Originariamente Scritto da
berluskhorror
Pacatamente ti rispondo. La criminalità colpisce maggiormente chi è meno difeso, ergo il povero. E come dice la canzone "Ho visto un re" se rubi il cavallo al re, il danno è molto minore che se lo rubi al povero, perchè il primo ne ha tanti il secondo solo quello. Tu vuoi concludere che il reato di clandestinità quindi protegge maggiormente il povero del ricco. Ma il vizio del tuo ragionamento è qui. Perchè la CLANDESTINITA' NON E' LA CRIMINALITA'. Ci sono zone di sovrapposizione ma una persona è in Italia senza docmenti in genere non perchè intende delinquere ma per tante altre ragioni, che ti elenco:
1) La LEgge Bossi Fini permette l'entrata regolare solo mediante regolare contratto lavorativo di cui in genere, ad ogni emanazione annuale del Decreto Flussi, ne approfittano chi è già qui, facendosi richiamare in Italia da regolare (talvolta finto) contratto lavorativo. ne ho fatto uno per la figlia della badante di mia madre. Il gioco è stato di rimandarla al suo paese, produrre il contratto e richiamarla mediante quello, in Italia. Così nella pratica funzionano le cose e pochissimi, credimi pochissimi, arrivano per la prima volta qui con regolare contratto.
2) Molti paesei (leggi Egitto ad esempio) hanno leggi molto restrittive riguardanti l'espatrio, cioè non rilasciano permessi. TU puoi quindi richiedere un lavoratore egiziano mediante contratto, ma il suo governo non gli rilascia il permesso di espatrio. Ecco perchè pagano migliaia di euro affidando il proprio destino (e la propria vita) a viaggi della speranza, su barcozze che, strapiene, spesso affondano in mare.
3) Chi viene da Paesi più aperti, come Marocco e Sudamerica, affida il proprio destino a visti turistici che poi scadono e lo rendono clandestino.
In generale la maggioranza dei clandestini onesti (e sono la maggioranza dei clandestini) aspetta da anni di entrare nel decreto flussi annuale (vedi punto 1) o una sanatoria. La maggioranza VUOLE METTERSI IN REGOLA, per le stesse ragioni per cui i precari desiderano un contratto a tempo indeterminato, che permetta loro mutui, diritti maggiori, maggiore difesa sindacale, ecc. ecc.
La clandestinità è un MALE per tanti motivi, i cui i principali NON SONO la criminalità (quella è una scusa in genere), ma la sottosalarialità, cioè concorrenza a salari al ribasso anche per noi italiani.
SE SI VUOLE RIDURRE LA CLANDESTINITA' SI DEVE RIDURRE L'OFFERTA, cioè sanare chi è qui (cioè metterlo in regola) e obbligare lui e il datore di lavoro (da cui avrai maggiori resistenze) alla regolarizzazione contrattuale.
CRIMINALITA': il discorso criminalità legato alla clandestinità è sovrapponibile per quanto riguarda il fatto che alcuni clandestini approfittano della loro situazione di "senza documenti" per dare ogni volta che sono pizzicati generalità diverse, si da eludere la norma di ripetibilità de reato (che comporta aggravi di pena). Qui bisogna colpire duro, ma la lotta alla criminalità di tutto ha bisogno meno che di CREARE CRIMINALI, cioè di rendere criminali i clandestini onesti, penalizzando la loro situazione.
Spero di averti risposto pacatamente e soprattutto chiaramente