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Discussione: Sono un apostata?

  1. #21
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Se la dottrina luterana ritenere illecito il culto delle immagini sacre e l'invocazione dei Santi, Madonna in primis, come mediatori presso Dio, qual'è l'esatto punto di vista cattolico rispetto a chi ricerca un rapporto diretto e non filtrato con Dio? Chi si rivolge a Gesù come unico mediatore presso il Padre commette qualche errore dottrinale oppure mette semplicemente in pratica quello che lo stesso Verbo ha comandato di fare? Il cattolico che considera l'affidamento ai Santi in qualità di intercessori presso Dio sullo stesso piano di chi percorre una via laterale (che pur conducendo alla stessa meta resta tuttavia più lunga e impervia rispetto alla Via maestra), è nei fatti un eretico e un apostata o può essere un buon cattolico? Il cattolico che nutre verso la Madonna e i Santi non un sentimento di venerazione, ma più semplicemente di amore rispettoso e deferente (che nel caso del sottoscritto si esprime nell'omaggio quotidiano del Salve Regina) è nei fatti un eretico e un apostata oppure può essere egli stesso un buon cattolico?
    Che significa per te "amore rispettoso e deferente"?
    Ad ogni modo, c'è un metodo semplice semplice per vedere, da parte tua, come ti poni nei confronti della fede cattolica.
    Ed è semplice. Però, questo lo puoi fare solo tu.
    Basta vedere se aderisci alle proposizioni di fede fissate e definite dalla Chiesa.
    Ti faccio un esempio. La questione del culto delle immagini è stato definito dal II Concilio di Nicea in questi termini:

    Definiamo con ogni accuratezza e diligenza che, a somiglianza della preziosa e vivificante Croce, le venerande e sante immagini, sia dipinte che in mosaico, di qualsiasi altra materia adatta, debbono essere esposte nelle sante chiese di Dio, nelle sacre suppellettili e nelle vesti, sulle pareti e sulle tavole, nelle case e nelle vie; siano esse l'immagine del Signore e Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, o quella della immacolata Signora nostra, la santa madre di Dio, degli angeli degni di onore, di tutti i santi e pii uomini. Infatti, quanto più continuamente essi vengono visti nelle immagini, tanto più quelli che le vedono sono portati al ricordo e al desiderio di quelli che esse rappresentano e a tributare ad essi rispetto e venerazione. … L'onore reso all'immagine passa a colui che essa rappresenta; e chi adora l'immagine, adora la sostanza di chi in essa è riprodotto.
    .....
    Se qualcuno non ammette che Cristo, nostro Dio, possa esser limitato, secondo l'umanità, sia anatema.

    Se qualcuno rifiuta che i racconti evangelici siano rappresentati con disegni, sia anatema.

    Se qualcuno non saluta queste (immagini), (fatte) nel nome del Signore e dei suoi santi, sia anatema.

    Se qualcuno rigetta ogni tradizione ecclesiastica, sia scritta che non scritta, sia anatema.
    Poi potremmo andare anche al Concilio di Trento:

    Il santo sinodo comanda a tutti i vescovi e a quelli che hanno l’ufficio e l’incarico di insegnare, che - conforme all’uso della chiesa cattolica e apostolica, tramandato fin dai primi tempi della religione cristiana, al consenso dei santi padri e ai decreti dei sacri concilii, - prima di tutto istruiscano diligentemente i fedeli sull’intercessione dei santi, sulla loro invocazione, sull’onore dovuto alle reliquie, e sull’uso legittimo delle immagini, insegnando che i santi, regnando con Cristo, offrono a Dio le loro orazioni per gli uomini; che è cosa buona ed utile invocarli supplichevolmente e ricorrere alle loro orazioni, alla loro potenza e al loro aiuto, per impetrare da Dio i benefici, per mezzo del suo figlio Gesù Cristo, nostro signore, che è l’unico redentore e salvatore nostro; e che quelli, i quali affermano che i santi - che godono in cielo l’eterna felicità - non devono invocarsi o che essi non pregano per gli uomini o che l’invocarli, perché preghino anche per ciascuno di noi, debba dirsi idolatria, o che ciò è in disaccordo con la parola di Dio e si oppone all’onore del solo mediatore tra Dio e gli uomini, Gesù Cristo (405); o che è sciocco rivolgere le nostre suppliche con la voce o con la mente a quelli che regnano nel cielo, pensano empiamente.

    Insegnino ancora diligentemente che i santi corpi dei martiri e degli altri che vivono con Cristo - un tempo membra vive di Cristo stesso e tempio dello Spirito santo (406) -, e che da lui saranno risuscitati per la vita eterna e glorificati, devono essere venerati dai fedeli, quei corpi, cioè, per mezzo dei quali vengono concessi da Dio agli uomini molti benefici. Perciò quelli che affermano che alle reliquie dei santi non si debba alcuna venerazione ed alcun onore; che esse ed altri resti sacri inutilmente vengono onorati dai fedeli; o che invano si frequentano i luoghi della loro memoria per ottenere il loro aiuto, sono assolutamente da condannarsi, come già da tempo la chiesa li ha condannati e li condanna ancora.

    Inoltre le immagini di Cristo, della Vergine madre di Dio e degli altri santi devono essere tenute e conservate nelle chiese; ad esse si deve attribuire il dovuto onore e la venerazione: non certo perché si crede che vi sia in esse una qualche divinità o virtù, per cui debbano essere venerate; o perché si debba chiedere ad esse qualche cosa, o riporre fiducia nelle immagini, come un tempo facevano i pagani, che riponevano la loro speranza negli idoli, ma perché l’onore loro attribuito si riferisce ai prototipi, che esse rappresentano. Attraverso le immagini, dunque, che noi baciamo e dinanzi alle quali ci scopriamo e ci prostriamo, noi adoriamo Cristo e veneriamo i santi, di cui esse mostrano la somiglianza. Cosa già sancita dai decreti dei concili - specie da quelli del secondo concilio di Nicea - contro gli avversari delle sacre immagini.

    ....

    Nella invocazione dei santi, inoltre, nella venerazione delle reliquie e nell’uso sacro delle immagini sia bandita ogni superstizione, sia eliminata ogni turpe ricerca di denaro e sia evitata ogni licenza, in modo da non dipingere o adornare le immagini con procace bellezza. Così pure, i fedeli non approfittino delle celebrazioni dei santi e della visita alle reliquie per darsi all’abuso del mangiare e del bere, quasi che le feste dei santi debbano celebrarsi col lusso e la libertà morale. Da ultimo, in queste cose sia usata dai vescovi tanta diligenza e tanta cura, che niente appaia disordinato, niente fuori posto e rumoroso, niente profano, niente meno onesto: alla casa di Dio, infatti, si addice la santità.
    Quindi, se si aderisce a quanto statuito sul punto da questi santi Concili si è cattolici, diversamente non lo si è. Mi pare evidente. hefico:

  2. #22
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Se la dottrina luterana ritenere illecito il culto delle immagini sacre e l'invocazione dei Santi, Madonna in primis, come mediatori presso Dio, qual'è l'esatto punto di vista cattolico rispetto a chi ricerca un rapporto diretto e non filtrato con Dio? Chi si rivolge a Gesù come unico mediatore presso il Padre commette qualche errore dottrinale oppure mette semplicemente in pratica quello che lo stesso Verbo ha comandato di fare? Il cattolico che considera l'affidamento ai Santi in qualità di intercessori presso Dio sullo stesso piano di chi percorre una via laterale (che pur conducendo alla stessa meta resta tuttavia più lunga e impervia rispetto alla Via maestra), è nei fatti un eretico e un apostata o può essere un buon cattolico? Il cattolico che nutre verso la Madonna e i Santi non un sentimento di venerazione, ma più semplicemente di amore rispettoso e deferente (che nel caso del sottoscritto si esprime nell'omaggio quotidiano del Salve Regina) è nei fatti un eretico e un apostata oppure può essere egli stesso un buon cattolico?


    Apostata??

    mai quanto certi cardinali....


    Comunque lascia perdere i luterani:
    mettiti in casa un bel quadro della Madonna, di San Michele Arcangelo...

    Il cristianesimo è Incarnazione - Dio assume corpo umano, volto umano.
    Per cui l'Immagine assume valore sacro, come moltiplicazione di quell'evento fisico-sensibile originario.

    L'intercessione della Madonna e dei Santi a sua volta "moltiplica" nel mondo la Grazia di Dio.

    ps. di norma per acquistare macchine e procurarsi milizie personali di soldati rivolgersi ai Tedeschi.:giagia:
    Per la religione, meglio seguire Roma (o in seconda istanza il Patriarcato Ortodosso di Mosca )

  3. #23
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Per evitare facili derive protestanti o, a voler tutto concedere, di stampo giansenista, suggerisco l'ottimo Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, l'opera principale di san Luigi Maria Grignion de Montfort.
    In essa, tra l'altro, l'autore spiega la necessità della devozione a Maria, proprio prendendo di mira le derive eretiche del giansenismo che propinava una fede adamatina, quasi per spiriti superiori.
    Scrive, tra l'altro, il nostro autore (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 39):

    Se la santissima Vergine è necessaria a Dio, di una necessità detta ipotetica, e cioè derivante dalla sua volontà, bisogna dire che ella è ancor più necessaria agli uomini per raggiungere il loro ultimo fine. [...]
    Lo stesso poi indica le sette categorie di falsi devoti (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 92):

    Trovo sette specie di falsi devoti e di false devozioni alla santa Vergine, cioè: 1) i devoti critici; 2) i devoti scrupolosi; 3) i devoti esteriori; 4) i devoti presuntuosi; 5) i devoti incostanti; 6) i devoti ipocriti; 7) i devoti interessati.
    Riguardo ai primi, in particolar modo, S. L. de Monfort, ha modo di definirli come segue (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 93): essi sono

    dotti orgogliosi, spiriti forti e presuntuosi, che in fondo hanno una certa qual devozione alla Vergine santa, ma criticano come contrarie al loro gusto quasi tutte le pratiche di pietà che le persone semplici compiono ingenuamente e santamente in onore della Madonna
    I secondi (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 94) sono definiti come quelle persone che:

    persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre; di abbassare l'uno innalzando l'altra

  4. #24
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Augustinus, leggerò i tuoi interventi con calma e poi ti saprò dire.:giagia:

  5. #25
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    Predefinito S. Giovanni Damasceno

    Esserti devoto, o Santa Vergine, è un'arma di salvezza che Dio dà a coloro che egli vuole salvare
    Ultima modifica di Augustinus; 08-05-10 alle 14:13

  6. #26
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Augustinus Visualizza Messaggio
    Per evitare facili derive protestanti o, a voler tutto concedere, di stampo giansenista, suggerisco l'ottimo Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, l'opera principale di san Luigi Maria Grignion de Montfort.
    In essa, tra l'altro, l'autore spiega la necessità della devozione a Maria, proprio prendendo di mira le derive eretiche del giansenismo che propinava una fede adamatina, quasi per spiriti superiori.
    Scrive, tra l'altro, il nostro autore (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 39):



    Lo stesso poi indica le sette categorie di falsi devoti (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 92):



    Riguardo ai primi, in particolar modo, S. L. de Monfort, ha modo di definirli come segue (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 93): essi sono



    I secondi (Trattato di vera devozione alla Santa Vergine, 94) sono definiti come quelle persone che:
    Mi compiaccio con te, caro Augustinus, per tutte le tue certezze. Io credo però che tutto quello che è stato scritto al di fuori dei testi canonici sia da prendere cum grano salis e non come verità rivelata, anche se scritto a un sant'uomo come il de Montfort. A parte che essere devoti critici e scrupolosi della Madonna sicuramente non significa essere falsi devoti, tuttaltro! Quello che mi chiedo è che senso abbia riservare uno spazio tanto grande della propria vita spirituale al culto della Vergine e contemporaneamente ignorare in modo pressochè assoluto lo Spirito Santo, cioè la terza persona della SS Trinità, abitudine che come saprai meglio di me tra i cattolici non è un'eccezione ma la norma (certo, nelle preghiere si fa ad Esso riferimento ad esempio quando ci si fa il segno della Croce o nel Gloria, ma quanti lo invocano direttamente?). Chissà se il de Montfort il problema se lo sia mai posto. :mmm:
    Che dire poi del povero S. Giuseppe che di Gesù era nè più nè meno che il papà (adottivo, certo), sopratttuto se si tiene conto che Gesù nell'amare entrambi sicuramente non faceva preferenze tra padre e madre.
    Ultima modifica di Pierre Auguste Renoir; 11-05-10 alle 13:19

  7. #27
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    La risposta è implicita nel tuo ragionamento:

    moltiplichiamo allora la venerazione per la Vergine

    e la venerazione per lo Spirito Santo!
    Ultima modifica di Teofilo74; 11-05-10 alle 13:25

  8. #28
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Teofilo74 Visualizza Messaggio
    La risposta è implicita nel tuo ragionamento:

    moltiplichiamo allora la venerazione per la Vergine

    e la venerazione per lo Spirito Santo!
    Il culto della Vergine deve venire necessariamente dopo quello da tributare alla Trinità e alle singole Persone della Trinità, non prima. Prima viene il Padre, prima il Figlio, prima lo Spirito Santo. Su questo punto non si dovrebbe nemmeno discutere. Ma ripeto la domanda: quanti cattolici invocano lo Spirito Santo?
    Questo è un punto per me cruciale, ed è uno dei punti che mi fa riconsiderare il mio essere cattolico tradizionalista, se con questo termine si intende chi attribuisce alla tradizione cattolica un valore cogente al pari del testo evangelico. Per me prima viene il Vangelo, poi la mia coscenza, poi la tradizione. Più prosaicamente direi che sono un cattolico osservante che preferisce seguire il rito romano nella forma extraordinaria rispetto a quella ordinaria.
    Ultima modifica di Pierre Auguste Renoir; 13-05-10 alle 19:58

  9. #29
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    Il culto della Vergine deve venire necessariamente dopo quello da tributare alla Trinità e alle singole Persone della Trinità, non prima. Prima viene il Padre, prima il Figlio, prima lo Spirito Santo. Su questo punto non si dovrebbe nemmeno discutere. Ma ripeto la domanda: quanti cattolici invocano lo Spirito Santo?
    Questo è un punto per me cruciale, ed è uno dei punti che mi fa riconsiderare il mio essere cattolico tradizionalista, se con questo termine si intende chi attribuisce alla tradizione cattolica un valore cogente al pari del testo evangelico. Per me prima viene il Vangelo, poi la mia coscenza, poi la tradizione. Più prosaicamente direi che sono un cattolico osservante che preferisce seguire il rito romano nella forma extraordinaria rispetto a quella ordinaria.
    questo è un "non-ragionamento", perchè dovresti spiegarci, per esempio, se il Vangelo (che giustamente viene prima) lo interpreti a modo tuo oppure sulla base della tradizione/magistero...

    e poi qual è il problema? vuoi invocare lo Spirito Santo? fallo pure, chi te lo proibisce? Nel Gloria, che si recita ogni giorno o più volte al giorno, si glorificano le tre persone della Trinità, non la Santa Vergine... Nel Credo è dato più spazio allo Spirito Santo che alla Santa Vergine, etc etc etc...

    per il resto mi pare che ti abbiamo già risposto ampiamente... ricordati che la cosa più importante è l'umiltà - che vuol dire il contrario dell'andare dietro alle proprie personali elucubrazioni.
    Ultima modifica di codino; 14-05-10 alle 14:12

  10. #30
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    Predefinito Rif: Ma sono un apostata o cosa?

    Citazione Originariamente Scritto da Pierre Auguste Renoir Visualizza Messaggio
    ...

    Che dire poi del povero S. Giuseppe che di Gesù era nè più nè meno che il papà (adottivo, certo), sopratttuto se si tiene conto che Gesù nell'amare entrambi sicuramente non faceva preferenze tra padre e madre.
    Per San Giuseppe ci sono bellissime preghiere - da recitare se si vuole anche al termine del Rosario - e fino a qualche decennio fa il giorno di San Giuseppe in Italia era anche festivo (grazie Democrazia "Cristiana" per l'abolizione )...

    Nessuno ci proibisce di pregare ed invocare San Giuseppe quale potentissimo avvocato!

 

 
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