no,alla gente non gliene frega niente del re
solo indignazione per la questione delle squillo
si,ogni giorno manifestazioni oceaniche chiedono la monarchia
si,molta gente vorrebbe essere risarcita dai savoia dei danni subiti
no,c'è una rimozione totaqle di un passato vergognoso
Vedi perché è inutile parlare con te? Ieri sera ho lasciato perdere apposta: se tu ti incaponisci che il cielo è verde, possiamo portarti tutte le prove esistenti al mondo che è azzurro, ma tu non cambi idea.
Per parlare con un muro (o mulo), preferisco dedicarmi ad altri thread.
alla gente non interessa più la monarchia
tu racconti menzogne,serendipity.non sono io che mi incaponisco,sei tu che sei bugiardo.ti smentisce clamorosamente anche uno che certamente la pensa più come te che come me,come puoi vedere dal link che metto quihttp://www.politicaonline.net/forum/...2&postcount=90
Ognuno ha la propria opinione. C@ndido ha la sua personale, che non è maggioritaria né fra i monarchici, né fra gli storici.
La versione della fuga è stata abbandonata da anni, ci credi solo più tu perché sei convinto che il Muro di Berlino sia ancora in piedi.
Senti un po' qualche parere...
- Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica Italiana: "... il Re ha salvato la continuità dello Stato...". (intervista a Marzio Breda sul Corriere della Sera del 18 aprile 2006).
- Dello stesso parere anche il marxista prof. Ernesto Ragionieri (cfr. la sua "Storia d'Italia", edita da Einaudi).
- Lucio Villari, storico di Sinistra: "Sono, in proposito, assolutamente convinto che fu la salvezza dell'Italia che il Re, il Governo e parte dello Stato Maggiore abbiano evitato di essere "afferrati" dalla gendarmeria tedesca, e che il trasferimento (il termine "fuga" è, com'è noto, di matrice fascista, però riscuote grande successo a Sinistra) a Brindisi gettò, con il Regno del Sud, il primo seme dello Stato democratico e antifascista, ed evitò la terra bruciata prevista, come avverrà in Germania, dagli alleati". (Corriere della Sera del 9 Settembre 2001)
- Secondo il Maresciallo Albert Kesserling, comandante in capo delle forze armate tedesche in Italia in quel periodo, "la Monarchia aveva salvato l'unità d'Italia partendo da Roma" ("Roma nazista 1937/1943", di Eugen Dollmann).
- Secondo Eugen Dollmann, "La fine della Principessa Mafalda è l'indizio più chiaro e più eloquente delle intenzioni tedesche nei riguardi della Famiglia Reale italiana". La Principessa morì nel campo di concentramento nazista di Buchenwald.