non ho compreso cosa vuoi dire con l' articolo.
il titolo e' chiaro. che credi significhi democrazia?!? che ci tocca sentire!
non ho compreso cosa vuoi dire con l' articolo.
il titolo e' chiaro. che credi significhi democrazia?!? che ci tocca sentire!
Mi sembra di leggere dei post concettualmente un po' confusi. Come si realizzza la democrazia diretta? Che ogni legge deve esser presentata ed approvata dal popolo? Città per città, borgo per borgo? Andrea può anche aver ragione, ma la sua esposizione, almeno a me, non risultya per nulla chiara.
x Dante.
quello del 3d comincio' col .....disse che vanno cambiati gli italiani. tirate fuori gli indumenti invernali! che ci faciamo un referendum o decide lui? ihihih
Mi pare doveroso fare una precisazione. E' chiaro che il titolo della mia riflessione è intenzionalmente provocatorio. Non auspico, certo, un'oligarchia o peggio ancora una dittatura. Il concetto di democrazia, però, va oltre la mera partecipazione diretta con referendum o consultazione in altro modo realizzata. Nella sua accezione pura implicherebbe un trasferimento totale del potere al popolo. Qui il punctum dolens. tale trasferimento, infatti, potrebbe aver luogo solo se accompagnato da tutti i postulati che partecipano del potere e ne determinano in concreto l'essenza stessa. Mi riferisco, in primo luogo, alla consapevolezza delle scelte intraprendende e delle conseguenze che esse sono idonee a produrre. (Pochi,ad esempio, sanno che un provvedimento di innalzamento della tssazione diretta serve, in primo luogo, a rispettare paramentri europei di rapporto deficit-pil, per noi vincolanti. La loro inosservanza determinerebbe la sicura comminatoria di sanzioni, con conseguente spesa pubblica per farvi fronte). Lo stesso, a fortiori, vale per una questione che tocca direttamente la persona del cittadino, come la sua sicurezza. Nel tema diventa essenziale fare scelte mirate che risolvano il problema, il che richiede una conoscenza del fenomeno dell'immigrazione clandestina e delle problematiche connesse( faragginosità del processo penale, certo non aiutata dalla legge Cirielli, di cui qualcuno avrà rimembranza). Orbene, il "popolo" ignaro della problematica suddetta, nello specifico, si aspetterebbe misure "forti" (vedi reato di immigraione clandestina). Si concentrerebbe, per un difetto di conoscenza della materia, sui mezzi adottati, più che sui fini perseguiti.
In sintesi, la partecipazione diretta è auspicabile, purchè effettiva con tutto ciò che implica( vedi sopra). La carenza di effettività, viceversa, determinerebbe la "patologia" della democrazia. Polibio parlerebbe di anarchia. Non aveva presente il potere sommo dei mass media. Essi renderebbero indispensabile parlare di "demagogia". Scelte esemplari di scarsa efficacia ma di forte utilità elettorale. Per questo dico: "meglio una non partecipazione, che una partecipazione viziata e lesiva. Tra le due, la prima, indubbio è maggiormente democratica". Stefano
Perché, in Italia non ci sono i referendum? Ti sembra che un grande paese unitario possa realizzare una democrazia di tipo svizzero che ha tutt'altra fisionomia istituzionale, esito di ben altro saviluppo storico?
Le riforme costituzionali ed istituzionali si devono fare non utopisticamente, a tavolino, ma sulla base dello studio approfondito d'ogni aspetto della realtà politico-sociale in cui si vive, sulle tradizioni ecc.
Introdurre, ad es., il sistema elettorale americano in Italia sarebbe da folli: ma in quella nazione affonda le radici nella storia e nelle esigenze che quella storia comportava. Introdurre un sistema presidenziale o il semipresidenzialismo, ad es., sarebbe possibile perché si tratterebbe di modificare soltanto alcuni articoli della Costituzione e riprendere anche i suggerimetni dei pensatori del passato, da Mazzini, a Calamndrei, a Pacciardi, all'intero partito d'Azione, alla corrente DC Europa '70, ai migliori costituzionalisti ed in parte dell'Alleanza Costituzionale.
L'astrattismo antistorico è sempre stata la causa della caduta delle repubbliche. La Napoletana del '99 qualcosa dovrebbe insegnare.