Su Luogocomune.net vi è un'interessante articolo che ha come argomento il "Trattato di Lisbona" (quello che segue al fallimento della ratifica della Costituzione Europea).
Tra i tanti punti interessanti, uno in particolare è degno di attenzione soprattutto per le possibili implicazioni che potrebbe avere sulle proteste NO-dicarica/inceneritori.
Riporto parte dell'articolo:
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Aderendo alla carta dei diritti fondamentali il governo può essere autorizzato ad uccidere per “reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione”.[9]
Citazione:
E allora da questo momento, promette Berlusconi, «lo Stato farà lo Stato» e lo farà con tutti i mezzi che ha a disposizione. Esercito compreso. Esercito soprattutto...». Incurante delle polemiche che hanno accompagnato il decreto legge sull'emergenza rifiuti, il premier schiera ufficialmente i militari a difesa delle discariche prima e del dl poi che, in conferenza stampa, chiamando in causa le amministrazioni locali di sinistra, blinda di fatto annunciando una corsia preferenziale in Parlamento e respingendo ipotesi di modifica. «Non faremo passi indietro» cadenza il premier a ogni intervento, tra i quali quasi nasconde quello che annuncia la fine dell'incubo rifiuti a tre anni da oggi. «Non saranno tempi brevi - annuncia - ma la soluzione sarà definitiva», promette.
Qualora venisse ratificato il Trattato di Lisbona dai manganelli ai mitragliatori il passo potrebbe essere veramente breve.
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L'intero articolo (da leggere tutto) e visionabile qui:
http://www.luogocomune.net/site/modu...p?storyid=2553