Il dibattito precongressuale

[Jan Hus]

A sostegno della mozione 3 c'è la quasi totalità dello stato maggiore del PS, sia quello di provenienza SDI, sia quello di provenienza Nuovo PSI (De Michelis), sia quello di provenienza DS (Angius).

Certo, bisognerà vedere cos'accadrà nei congressi ai vari livelli, ma che sarà Nencini il nuovo segretario lo ritengo piuttosto probabile.


PS Quella del riconoscimento alla Fallaci non la ricordavo, ma mi pare proprio che fosse lui all'epoca il presidente del consiglio regionale della Toscana, anche se non saprei dire se l'iniziativa sia partita proprio da lui.
In tal caso un'attenuante sarebbe il fatto che la Fallaci comunque era fiorentina...

[Jan Hus]

Dalla newsletter del 10 giugno 2008

Besostri:Le prospettive del socialismo non dipenderanno dalla vittoria di una mozione. Un Partito Socialista non può esistere senza un largo consenso di popolo

In politica non sempre ciò che è necessario è possibile. Ogni idea e ogni progetto, per quanto buoni, giusti, veri ed anche belli siano, devono fare i conti con il principio di realtà, meglio detto con la realità. L'Italia ha tutte le caratteristiche oggettive per essere un degno campo di azione socialista: sperequazione dei redditi, con vere e proprie sacche di povertà ed emarginazione sociale, ineguaglianze di accesso ai pubblici servizi, compresi quelli essenziali della salute e dell'istruzione, rigidità delle classi sociali, degrado ambientale e dipendenza energetica, insufficiente estensione dei diritti civili e delle libertà, laicità minacciata dall'invadenza clericale, assetto oligopolistico dell'info rmazione, concentrazione del potere finanziario, borsa valori speculativa, assenza di un intervento pubblico qualificato nella ricerca e nell'innovazione, come nelle infrastrutture logistiche e nelle reti di trasmissione dati. Tutti problemi cui, proprio sulla scorta delle esperienze europee, un approccio di una sinistra moderna e riformatrice, cioè socialista, sarebbe un avvio di soluzione. La sinistra italiana è l'unica in Europa in cui la frattura del secolo scorso tra socialisti e comunisti non è stata superata. La predominanza numerica del PCI, nelle sue varie incarnazioni dal PDS ai DS, non ha portato alla costruzione di un partito di sinistra a vocazione maggioritaria ed ha impedito l'espansione di una consistente forza socialista. Il risultato è sotto i nostri occhi: la sinistra non soltanto ha complessivamente una consistenza elettorale complessiva del 5 per cento, ma soprattutto appare smarrita e tutta presa da regolamenti interni di conti od organigrammi, dal PRC al PS. Questa logica ha contrassegnato le aggregazioni intorno alle tre mozioni congressuali del PS, due di "vertice" (Locatelli-Turci-Grillini e Nencini-Angius-Spini), e una di "base" (Sollazzo -Borgoglio-Nesi), alla quale ho aderito. Appare positivo che le aggregazioni prescindano dalla provenienza, tuttavia le prospettive del socialismo in Italia dipenderanno poco dalla vittoria dell'una o dell'altra mozione. Sarà più importante la stabilizzazione o meno dell'attuale assetto bipolare, che esclude a priori una componente socialista. Un partito socialista non può esistere senza un largo consenso di popolo, come ci ricorda Emanuele Macaluso e senza un rapporto al contempo stretto ed autonomo con il movimento sindacale: allo stato non c'è nessuna delle due precondizioni.

Sottolineature mie.

Le considerazioni di Besostri sono interessanti, ma non le condivido del tutto.
Le sorti del socialismo italiano dipendono in misura notevole dai risultati delle tre mozioni; in particolare, dal risultato della mozione 2, visto che le mozioni 1 e 3, proponendosi di percorrere sentieri già battuti, porterebbero ad un vicolo cieco.

[Jan Hus]

Dalla newsletter del 10 giugno 2008


Lettera Aperta di Spini e Mancini


Care compagne e cari compagni,

stanno per iniziare i congressi territoriali del nostro partito. E' appena il caso di ricordare che si tratta di un congresso fondativo che si trova a svolgersi dopo un risultato delle elezioni politiche che non ci ha consentito di passare nemmeno la soglia dell'1 per cento. In una situazione del genere un congresso efficace non può che essere caratterizzato da una forte iniziativa politica sul piano esterno e da un forte impegno di unità e rinnovamento all'interno del partito. Il rinnovamento lo richiede la nostra sconfitta, l'unità lo richiede la volontà di non rinunciare alla nostra presenza politica. Al momento attuale dobbiamo invece registrare che le nostre compagne e i nostri compagni saranno chiamati a votare su tre documenti politici. Non è una critica a nessuno, perché dovremmo criticare anche noi stessi, che siamo presenti in una di queste mozioni politiche, la terza. E' una constatazione. Ma una constatazione molto amara e preoccupata. Se la può permettere una divisione del genere un partito dello 0,9%? E ancora: esistono all'interno differenze politiche così rilevanti da non permettere di aprire un vero dibattito politico unitario? Non ci sembra proprio. Viceversa, nelle attuali condizioni di divisione, il nostro partito non è riuscito dopo le elezioni a rientrare nel dibattito politico vero e proprio, se non marginalmente. La cosa è tanto più incongrua se si pensa che i nostri regolamenti attribuiscono l'elezione del segretario al congresso e non ne prevedono l'elezione diretta dagli iscritti e che quindi la personalizzazione dello scontro non costituisce un succedaneo del dibattito politico. Dunque, prima che comincino i congressi di sezione vorremmo rivolgere un ultimo appello al gruppo dirigente del partito, per verificare insieme se non sia possibile fare uno sforzo per un congresso che si poggi sul binomio "unità-rinnovamento", e che sviluppi nel frattempo una forte iniziativa politica. Quest'ultima, per la nostra stessa ragione di esistenza, non può che caratterizzarsi sulla ricerca di una lista unitaria alle elezioni europee di tutti quelli che si riconoscono nel PSE. Tale lista deve partire dalla convergenza di tutti coloro che attualmente partecipano alla componente italiana del gruppo del PSE, cui aderiscono, come ricordiamo, parlamentari oggi militanti nel PD, nel PS, in Sinistra Democratica. Siamo consapevoli della grande rilevanza della novità costituita dal PD, siamo disponibili alla ricerca di condizioni che consentano al gruppo socialista di accogliere tutto il PD e non solo una sua parte, ma non riteniamo nemmeno concepibile la fuoruscita del riformismo italiano dal gruppo socialista al parlamento europeo. Un'immediata iniziativa di tutto il partito in questa direzione sarebbe più forte se potesse essere unitaria, appunto cioè di tutto il partito. Ci permettiamo dunque di lanciare un estremo appello per ritrovare la via dell'unità. Chi lo volesse accogliere ne sarebbe senz'altro premiato. Subito se possibile, comunque in congresso ricercando una sintesi unitaria. Grazie per l'attenzione che ci riserverete.
Fraternamente

Valdo Spini - Giacomo Mancini



E' una lettera che mi trova totalmente e completamente in disaccordo, nelle premesse, nelle finalità e nelle conclusioni.
Per anni i congressi degli SDI si sono tenuti all'insegna dell'"unità": un'unità che ha sempre impedito qualunque sana, e quanto mai necessaria, analisi delle prospettive del partito e discussione sulla sua strategia e sul suo futuro. E' anche per questo che abbiamo vivacchiato e che ci siamo ridotti a quell'1 per cento scarso tanto lamentato, e troppo spesso ricordato, dagli autori della lettera.

E ora Spini e Mancini, non a caso sostenitori della mozione 3, vorrebbero metterci sopra l'ennesimo tappo?

[Jan Hus]

Dalla newsletter del 12 giugno 2008

Appello del "Gruppo dei 100 Giovani"
Il coraggio di un nuovo inizio

L'iniziativa toscana di sabato 14 in cui, alla presenza del candidato segretario Riccardo Nencini, sarà illustrata la mozione 3, rappresenta una prima tappa di un percorso volto a fornire un contributo politico, di dinamismo, tenacia e freschezza, con l'obiettivo di restituire dignità, credibilità e identità per il rilancio del Partito Socialista, all'insegna del riformismo tout court.
Ce la faremo solo se riusciremo ad apportare una necessaria discontinuità, valorizzando
il merito ed innescando un intelligente rinnovamento.
L'esempio calcistico magari non sarà il più idoneo, visto il negativo debutto agli Europei
della nostra nazionale, però bisogna comprendere che se negli anni Ottanta eravamo una squadra da Champions League e nell'ultimo quindicennio in un modo o in un altro siamo riusciti a salvarci dalla retrocessione, ormai siamo a pieno titolo nella serie cadetta.
Occorre dunque rialzarci, costruendo un team garibaldino e "rompiscatole", con uno
spogliatoio che sia un mix vincente tra vecchie glorie e giovani promesse, con un'autorevole storia nel cuore, ma con lo sguardo proiettato al futuro.
Con tale finalità è importante che tutti i giovani, indipendentemente dalle sensibilità di
provenienza partecipino all'incontro di Firenze, per iniziare a scrivere, tutti assieme,
senza personalismi, divisioni e preconcetti una nuovo ed importante capitolo.
Il futuro è adesso.

Nencini "garibaldino"?

Mah.

[Jan Hus]

Dal sito del PS

Saltata la riunione della Commissione nazionale congressuale

mercoledì 11 giugno 2008

"Siamo stati convocati in mattinata per le 15 di oggi, 11 giugno, per la riunione della Commissione Congressuale Nazionale. Alle 16 abbiamo dovuto prendere atto che non era presente Giuseppe Albertini, presidente della commissione, né i rappresentanti della mozione Nencini, i quali risultavano contemporaneamente riuniti fra di loro in un'altra sala della direzione. Questo modo di procedere è inammissibile e pregiudica la corretta preparazione del congresso. Facciamo presente che resta ancora irrisolta la definizione della platea congressuale nazionale e che si moltiplicano i casi di forzature delle procedure nella convocazione dei congressi territoriali e provinciali, il che richiede il monitoraggio e l'intervento tempestivo della commissione nazionale". Lo affermano i rappresentanti della mozione 2 Lanfranco Turci, Fidel Romano e Sandro Natalini, e i rappresentanti della mozione 1 Angelo Sollazzo, Felice Borgoglio e Andrea Nesi.


http://www.partitosocialista.it/site...opDefault.aspx

[Jan Hus]

Per un congresso trasparente

Dichiarazione di Angelo Sollazzo, Mozione 1, alla Commissione Nazionale Congressuale
giovedì 12 giugno 2008

La concezione proprietaria del partito da parte di quanto rimasto del vecchio gruppo dirigente è intollerabile. I comportamenti, nei confronti delle altre due mozioni, di sufficienza e di cattiva educazione, come si è rilevato nella ultima riunione della commissione non possono essere consentiti in un partito che si dichiara democratico e liberale. Il nostro giudizio è che tali dirigenti peccano di superficialità ed irresponsabilità nei confronti del Partito.
Contestiamo tale modo di agire, consideriamo pesantemente negativo quanto avviene al centro ed in periferia con arroccamenti e disattenzioni che possono definitivamente distruggere un partito che non raggiunge l’uno per cento.
E’ un fatto di decenza, di decoro e di rispetto avvisare i componenti delle altre mozioni di rinvii o spostamenti di riunioni e non dichiarare, come è stato fatto, che la inesistente una “manciata” di delegati. Tale dichiarazione è offensiva e mancante di rispetto.
La platea congressuale non è stata ancora approvata poiché riteniamo ridicolo avere oltre 70 mila tessere in un partito che supera di poco i 300 mila voti.
Ogni giorno tornano indietro, per cause varie, centinaia di tessere, vi é gente che dichiara di non sapere di essere tesserata socialista.
E’ indispensabile istituire in ogni regione una commissione paritetica d'indagine e di verifica sul tesseramento, con interventi anche a campione, per definire realmente che dimensioni ricopre tale fenomeno. Se le condizioni del tesseramento dovessero apparire insostenibili sarebbe necessaria una rivisitazione di tutto il tesseramento.
Tale verifica dovrebbe essere effettuata nel giro di non più di tre giorni.
La gestione del partito nel periodo congressuale non può essere di parte come accade per il sito internet, gli uffici della sede centrale, la presa visione della posta etc.
Tali comportamenti irritano la base e stanno facendo salire vertiginosamente le adesioni alla Mozione 1, oppositrice storica della “cooperativa centrale”.
La convocazione dei congressi a tutti i livelli deve avvenire obbligatoriamente per lettera. Ogni diversa soluzione deve invalidare i congressi stessi.
In conclusione sembra essere nel film “Titanic”, dove gli ospiti ballano mentre la nave affonda.
Tutte le osservazioni sopra riportate sono state più volte illustrate nelle varie riunioni. Abbiamo sempre trovato un muro di gomma. Oramai gli interessi personali hanno prevaricato su quelli generali; nessuno si meravigli se in assenza di un senso comune di appartenenza e di solidarietà, qualcuno potrebbe adottare provvedimenti estremi.

http://www.partitosocialista.it/site...gressuale.aspx


C'è un passaggio poco chiaro nella dichiarazione, probabilmente un refuso nella parte che credo alludesse a questa dichiarazione di Biagio Marzo, riportata dalla circolare della Federazione di Macerata del PS, in risposta al comunicato congiunto dei rappresentanti delle mozioni 1 ("Progetto e ricambio", Sollazzo) e 2 ("Prima la politica", Locatelli) che ho copiato sopra.

Una tempesta in un bicchiere d’acqua
11/06/2008
La mozione 2 ha voluto creare appositamente una tempesta in un bicchiere d’acqua. La mozione 3 stava solo discutendo su come la mozione 2 potesse avere una manciata di delegati in più, così da poter fare la vittima.
Biagio Marzo

[Jan Hus]

No alla svendita al Partito democratico
Mosca: contribuiamo a costruire una nuova sinistra

19 giugno 2008

"Noto con piacere - afferma Francesco Mosca - che la Federazione dei Giovani Socialisti è al centro del dibattito congressuale. L'unico rammarico è che come spesso accade la questione giovanile viene ridotta all'adesione più o meno convinta nei confronti di qualche dirigente politico. L'FGS per sua stessa natura non si schiera con nessuno, ma contribuisce alla costruzione di una linea politica. Questa è la storia gloriosa di un organizzazione nata nel settembre del 1903 e questa è la storia recente dell'FGS. Questa è la storia di chi nel 1947 aderì alla scissione di Palazzo Barberini. Questa è la storia di chi fu anticipatore della Rosa nel Pugno. Questa è la storia di chi si è incontrato nella mozione "Prima la politica" [mozione 2, che candida la Locatelli] perché crede al rinnovamento piuttosto che alla vecchia burocrazia della Costituente Socialista. Di chi crede alla politica piuttosto che alle convenienze di qualche consigliere regionale o dirigente di partito. Di chi vuole contribuire a costruire una nuova sinistra piuttosto che la svendita al Partito Democratico. Siamo troppo orgogliosi della nostra storia - conclude Mosca - per pensare che l'FGS possa qualificarsi nell'appoggio ad una candidatura a segretario nazionale del partito, soprattutto se già dato per vincente".

http://www.partitosocialista.it/site..._sinistra.aspx

[Jan Hus]

La terza mozione ha riportato risultati significativi
Congresso, Girolamini: nei primissimi congressi territoriali buona la partecipazione dei compagni

19 giugno 2008

"Buona la partecipazione dei compagni ai primissimi congressi che si sono tenuti a livello territoriale, segno della volontà di scommettere su un "Nuovo Inizio del Partito Socialista"", dichiara Ada Girolamini, coordinatrice organizzativa della mozione 3.
"Il percorso è complesso, anche faticoso, ma sono convinta che l’orgoglio socialista, la cultura di governo che ci è propria, la capacità di rappresentare le attese più importanti dei cittadini, sono i punti di forza per un nuovo corso socialista."
"La terza mozione, che propone Riccardo Nencini alla segreteria nazionale", conclude la Girolamini, "ha riportato i primi significativi risultati: a Venezia 79 per cento, a Bologna il 78 per cento e a Chieti l'87 per cento."

http://www.partitosocialista.it/site..._compagni.aspx

[Arsenio]

Un'informazione da neofita: non è necessario avvertire per iscritto i tesserati PS delle date dei congressi?
Che succede nel caso in cui ciò non avvenga, a termini di regolamento? (a livello politico è chiaro: si favorisce l'establishment del partito).
Già che ci sono, ribadisco la mia contrarietà alla mozione 3, la più "paludosa" di tutte, e dunque, in assoluto, la peggiore.

[Jan Hus]

Un'informazione da neofita: non è necessario avvertire per iscritto i tesserati PS delle date dei congressi?

Sì.
E con almeno tre giorni di anticipo.

Che succede nel caso in cui ciò non avvenga, a termini di regolamento? (a livello politico è chiaro: si favorisce l'establishment del partito).

A quanto ne so, sulle controversie decide la commissione congressuale regionale.

Dalla newsletter del 17 giugno 2008:

LA COMMISSIONE NAZIONALE CONGRESSUALE RIBADISCE CHE EVENTUALI CONTENZIOSI CHE DOVESSERO VERIFICARSI AI VARI LIVELLI VANNO RISOLTI DALLA COMMISSIONE CONGRESSUALE DI LIVELLO SUPERIORE.
IN ULTIMA ISTANZA DECIDE LA COMMISSIONE CONGRESSUALE NAZIONALE TEMPESTIVAMENTE INFORMATA AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA: commissionenazionale@partitosocialista.it

C'è una discussione simile nel forum dell'AxRnP.
Un forumista di Napoli lamenta che lì le convocazioni sono avvenute per passaparola.