Alcune applicazioni delle cellule staminali potrebbero arrivare in corsia ed essere utilizzate per patologie di interesse per gli anziani entro cinque-dieci anni, e qualcuna gia' sarebbe disponibile se si superassero i problemi etici legati all'uso delle cellule embrionali. Lo ha affermato Carlo Alberto Redi, direttore scientifico dell'Ircss San Matteo di Pavia, durante un convegno sulla Terza eta' a Roma.
'Si stanno facendo grossi passi avanti nel campo dell' osteoporosi, dove si riesce a creare piccoli frammenti di osso a partire dalle staminali adulte, ma anche nel campo dell'infarto, che entro cinque-dieci anni verra' curato con l'inserimento di nuovo tessuto ottenuto da staminali, mandando in pensione i trapianti. Anche per il diabete mi aspetto molto presto delle cure con il trapianto di cellule del pancreas ottenute in laboratorio'.
Secondo Redi, le possibilita' sarebbero ancora maggiori se alcune tecniche non fossero precluse: 'Il Parkinson sarebbe trattabile con le staminali, solo che non siamo ancora in grado di far moltiplicare quelle adulte abbastanza da poterle utilizzare. Invece da una sola staminale embrionale si potrebbero ottenere un milione di cellule neuronali. E' una cosa di cui bisognerebbe tenere conto, anche perche' si rischia che un giorno solo chi ne ha le possibilita' economiche possa accedere alle cure'.
Fonte: Aduc (27/05/2008)
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5986