al suo compito, cioè a guidare la grande ed eroica lotta combattuta dalle masse popolari spagnole durante la prima crisi generale del capitalismo fino a liquidare il potere della borghesia imperialista in Spagna, ma al contrario quella grande ed eroica lotta si conclude con la liquidazione del PCE? Quali furono gli errori che il PCE non riuscì a correggere e i limiti che non riuscì a superare e che ne permisero la liquidazione? La domanda e la risposta non riguardano solo i comunisti spagnoli. Al contrario hanno un’importanza universale. La stessa domanda si pone infatti a proposito di gran parte dei partiti comunisti costituiti nel corso della prima crisi generale del capitalismo (1910-1945)”.
    La risposta chiara ed esauriente al “perché in nessuno dei paesi imperialisti i partiti comunisti hanno instaurato il socialismo nel corso della prima crisi generale del capitalismo” è la base su cui tutti quelli che vogliono farla finita con la crisi del capitalismo e lottano per la rinascita del movimento comunista possono decidere in modo scientificamente fondato il “che fare” oggi. È la base per dare gambe solide su cui marciare all’aspirazione a “ricostruire il partito comunista” e alla “unità dei comunisti” che anima migliaia di compagne e compagni con la “falce e martello nel cuore”.


    Il testo è disponibile nelle Sezioni del Partito dei CARC, nelle librerie militanti o facendone richiesta all’editore: edizionirapportisociali@gmail.com.


    Si compone di 192 pagine in brossura.

    Il prezzo di copertina è di 8,00 euro. È acquistabile versando l’importo sul CCP n. 60973856, intestato a M.Maj - via Tanaro, 7 - 20128 Milano, indicandone la causale.




    ***




    Teresa Noce, Rivoluzionaria professionale

    (in corso di pubblicazione ERS - Red Star Press, Roma - marzo 2016)

    Rivoluzionaria professionale è la vita di Teresa Noce e, come lei, dei tanti proletari, “semplici” operai e lavoratori che decisero di dedicarsi alla lotta per il socialismo e alla costruzione del movimento comunista, si misero alla scuola del Partito che

    li formò, li educò alla lotta, li trasformò in uomini e donne nuovi, in costruttori di un futuro nuovo, di una società nuova, libera dall’oppressione e dallo sfruttamento e, attraverso questa lotta, acquisirono i mezzi per emanciparsi, diventando quadri e dirigenti del movimento comunista, nel nostro paese e a livello internazionale. Questi combattenti rappresentarono la parte più generosa e avanzata della classe operaia del nostro paese che, anche su spinta delle conquiste e vittorie delle masse popolari in URSS, si assunsero la responsabilità di scrivere un nuovo capitolo della loro storia, da protagonisti. L’esperienza che condussero rappresenta, per i comunisti di oggi e per tutti coloro che vogliono porre fine al marasma in cui ci spinge la borghesia, un patrimonio di insegnamenti inestimabile e incancellabile da studiare e da cui attingere.
    L’epoca che stiamo vivendo è simile, sotto molti aspetti, a quella vissuta da Teresa Noce. La natura della crisi generale del capitalismo è la stessa di allora. E, oggi come allora, viviamo in un’epoca di sconvolgimenti, di nuove militarizzazioni delle relazioni internazionali quando non proprio di guerra aperta, di disoccupazione e lutti. Oggi come allora la società si dibatte nella sua crisi, nella lotta tra il decadente sistema capitalista che muore e una nuova via di progresso che tarda a nascere. Allora le masse popolari e la classe operaia torinese si mobilitarono contro la guerra, per condizioni di vita migliori dentro e fuori dalle fabbriche, per avere un peso nella gestione e direzione della società, contrastando l’influenza dei dirigenti riformisti che erano alla guida delle organizzazioni sindacali, operaie e popolari: gli scioperi e le sommosse contro la guerra del 1917, la nascita del movimento dei Consigli di fabbrica e le occupazioni durante il “biennio rosso”. Oggi le masse popolari e la classe operaia si organizzano nei comitati di lotta territoriali e nelle aziende capitaliste e pubbliche: i movimenti ambientalisti, le organizzazioni operaie nei posti di lavoro, i comitati di quartiere, le organizzazioni giovanili e i collettivi studenteschi, le associazioni di immigrati. Le tante manifestazioni, scioperi, presidi, occupazioni che attraversano il paese da un capo all’altro dimostrano che le masse popolari sono pronte alla mobilitazione, si mobilitano e spontaneamente tendono a organizzarsi per far fronte agli effetti della crisi.
    Elevare, allora, il loro grado di organizzazione e coordinamento, raccogliere e formare gli elementi più avanzati e generosi, educare le masse popolari alla lotta e all’organizzazione a ché imparino e si sperimentino nel governare e dirigere la loro azienda, il loro quartiere, la loro scuola, la loro città e il loro paese è la base, oggi, della costruzione di una nuova società, una società diretta e gestita dalla classe operaia e dal resto delle masse popolari: questa è la sfida e il compito che il nuovo movimento comunista e quanti oggi aspirano ad essere e fare i comunisti devono porsi come obiettivo, forti del bilancio storico della prima ondata della rivoluzione proletaria e della comprensione dei limiti ideologici e di concezione che ne esaurirono la spinta propulsiva.
    L’avvincente e profonda autobiografia di Teresa Noce dimostra e insegna che la storia di ogni individuo è il complesso e il risultato dei rapporti sociali nei quali è inserito. È e fa parte della società e, pertanto, trasforma la società e, al tempo stesso, ne è trasformato. È nel movimento comunista, nella forza del collettivo, che i proletari trovano la loro libertà e la loro emancipazione, perché è il movimento comunista l’unica opportunità che ha ogni proletario destinato, nel capitalismo, ad essere sfruttato, ogni donna ad essere relegata tra le quattro mura domestiche, ogni giovane ad essere esubero e precario, ogni anziano ad essere abbandonato e inutile, per elevarsi intellettualmente e moralmente e diventare artefice del proprio futuro. Quel futuro che la Noce, con il suo esempio di vita e di condotta, ancora oggi ci consegna” (dalla Premessa alla nuova edizione).


    Il testo è in corso di pubblicazione. Si compone di circa 500 pagine in volume unico in brossura. Nasce dalla collaborazione tra le Edizioni Rapporti Sociali e Red Star Press.

    Sarà disponibile nelle principali librerie o se ne potrà fare richiesta direttamente all’editore, scrivendo a edizionirapportisociali@gmail.com.


    Edizioni Rapporti Sociali, l’editoria al servizio della lotta di classe

 

 
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