Originariamente Scritto da
sandrone83
Le misure annunciate nel Pacchetto sicurezza hanno dato un sospiro di sollievo alle famiglie italiane. L'espressione non potrebbe essere più esatta di così.
Si tratta, infatti, di un respiro, peraltro breve. Gli effetti devono iniziare a prodursi. In particolare due sono gli aspetti discutibili, in quanto solo apparenti, in realtà privi di efficacia alcuna.
Si tratta della proposta di sanzionare penalmente l'ingresso clandestino in Italia e della costituzione di un super pm per la crisi di rifiuti napoletana.
La prima misura, come molti sanno, sta affrontando da subito un graduale processo di degradazione: si passerà probabilmente dalla previsione di un titolo autonomo di reato all'introduzione di una circostanza aggravante. Il problema è il seguente: l'introduzione di un'aggravante, correlata ad una caratteristica soggettiva del reo, la sua condizione personale di clandestino, determinerebbe un palese vulnus costituzionale. L'art. 3 Cost. vieta discriminazioni fondate, guarda caso, sulla condizione personale. Nulla quaestio. La soluzione si impone come obbligata. Che succederà? La Corte dichiarerà, al primo quesito, il provvedimento illegittimo. Il Cavaliere, dunque, attribuirà la colpa ad un giudice delle leggi "politicamente in mano ai comunisti, per undici a quattro". Niente di nuovo sotto il sole. Almeno, agli occhi degli italiani, in buona fede, avrà tentato.
La seconda questione, quella del supergiudice, avrà esito analogo. La finalità politica, infatti, è quella di impedire la promozione di azioni penali da parte di singoli PM, spesso concludentisi con il sequestro di discariche "d'urgenza" per la violazione di elementari norme di tutela della salute pubblica. Il superpm Lepore sarà, infatti, nel provvedimento, l'unico titolare delle inchieste sulla "monnezza". Sarà, infatti, il filtro obbligato per l'esercizio, peraltro obbligato, dell'azione penale( art.112 Cost.).
"Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge"-art. 25 Cost. Il Pm, certo, non è giudice nell'accezione letterale, ma nella sostanza è colui che consente lo svolgimento di un processo penale. Pare scontato anche l'esito di questo provvedimento con ripetizione del relativo iter( scaricabarile).
Troppa democrazia è lesiva per un paese del "Grande Fratello". Non siamo più abituati a "pensare". Questo è il risultato. Stefano.