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  1. #61
    MaxRed
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    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    1)La perdità delle comunità in nome dello Stato organico da me qui delineato non c'è mai stata. Forse ti riferisci ad altri tipi di Stato: quello giacobino ad esempio.
    Stati organici erano le aristocrazie delle poleis greche come Sparta, l'Antica Roma (nelle sue tre fasi), il Sacro Romano Impero, la Francia prima dell'assolutismo del Re Sole, la Spagna di Filippo II, ma anche la Germania 'prussiana', l'Impero asburgico, l'Italia fascista, la Germania nazionalsocialista, la Spagna franchista, il Portogallo di Salazaar, la Romania, l'Ungheria e la Bulgaria dopo la presa al potere dei movimenti fascisti, la Grecia di Metaxas prima e dei colonnelli poi, e si potrebbe andare avanti.

    2)Quello che dici sui Longobardi è la dimostrazione di quello che sto dicendo io: un'élite - quella longobarda - di conquistatori (che rappresentano lo Stato come volontà etica universale) ha plasmato secondo una determinata cultura e determinati costumi una massa formata da elementi della medesima razza ma con delle differenze intra-razziali al suo interno.

    3)Se dovessimo giudicare il successo del 'patriottismo italiano', potrei dire la medesima cosa del 'patriottismo lombardo' o 'padano' che dir si voglia, che per ora si limita sic et simpliciter, salvo piccole minoranze, a rivendicazioni di tipo economico e sociale.
    1)La cosa allarmante è che da noi è in atto, non so se ad avantaggiarsene sarà lo stato di cui parlavi te, lo stato multietnico o lo stato di vattelapesca, la cosa mi interessa relativamente; il fenomeno è in atto e la comunità lombarda deve essere in preallarme.

    2)Se i dati che mi hai dato sono giusti (mi fido, sia del mio interlocutore che della fonte) però siamo ancora al punto di prima: magari i Longobardi non hanno influito geneticamente, ma da quello stesso link si evince una chiarissima differenza tra il patrimonio genetico celtico della mia zona e quello greco degli italiani del sud.

    3)Non posso darti torto, ma infatti ti ripeto che non ho mai parlato di "Padania" o rivoluzioni di quel tipo, ma solo di preservare la mia comunità autoctona.

  2. #62
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    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    La Padania infatti è una lega di nazioni etniche accomunate dallo stesso desiderio di libertà dal centralismo parassitario istituzionale-mafioso.

    carlomartello

  3. #63
    MaxRed
    Ospite

    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Citazione Originariamente Scritto da carlomartello Visualizza Messaggio
    La Padania infatti è una lega di nazioni etniche accomunate dallo stesso desiderio di libertà dal centralismo parassitario istituzionale-mafioso.

    carlomartello
    Esatto, infatti Bossi è nato come capo della Lega Lombarda, e la Lega Nord non è nient'altro che una federazione delle leghe delle regioni del nord che si sono unite.

  4. #64
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    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Lettere immaginarie / Gianni Baget Bozzo a Silvio Berlusconi




    Roma, 18 mag (Velino) - Caro Silvio. – Suppongo che ti piacerebbe che ricominciassi anche da morto a offrirti ogni tanto, come facevo da v ivo, qualche umile osservazione sui problemi che ti trovi ad affrontare. Bene: riprendo subito l’antica consuetudine invitandoti a portare avanti, col tuo solito ottimismo, non soltanto il tuo programma di mediatore tra la Russia e l’Unione europea, ma anche il tuo sogno di una strategia globale e unitaria dell’Occidente cristiano sul fronte della resistenza all’aggressione islamista. Dove per “Occidente cristiano” intendo ovviamente un’entità geopolitica che in una sola figura ideale, accanto agli Stati Uniti e all’Europa, include la stessa Russia.

    So bene che questa figura fa arricciare il naso a non pochi europei sedotti dai pregiudizi del “politically correct”. Molti di loro, infatti, quando si discorre del rapporto fra Europa e Russia, esaltando a dismisura l’aspetto conflittuale del rapporto fra Washington e Mosca, ne deducono che occorra scegliere fra due opposte strategie, ugualmente rozze e schematiche: o sostengono una forma estrema di filorussismo e terzomondismo in chiave ottusamente antiamericana, o professano al contrario una forma altrettanto estrema di occidentalismo duro e puro, in chiave angelicamente antirussa. Ma questa alternativa è una trappola in cui l’Europa non deve cadere. (segue)

    In base a questo schema semplicistico, per l’europeo di destra, liberale e liberista, la guerra fredda non è mai finita. E il suo atteggiamento sbocca, com’è noto, nell’appoggio incondizionato alle rivoluzioni democratiche in Ucraina, in Azerbaigian o in Georgia. Il che mette Mosca in difficoltà perché le aliena le simpatie dei suoi storici vicini. E torna utile soltanto all’islam. E naturalmente alla Turchia. Che smania per entrare nella Ue. E forse vi entrerà, perché gli atlantisti ne hanno bisogno per indebolire l’Europa. Ma far entrare nell’Unione tutti i paesi della Nato non farà altro che aumentare la reazione ultranazionalista e antioccidentale dei russi.

    Tra l’essere antiamericani, e il conseguente schierarsi coi nemici della democrazia, e l’essere occidentalisti in funzione antirussa, antislava e più o meno apertamente filo-islamica, esiste tuttavia quella “terza via” che il mio amico Alexandre Del Valle (uno dei più accorti analisti del problema dei rapporti fra l’Occidente e l’Islam, sul quale ha scritto fra l’altro un saggio strepitoso – “Il totalitarismo islamista all'assalto delle democrazie” – per la cui traduzione italiana scrissi a suo tempo una prefazione entusiasta) suole chiamare “panoccidentalismo”. (segue)

    Che cosa egli intende con questa espressione? Cito le sue parole: “Occorre mescolare la sapienza, la prosperità dell’Unione europea con la determinazione e l’assenza di colpa dei russi. L’Occidente non è solo puro atlantismo ma, come diceva il grande filosofo Levinas, anche una combinazione delle radici giudeocristiane con quelle greco romane. Se siamo d’accordo di dovere molto ai romani, ai greci o all’umanesimo dobbiamo allora includere nel nostro ‘Occidente ideale’ anche la Russia. Perché pure a Mosca esiste la separazione fra il potere religioso e quello politico”.

    Del resto mi sembra evidente, carissimo Silvio, che il grande presupposto della tua attuale strategia filorussa sia appunto l’idea che la Russia, per le sue antiche radici cristiane, romane e greco-bizantine (radici che la lunga, sciagurata parentesi bolscevica non è per fortuna riuscita a distruggere), si presenta oggi come un pezzo essenziale di quella nostra grande, immensa, variopinta patria sovranazionale che chiamiamo appunto “Occidente”. E il cui tratto distintivo è quello di essere l’unico luogo al mondo dove sia stata attuata una vera separazione fra potere religioso e politico, senza che l’uno sia mai riuscito a mettere l’altro a tacere. (segue)

    Insomma, la Russia odierna, nonostante tutti i suoi errori, le sue incertezze e le sue contraddizioni, non può essere considerata un vero nemico dell’Occidente per la semplice ragione che appartiene, cristianamente e culturalmente, cosa che non si può dire per nessun paese o stato islamico, alla nostra stessa civiltà. Non dimenticare mai questa premessa e va’ di buon animo avanti per la tua strada con quell’infallibile fiuto di schietto figlio dell’Occidente che sul suo destino nell’èra del risveglio musulmano ti rende più lucido e lungimirante di tanti suoi dotti e schifiltosi spregiatori interni.


    (Ruggero Guarini) 18 mag 2009 131

    il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale | Leggi l'articolo


    carlomartello

  5. #65
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    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Citazione Originariamente Scritto da carlomartello Visualizza Messaggio
    Con la fisiognomica lombrosiana si spiegano parecchie cose...
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  6. #66
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    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Con la fisiognomica lombrosiana si spiegano parecchie cose...
    il tuo buon senso non lo riesco ancora a trovare...invece..iaociao:

  7. #67
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    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Citazione Originariamente Scritto da MaxRed Visualizza Messaggio
    1)La cosa allarmante è che da noi è in atto, non so se ad avantaggiarsene sarà lo stato di cui parlavi te, lo stato multietnico o lo stato di vattelapesca, la cosa mi interessa relativamente; il fenomeno è in atto e la comunità lombarda deve essere in preallarme.
    E' in atto per colpa della globalizzazione e della società multirazziale, non per colpa dello Stato organico che - ahimè - in Italia non c'è.

    2)Se i dati che mi hai dato sono giusti (mi fido, sia del mio interlocutore che della fonte) però siamo ancora al punto di prima: magari i Longobardi non hanno influito geneticamente, ma da quello stesso link si evince una chiarissima differenza tra il patrimonio genetico celtico della mia zona e quello greco degli italiani del sud.
    Ciò è dovuto al fatto che al Nord c'è un substrato celtico e al Sud uno greco risalenti entrambi all'epoca pre-romana. E' normale e naturale che sia così. Non di meno, esiste un patrimonio genetico comune tale per cui si è arrivati a parlare dell'Italia come 'isola genetica' in mezzo all'Europa (fermo restando che esiste una comunanza genetica fra tutti i popoli europei, salvo rare eccezioni).

    3)Non posso darti torto, ma infatti ti ripeto che non ho mai parlato di "Padania" o rivoluzioni di quel tipo, ma solo di preservare la mia comunità autoctona.
    Certamente, ma purtroppo se non esiste una coscienza nazionale, tanto meno esiste una vera e propria coscienza locale.

  8. #68
    MaxRed
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    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    E' in atto per colpa della globalizzazione e della società multirazziale, non per colpa dello Stato organico che - ahimè - in Italia non c'è.



    Ciò è dovuto al fatto che al Nord c'è un substrato celtico e al Sud uno greco risalenti entrambi all'epoca pre-romana. E' normale e naturale che sia così. Non di meno, esiste un patrimonio genetico comune tale per cui si è arrivati a parlare dell'Italia come 'isola genetica' in mezzo all'Europa (fermo restando che esiste una comunanza genetica fra tutti i popoli europei, salvo rare eccezioni).

    Certamente, ma purtroppo se non esiste una coscienza nazionale, tanto meno esiste una vera e propria coscienza locale.
    Già, anche se sulla presenza benefica dello Stato organico rimaniamo abbastanza discordi.


    Patrimonio genetico comune italiano? Ti assicuro che è la prima volta che lo sento. L'Europa ha un denominatore comune che può essere ricondotto alle origini indoeuropee (quindi un insieme di nazioni), ma il concetto di Italia-nazione per me è semplicemente nullo.

    Le coscienze locali esisitono MOLTO DI PIU': almeno in Brianza c'è, ma c'è soprattutto in altre zone, in primis in Sicilia.

  9. #69
    SMF
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    Citazione Originariamente Scritto da MaxRed Visualizza Messaggio
    Già, anche se sulla presenza benefica dello Stato organico rimaniamo abbastanza discordi.
    Gerarchica partecipazione alla vita politica, disciplina, obbedienza, vincoli di sangue e suolo, adesione ai valori della Tradizione e alla religione cristiana cattolica, corporativismo, ecc. Non credo che ti faccia così schifo in realtà


    Patrimonio genetico comune italiano? Ti assicuro che è la prima volta che lo sento. L'Europa ha un denominatore comune che può essere ricondotto alle origini indoeuropee (quindi un insieme di nazioni), ma il concetto di Italia-nazione per me è semplicemente nullo.
    CRONACA - SCIENZA - L'UNICITA' DEGLI ITALIANI SI RIFLETTE ANCHE NEL LORO DNA - Wikio

    Se vuoi ti linko anche la ricerca di Current Biology

    Le coscienze locali esisitono MOLTO DI PIU': almeno in Brianza c'è, ma c'è soprattutto in altre zone, in primis in Sicilia.
    Insomma, la Brianza siamo sicuri che sia costituita da brianzoli?

  10. #70
    MaxRed
    Ospite

    Predefinito Riferimento: Ci ha lasciati don Gianni Baget Bozzo

    Citazione Originariamente Scritto da Giò91 Visualizza Messaggio
    Gerarchica partecipazione alla vita politica, disciplina, obbedienza, vincoli di sangue e suolo, adesione ai valori della Tradizione e alla religione cristiana cattolica, corporativismo, ecc. Non credo che ti faccia così schifo in realtà




    CRONACA - SCIENZA - L'UNICITA' DEGLI ITALIANI SI RIFLETTE ANCHE NEL LORO DNA - Wikio

    Se vuoi ti linko anche la ricerca di Current Biology


    Insomma, la Brianza siamo sicuri che sia costituita da brianzoli?
    Mi farebbe schifo se non ci fosse un popolo che ritengo tale, o meglio una nazione che non riconosco.


    Altri link, tra i quali quello che mi hai passato prima, dicono cose molto diverse, ed io torno a dire che "il gene italiano" è un'invenzione dei risorgimentali. Un conto è parlare di Stato costruito, un conto è parlare di Stato nazionale. Io, ripeto per l'ennesima volta, in 23 anni della mia vita non l'ho ancora visto osservando la realtà e leggendo siti a sostegno o contrari a questa tesi. In buona sostanza, lo Spirito che dovrebbe originarsi dal legame tra popolo e terra manca completamente. Ora mi dirai che sono "sordo" per queste cose, ma è come se io ti volessi convincere che la rivoluzione d'Ottobre fu l'inizio dell'emancipazione dei popoli.


    In Brianza ci si è sempre ritenuti brianzoli e lombardi, abbiamo delle tradizioni che sono prettamente nostre, ma la maggior parte di esse sono conosciute in aree della Lombardia. E' chiaro che la risposta al tuo quesito è NO, al momento attuale purtroppo la Brianza è inquinata.

 

 
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