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Riguardo le nuove provocazioni di cui siamo stati oggetto, di nuovo, da parte della sinistra radicale (per conto di…vero Guido rosso ........?) che si raccoglie ormai solo in base ad istinti di gruppo di tipologia antifascista – quando per loro il fascismo è identificato in Forza Nuova o Fiamma Tricolore…… - ci vediamo costretti a specificare:
1) Luca Fantini non è il Direttore del Centro Studi Franco Colombo, ma un collaboratore. Quanto al fatto di violenze di cui sarebbe stato fatto oggetto da parte di terroristi siptari (albanesi), non ne siamo a conoscenza.
2) Roberto Sabuzi non è parte organica del Centro Studi Franco Colombo, ma a lui, qualora ce ne fosse bisogno, diamo e sempre daremo la nostra totale solidarietà. Forza Roberto.....oltre ogni sbarra, ogni oltre prigione......
3) Non abbiamo rapporti di nessun tipo con Forza Nuova, Fiamma Tricolore, Casa Pound, tanto meno ne abbiamo con il sindaco sionista di Roma Gianni Alemanno.
4) Non siamo un’organizzazione politica.
5) Se ciò che tanto dà fastidio è il sostegno del popolo serbo schiavizzato in Kosovo e Metohija, non siamo disposti a fare passi indietro.
6) Siamo peraltro certi che se avessimo dato la nostra solidarietà al Tibet, invece che all’Iraq patriottico, o al Kosmet serbo come centro spirituale della Cristianità Europea, tutto questo non sarebbe successo. E' ormai noto, non a caso, il potere di cui godono, negli stessi USA, organizzazioni mafiose terroristiche siptare. Sembrano avere un peso sempre più rilevante anche nell'elezione del presidente Usa. Si pensi, solamente, al riguardo alla forte influenza che l'Albanian-American Civil League è capace di esercitare nella società statunitense.
7) Siamo certi – anche – della presenza di settori ben precisi del mondo spionistico italiano, asservito squallidamente all’Occidente angloamericano in funzione anti-europea, nel Kosmet. Esso si nutre, come sempre, della retorica a buon mercato degli “occupanti” dal cuore buono… esso talvolta ci parla di violenze albanesi in Kosovo…..ma i terroristi siptari continuano a massacrare i civili serbi, continuano a bruciare i monasteri cristiani, il cui valore spirituale, ancora prima che architettonico, è inestinguibile… Quando poi arriva un patriota serbo che fa il suo dovere di patriota – come fu il caso di Emir Sisic – si grida farisaicamente allo scandalo internazionale.
Ognuno, a questo punto, creda ciò che più gli faccia comodo. Si sottometta al gioco che più gli renderà. Va solamente ricordato che un Patriota Serbo detenuto a Belgrado ha fatto sapere che – con i suoi “Berretti Rossi” – impiegherebbe una settimana per liberare il Kosmet dai terroristi siptari e dai loro protettori angloamericani. Non diamo giudizi di tipo politico né morale (che potrebbero forse, in un caso, essere non del tutto positivi...) su questo patriota detenuto ( ancora per poco, ci auguriamo..). L’aspetto essenziale è che è un patriota. Dunque un “ vero europeo”…. Ci interessa solo ricordare che, quando ci fu una coalizione mondiale di ben 19 paesi che attaccò la sola Serbia (evento che mai si era visto nella storia…), grazie anche a lui, i militari serbi caduti furono appena 55, in confronto al numero ben più elevato dei nemici caduti in Kosovo, appartenenti a forze NATO che inquadravano i terroristi siptari (naturalmente mai pubblicizzati dalla informazione mondialista...). Per questo i “coraggiosi” nemici della Serbia, che bombardavano dall’alto, non scesero via terra…….
Tutto quanto avevamo da dire in proposito e non solo l’abbiamo detto nel corso delle nostre comunicazioni esterne. Ora chiudiamo qui.
La nostra linea rimarrà la medesima. Continueremo la nostra azione. Continueremo a praticare la retta ed ardita "via del pensiero vivente". Useremo altri mezzi di comunicazione.
Dunque, per ora, l’unica risposta che possiamo dare ai terroristi siptari e ai loro amici di ogni “divisa” e colore è questa……
ASSOCIAZIONE SPIRITUALE CRISTIANITA' EUROPEA CENTRO STUDI FRANCO COLOMBO
.....verranno giorni migliori.....
"Non mi aspetto più nulla, e nulla posso, vendicarmi o soccorrere gli amici. Non sono un titano, uno spirito che osi le pietre tramutare, ardimentoso, in pani. Ma il dovere mi vieta, mi lega le mani, dallo strappare il filo della sorte, dal rifuggire la battaglia. E' vergogna morire, senz'essersi sdebitati con i vivi, amici siano essi o nemici".