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agrigal
Alitalia, per Toto un ruolo da gregario
ROMA (MF-DJ)--Domani il Consiglio di Amministrazione di Alitalia dara' ufficialmente l'incarico di advisor ad Intesa Sanpaolo per effettuare la due diligence. Compito dell'istituto di credito sara' effettuare in tempi rapidi la verifica sui conti della compagnia per avviare una nuova procedura di vendita. E non risultera' un compito facile. Perche' tutti gli errori del passato andranno accuratamente evitati e cosi' facendo la strada non potra' far altro che ridursi a stretto sentiero. Bisognera' trovare nuovi equilibri e raffreddare qualche eccesso da parte dei candidati. Per capirlo bisogna rifarsi alle parole del ministro del tesoro Giulio Tremonti in occasione del Consiglio dei Ministri: "Intesa Sanpaolo e' stata individuata come soggetto che puo' ricercare un'offerta sul mercato da parte di uno o piu' soggetti interessati". Appunto: uno o piu' soggetti. Questo perche' Tremonti non vuole ritrovarsi fra qualche settimana nella stessa situazione di cui furono vittime Romano Prodi e Padoa Schioppa, vittime cioe' dei diktat di AirFrance poiche' mancanti di valide soluzioni alternative. Le voci di un ritorno sul dossier della banca guidata da Corrado Passera non si sono mai placate, anche se smentite dai diretti interessati in attesa che il Governo desse un segnale. "La situazione e' particolarmente complessa e difficile", ha spiegato il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. Messaggio ribadito anche dal presidente del consiglio di gestione dell'istituto, Enrico Salza, che ha osservato come sara' necessario "il massimo impegno". Un coinvolgimento ulteriore della superbanca "per ora e' assolutamente fuori da ogni previsione", ha spiegato Bazoli, escludendo di fatto la possibilita' di un ruolo da finanziatore di Alitalia. Per capirlo bisogna rifarsi alle parole del ministro del tesoro Giulio Tremonti in occasione del Consiglio dei Ministri: "Intesa Sanpaolo e' stata individuata come soggetto che puo' ricercare un'offerta sul mercato da parte di uno o piu' soggetti interessati". Appunto: uno o piu' soggetti. Questo perche' Tremonti non vuole ritrovarsi fra qualche settimana nella stessa situazione di cui furono vittime Romano Prodi e Padoa Schioppa, vittime cioe' dei diktat di AirFrance poiche' mancanti di valide soluzioni alternative. Le voci di un ritorno sul dossier della banca guidata da Corrado Passera non si sono mai placate, anche se smentite dai diretti interessati in attesa che il Governo desse un segnale. "La situazione e' particolarmente complessa e difficile", ha spiegato il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli. Messaggio ribadito anche dal presidente del consiglio di gestione dell'istituto, Enrico Salza, che ha osservato come sara' necessario "il massimo impegno". Un coinvolgimento ulteriore della superbanca "per ora e' assolutamente fuori da ogni previsione", ha spiegato Bazoli,
escludendo di fatto la possibilita' di un ruolo da finanziatore di Alitalia. I vertici di Intesa escludono un ruolo operativo di finanziamento della banca anche perche' in questo momento l'istituto deve fare i conti con una realta' di Alitalia profondamente mutata in peggio rispetto a un anno e mezzo fa quando decise di scendere in cordata con AirOne. Di certo il ritorno di Intesa Sanpaolo apre le porte a Carlo Toto, che gia' lo scorso dicembre si erano alleati per cercare di vincere la concorrenza di Air France per il controllo della compagnia di bandiera. Ma Toto in questa fase riappare con un rapporto di forza piu' debole: da una parte
vanta il bilancio 2007 in attivo per quasi 7 milioni di euro, ma dall'altra le dimensioni sono veramente piccole per affrontare la voragine del debito di Alitalia. Il ruolo di Ap Holding non potra' che essere piu' leggero rispetto a quello di qualche mese fa'. Nella partita, infatti, Air One sara' affiancata dagli imprenditori convinti dal consulente di Palazzo Chigi, Bruno Ermolli, a partecipare alla cordata tricolore
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