bisogna avere il coraggio di fallire per dare nuove energie alla nazione..
altrimenti è come lavorare per un azienda che in stato perenne d'insolvenza...
come fai ad essere positivo?
bisogna avere il coraggio di far schiantare questo paese...
resettarlo dalle regole e dai vantaggi abnormi,
non puoi mettere un guardiano banchiere a controllare i governi dal lato economico..
i paesi orientali non importano solo manodopera a basso costo..stanno importando un sistema che piega le nazioni..
perchè loro sono tanti, molti, troppi e ti piegano al loro sistema...
che in fondo è un sistema largamente usato anche in russia e africa e sud america...
i poveri non hanno nulla..ma sopravvivono..e gli stati si fanno bastare le accise e le tasse sui consumi.
QUESTA CAPITERA' ANCHE NELLA FAVOLOSA EUROPA....
Tu non sei pessimista, anzi sei troppo ottimista. Il far presente che vi è una situazione catastrofica è solamente un momento di allarmismo.
Ossia inconsciamente, lanciando un grido di allarme pensi che pochi o tanti, resi consapevoli della situazione, cerchino di fare qualcosa.
Ecco questo dimostra che dietro al tuo pensiero vi è in fondo un semplice ottimismo e una speranza nel futuro.
Ottimismo però perdente perchè non vi è più spazio.
La caduta è libera e irreversibile.
O salta il sistema dei debiti, degli interessi su cui è basata l’economia mondiale, che come è impostata sta creando del potere e delle ricchezze enormi, o saltiamo noi.
E’ facile e intelligente che preferiranno far saltare noi.
io mi arrocco....
e con me molti altri.
Ecco il problema.
Non tutti, anzi la maggioranza, specialmente quelli che abitano nelle grandi città, non possono arroccarsi.
Milioni vivono grazie ad un equilibrio costante di rapporti economici e umani.
Pertanto l’arrocco come consiglio è una utopia.
Il sistema deve crollare.
Troppe zone con sperequazioni di comportamento economico portano all’ingrippamento del sistema.
Siamo andati in Europa ed adesso bisogna stare alle regole
Nel 1946 fu ratificato definitivamente l’accordo tra la mafia e lo stato italiano per la suddivisione del territorio italiano. La mafia e società accolite, per poter dominare, hanno impedito sistematicamente con la politica e con la violenza che il sud si industrializzasse.
In tal modo creando due economie differenti si è determinato un momento torcente che lascia presagire niente di buono.
Il nord non più in grado di aumentare il gettito fiscale.
Se riescono ancora a tenere in ballo il metodo fiscale attuale, sarà consequenziale l’esplosione del sistema.
dubito che sia solo un problema di tasse; sicuramente c'è unproblema di tasse un pò alte e inparticolare, di esagerata burocrazia; la burocrazia ancor prima che le tasse è il problema dell'italia; la burocrazia è una tassa pesantissima per qualsiasi piccolo imprenditore il quale , solo per pagare le tasse e tenere i propri conti in regola, deve spendere cifre enormi e perdere un sacco di tempo ; prima si devono ridurre gli adempimenti fiscali e mettere ogni perosna in grado di pagarele tasse da solo e tenere i propri conti da solo;poi si devono anche ridurre un pò le tasse , soprattuto ai lav. dipendenti; e soprattuto , si deve fare il federalismo fiscale e la gran parte dei soldi raccolti, deve rimanere in regione
noi siamo alla frutta... anzi siamo senza frutta... mentre padroni politici e preti scialano alla grande..
purtroppo il progresso è costoso...
prima gli azionisti, quelli che controllavano le società mercantili erano anche i manager delle stesse società.. e concedevano ai dirigenti intermedi poco più della forza lavoro.. ora non più..ora nelle aziende dobbiamo lavorare per pagare azionisti e manager .. e sono questi ultimi che comandano aumentandosi gli stipendi in maniera esorbitante.. e riuscendoci solo diminuendo le paghe e facendo lavorare la gente più a lungo prima di mandarla in pensione..
perciò i dipendenti sono gli unici che risentono della nuova politica sfruttattrice del mercato e del capitale.
contemporaneamente lasciano che politici e preti partecipino al bottino al fine di averli alleati nella ricerca del consenso e della rassegnazione da parte delle masse.