Perchè non parlare di foibe e non dedicare una strada a Almirante?

[Usa for ever]

le foibe hanno inghiottito i mostri dei lagers in cui morirono trentamila iugoslavi e molti patrioti italiani. E' stata la punizione "militare" dei nazifascisti.

no.. nn ci credo.. tu nn sei vero... nn puoi essere vero... nn può esistere un troll cosi fazioso e ignorante sulla faccia della terra... neppure i collaboratori di stalin riuscivano a credere cosi ciecamente alla loro stessa propaganda...

Sei solo un provocatore.. con questo post hai definitivamente dato prova di quanto possa essere amorale un estremista politico...

[Usa for ever]

Tranquilli, Alemanno ha già detto che via Almirante si farà solo con il consenso della comunità ebraica romana.

In altre parole, che non si farà.

comunità talmente furba da nn aver mai protestato per le varie vie stalin, lenin o unione sovietica... nonostante il fatto che dietro la cortina di ferro gli ebrei russi venivano uccisi nei gulag a migliaia...

ipocriti... talmente ipocriti da schierarsi con la stessa sinistra che odia israele e tifa per hamass... che plaude all'iran e al convengo li organizzato per dimostrare l'inesistenza dell'olocausto... davvero furbi...

[trenta81]

le foibe hanno inghiottito i mostri dei lagers in cui morirono trentamila iugoslavi e molti patrioti italiani. E' stata la punizione "militare" dei nazifascisti.

ma va va ti prego, io vivo sul carso e cavolate del genere non le ho ancora sentite, povera gente che è morta per ideologie sbagliate sia di destra che di sinistra, mi fanno schifo le ideologie

[Nightsky9]

Ma è ovvio che questa gente non voglia che si parli delle foibe. L'unico fatto storico che legittima la storia politico-istituzionale del pci dal dopoguerra in poi è la resistenza ed un loro presunto ruolo esclusivamente positivo nella "stabilizzazione" dell'Italia. E infatti hanno imposto, anche per colpa della dc che ha sottovalutato il fenomeno, una certa visione della storia. Pertanto, se divenissero di dominio comune tutte le nefandezze che i comunisti hanno fatto in quel periodo oscuro della storia italiana, compreso il contribuire alle foibe e comunque ad appoggiare gente come Tito, essi sarebbero storicamente finiti. Per fortuna qualcosa si muove da tempo e inesorabilmente arriverà a destinazione...

[vend. solitario]

Ora mi beccherò insulti da sinistra, lo so. Ma francamente non comprendo perchè alla Sapienza non si possa parlare di foibe (argomento che a me interesserebbe molto, purchè presentato oggettivamente) e non si possa dedicare una strada ad Almirante.

Almirante ha scritto sulle razze in modo demenziale? Ma era il 1942.... rapportiamolo all'epoca. Poi è stato autenticamente repubblicano, mi sembra di ricordare. Ascoltarlo oggi (l'ho fatto ieri su you tube) impressiona per moderazione rispetto a certi deliranti politici di oggi (vedi Borghezio). Un grande oratore, intelligente e colto. Le strade si sono dedicate a tanti personaggi anche molto mediocri, non c'è solo Piazza Leonardo Da VInci o Via Galileo in Italia, che dedicare una via ad Almirante mi sembra anche giusto.

Oh che ve devo dì, voto Rifondazione ma Almirante mi è sempre stato simpatico! Ora insultatemi pure, non mi importa

Ciao

A mio parere si tratta di due questioni molto diverse. Per quanto riguarda le foibe la " reazione ", se così vogliamo chiamarla, degli slavi è stata assolutamente sproporzionata rispetto al danno subito da parte del fascismo, per cui quei comportamenti vanno condannati senza se e senza ma. Ifatti uccisero persino dei comunisti, perché italiani ( vedi strage di Porzus ). Viceversa, riguardo ad Almirante, anche se negli ultimi anni della sua vita si "moderò" un pochino, il suo passato è inequivocabile.

[RandallFlagg]

Ma è ovvio che questa gente non voglia che si parli delle foibe. L'unico fatto storico che legittima la storia politico-istituzionale del pci dal dopoguerra in poi è la resistenza ed un loro presunto ruolo esclusivamente positivo nella "stabilizzazione" dell'Italia. E infatti hanno imposto, anche per colpa della dc che ha sottovalutato il fenomeno, una certa visione della storia. Pertanto, se divenissero di dominio comune tutte le nefandezze che i comunisti hanno fatto in quel periodo oscuro della storia italiana, compreso il contribuire alle foibe e comunque ad appoggiare gente come Tito, essi sarebbero storicamente finiti. Per fortuna qualcosa si muove da tempo e inesorabilmente arriverà a destinazione...

Saresti anche credibile, la storiellina che racconti è simpatica, divertente e verosimile.

Ma mi spieghi perchè in un convegno sulle Foibe si invita a parlare Fiore?
Che titoli ha in proposito, oltre al fatto che deve "stiracchiare" un pò la storia?


E, ti chiedo, ma ti risulta che quindi all' Università La Sapienza non si sia mai parlato di foibe e che tutti gli studenti siano ignoranti su questa materia della quale sono tenuti all'oscuro apposta?

[matteomatteo]

vallo a ripetere davanti ai parenti delle migliaia di innocenti infoibati solo perchè italiani...


TITO BOIA.

VIVA TITO

[Fenris]

infatti. e per fortuna.

Eh, in effetti sarebbe stato un problemone, eh...

[trenta81]

A mio parere si tratta di due questioni molto diverse. Per quanto riguarda le foibe la " reazione ", se così vogliamo chiamarla, degli slavi è stata assolutamente sproporzionata rispetto al danno subito da parte del fascismo, per cui quei comportamenti vanno condannati senza se e senza ma. Ifatti uccisero persino dei comunisti, perché italiani ( vedi strage di Porzus ). Viceversa, riguardo ad Almirante, anche se negli ultimi anni della sua vita si "moderò" un pochino, il suo passato è inequivocabile.

spropositata potei anche essere d'accordo ma che il fascismo non fu un sterminatore non è vero
Bilancio delle vittime slovene in 29 mesi di terrore fascista, nei 4.550 Km quadrati di questo territorio:

Ostaggi civili fucilati .............................… n. 1.500
Fucilati sul posto........................................ n. 2.500
Deceduti per sevizie.................................. n. 84
Torturati e arsi vivi……………………… n. 103
Uomini, donne e bambini morti nei campi
di concentramento……………………..… n. 7.000

Totale ………………………………… n. 13.087

In una lettera spedita al Comando supremo dal generale Roatta in data 8 settembre 1942 (N. 08906), viene proposta la deportazione della popolazione slovena. "In questo caso scrisse si tratterebbe di trasferire al completo masse ragguardevoli di popolazione, di insediarle all'interno del regno e di sostituirle in posto con popolazione italiana
http://www.romacivica.net/ANPIROMA/d...ionecampi1.htm

questo solo su territorio sloveno e non jugoslavo intero


il fascismo e il comunismo in queste terre devastarono le popolazioni sia slavi che italiani e non venitemi a dire chi e la colpa e dove o chi era buono o altro

[vend. solitario]

da Wikipedia

Uso delle foibe tra il 1943 e 1945 [modifica]

Recupero di resti di italiani da una foiba istriana nell'immediato dopoguerra


L'uso delle foibe da parte dei titoisti durante e alla fine della seconda guerra mondiale avvenne in due periodi.
Il primo, successivo all'8 settembre 1943, cioè all'Armistizio tra Italia e Alleati, si svolse in Istria e Dalmazia e uccise alcune centinaia d'italiani. Rispetto agli episodi collegati alla foiba di Vines, il Maresciallo dei Vigili del Fuoco Arnaldo Harzarich, condusse dall'ottobre 1943 fino ai primi mesi del 1945 un'indagine, i cui risultati produssero un rapporto che testimoniava la presenza di 84 salme in questa foiba.
Il secondo, successivo alla fine della guerra, si svolse principalmente a Trieste tra il 1° maggio e il 12 giugno 1945 e a Gorizia nello stesso periodo, con l'uccisione di diverse migliaia di persone, molte delle quali gettate vive nelle foibe. La "foiba" più conosciuta, anche perché nel 1992 è stata dichiarata monumento nazionale, è quella di Basovizza (a pochi chilometri da Trieste, una delle poche foibe rimaste in territorio italiano), sebbene si tratti a rigore di un pozzo artificiale. Questi baratri venivano usati per l'occultamento di cadaveri con tre scopi: vendicarsi di nemici personali, magari per ottenere un immediato beneficio patrimoniale; dominare e terrorizzare la popolazione italiana delle zone contese; eliminare gli oppositori politici e i cittadini italiani che si opponevano (o avrebbero potuto opporsi) alle politiche del Partito Comunista Jugoslavo di Tito. [4]
Inoltre nel periodo in esame le foibe vennero usate anche come fosse comuni dei cadaveri di combattenti e talvolta anche dei morti per bombardamenti.
Recentemente lo storico fiumano Antun Giron ha rintracciato un rapporto segreto proveniente dallo Stato indipendente di Croazia che ha pubblicato nella rivista "Vjesnik PAR" (N.37/1995). Questo documento scritto da Nikola Zic, all'epoca impiegato al Ministro degli Esteri croato, il 28 gennaio 1944 scrisse una relazione riguardo i fatti accaduti nell'Istria centrale tra il settembre e l'ottobre del 1943.
La relazione, tradotta in italiano, recita le seguenti testuali parole: "All'inizio a nessun italiano è stato fatto nulla di male. I partigiani avevano diramato l'ordine che non doveva essere fatto del male a nessuno. Ma qualche giorno dopo lo scoppio della rivolta popolare alcuni corrieri a bordo di motociclette sidecar hanno portato la notizia che i fascisti di Albona avevano chiamato e fatto venire da Pola i tedeschi in loro aiuto e questi avevano aperto il fuoco contro i partigiani. Poco dopo si è saputo che i tedeschi erano stati chiamati in aiuto anche dai fascisti di Canfanaro, Sanvincenti e Parenzo, fornendogli informazione sui partigiani. Rispondendo alla chiama è subito arrivata a Sanvincenti una colonna tedesca. Tutte queste voci hanno creato una grande avversione verso i fascisti. Essi ci tradiranno! si sentiva dire dappertutto. Pertanto partigiani e contadini hanno cominciato ad arrestare e imprigionare i fascisti, ma senza alcuna intenzione di ucciderli. I partigiani decisero di fucilare soltanto alcuni, i peggiori, ma anche molti fra questi sono stati salvati grazie all'intervento dei contadini croati e ancor più dei sacerdoti."
Si è storicamente appurato che per la liberazione di molte persone arrestate fu decisivo l'intervento del vescovo di Parenzo e Pola, Mons. Raffaele Radossi. Sempre dalla lettera di Zic si evince chiaramente che le carceri gestite dai partigiani istriani erano quelle di Albona, Pinguente e Pisino, sedi, oltretutto, di processi dei tribunali del popolo verso i crimini fascisti.
Sempre dalla lettera s'è appurato che i partigiani vennero a conoscenza, alcuni giorni dopo, dell'arrivo di nuovi reparti germanici richiamati dagli stessi fascisti che predicavano come nella sola Pisino vi fossero oltre 100.000 partigiani, mentre in realtà ce n'erano appena qualche centinaio. Nella paura che questi tedeschi liberassero i fascisti, i partigiani decisero di ucciderli. Si stimano circa 200 corpi gettati nelle foibe, mentre gli altri riuscirono a scappare raggiungendo Pola e Trieste.
Il Comando tedesco ordinò di rastrellare l'Istria mandando alcune divisione SS corazzate.
Nelle dichiarazioni del gennaio 1944 rilasciate dal segretario del Partito fascista repubblicano e pubblicata dalla stampa della RSI dell'epoca, si stima che degli insorti furono infoibati non più di 349 persone, delle quali in gran parte fasciste. Difatti, anche in relazione agli studi dello storico Antun Giron, le fucilazioni in gran parte avvenivano eseguite dopo interrogatori e processi sommari collettivi. I cadaveri fucilati venivano gettati nelle grotte carsiche o nelle vecchie cave delle miniere di bauxite.
Nel periodo di rinvenimento dei cadaveri da parte dei vigili del fuoco di Pola, le SS tedesche, appoggiate dai fascisti italiani, uccisero circa 3.000 persone, appiccando fuoco a circa 1.000 case e derubando migliaia d'istriani, pochi dei quali rimasero vivi. Il Comando germanico, comunicando di aver portato a termine il grande rastrellamento, comunicò: "Sono stati contati i corpi di 3.700 banditi uccisi [...]. Altri 4.500 sono stati catturati, fra cui gruppi di soldati e ufficiali italiani." In quel periodo agenti dell'OZNA (la polizia segreta comunista jugoslava) fucilarono alcuni narodnjaci ("nazionaliszi") croati che avevano massacrato per vendetta alcuni italiani.

Tra i quali non c'erano certamente mio zio, che non ha sparato mai un colpo di fucile e mio suocero, che sparava per aria. Pensa che "assassini" gli italiani!

Altrettanto una cinquantina d'italiani venne arrestata per decisione dei capi rivoluzionari italiani del luogo.V

No, facciamo chiarezza! Sui crimini dei nazisti non c'è discussione, ma i titini ed in generale gli slavi si sono a loro volta macchiati di gravissimi reati nei confronti della popolazione civile ( ti ricordo, anche COMUNISTI, tra i quali lo zio di Francesco De Gregori ). Hanno in sostanza dimostrato non di essere "comunisti", ma SFACCIATAMENTE nazionalisti, cosa che hanno ribadito nella recente guerra balcanica. Purtroppo sono un popolo di stronzi ( non tutti, per fortuna! ) e lo dimostrano, ad es., anche nel gioco degli scacchi. Fatti consigliare da chi li conosce!