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metapolis
In una sala gremitissima malgrado il caldo si è svolta mercoledì 29 maggio nella Sala stampa di Milano la conferenza di presentazione delle Comunità in Movimento, la nuova iniziativa patrocinata dall'inossidabile Lino Guaglianone. Ad una platea di duecento persone si sono rivolti, oltre al sottoscritto, Tommaso Staiti di Cuddia, Maurizio Murelli, Alessandro Marocchi, Roberto Giacomelli e ovviamente Lino. Le linee tracciate sono interessanti. Non si tratta di un partito, di un gruppo, di una federazione ma di una sinergia volta a fornire a chiunque sia attivo in politica gli strumenti necessari (organizzativi, strutturali, di pensiero) e a fungere da scuola politica.
È stato ribadito più volte che l'iniziativa è totalmente trasversale, che non vuole escludere né tantomeno arruolare nessuno essendo volta a fornire prodotti di qualità e strumenti di sostegno in modo aperto e dinamico. L'abbandono delle logiche rassistiche, il superamento dell'ottica ristretta di area, il rifiuto della mentalità competitiva nell'ambiente e della polemica politica sono propositi ripetuti a più riprese. Ora si tratta, ovviamente, di passare dall'intenzione ai fatti e bisognerà per questo integrare gli sforzi con quanto, nella medesima direzione, già si muove o con quello che a questo livello di «tkink tank» e di organizzazione extra linee si andrà formando in seguito. Sarà utile chiarire non solo i criteri di fondo per la partecipazione a quest'impresa (Guaglianone ha annunciato la compilazione di uno Statuto per quest'estate) ma anche quelli operativi per evitare che quest'intento intralci i piani di realtà già operanti o che si trasformi, senza volerlo, in una sovrastruttura. Sarà anche opportuno che la fretta e l'impazienza non condannino quest'operazione, che necessita di tempi graduali, a morir fanciulla come solitamente accade in un mondo troppo passionale e volitivo.
Staremo a vedere; tutto ciò dipenderà, sicuramente, da chi ha aderito fin da subito all'iniziativa promossa da Lino ma anche dall'interazione generale.
Da notare che tutte le comunità milanesi erano presenti alla presentazione, alcune anche in massa. Da Cuore Nero a Forza Nuova, dall'ancor non disciolta AN a la Destra, da Fiamma alla neonata Casa Pound Italia/Milano. Moltissimi ovviamente i cani sciolti.
Una sinergia così piena mancava da tempo. Probabilmente la presa di coscienza della crisi ineluttabile delle strade percorse dai partiti non è stata estranea al successo della serata. Ora sta a tutti non lasciare che questo evento resti un vernissage per far sì, con entusiasmo ma soprattutto con acquisita maturità, che si passi ad una nuova azione ragionata e che la sigla CIM non si vada a confondere con l'acronimo di Centri d'Igiene Mentale o che non si debba in futuro capovolgerla e trasformarla in Movimenti in Comunità, di recupero. Non è così difficile, basta soltanto cambiare completamente il modo di pensare e di agire rispetto a quelli più frequenti...
Gabriele Adinolfi