Originariamente Scritto da
Ladybug
Nessuno si vergogna, è che quando si vive in una situazione di sofferenza (e l'aborto per una donna lo è) non si ha la forza e soprattutto la voglia di apparire pubblicamente, di rendere pubblica la propria sofferenza e il proprio dolore, e magari di affrontare l'ignoranza e l'arroganza di chi parla per dare aria ai denti.
Immagina una donna che, con il suo bagaglio di dolore, si reca a pagare il ticket e si trova davanti l'impiegata della mutua che magari le fa anche lo spippardamento teologico/morale.
Quelli che si dovrebbero vergognare sono quelli come voi, che hanno costruito nell'aiuto del prossimo e nella comprensione della sofferenza la propria bandiera, salvo poi non porsi domande elementari come queste.