dal blog Euro-Holocaust:
sabato, 07 giugno 2008
Uomini del Sistema
Dopo la vittoria di Barack Obama: il personaggio giusto al momento giusto
Chi vincerà le prossime elezioni presidenziali statunitensi? La risposta sta nella cosiddetta "America profonda", costituita in massima parte dalla classe media bianca, sempre più in crisi sotto diversi punti di vista. Se chi muove le fila del potere negli USA non vedrà una sufficiente simpatia per Barack Obama da parte di quella "America profonda", la vittoria andrà al pessimo John McCain. Se tale simpatia ci sarà, la vittoria andrà all'inesperto Obama (ma ampiamente sostenuto da circoli importanti, come quello del potente Rupert Murdoch. D'altronde, Reagan e Bush jr. insegnano, negli USA non c'è alcun bisogno di essere esperti e realmente validi. A tutto pensa il Sistema stesso. Ricordiamo, inoltre, che Obama ha già affermato di essere disposto a portare la guerra sin dentro i confini pachistani e di risolvere definitivamente il (pretestuoso) contenzioso con l'Iran: anche con una guerra, immaginiamo...).
Ma, inesperto o no, Obama è la persona giusta al momento giusto. Proprio pochi giorni prima dell'ufficiosa vittoria del democratico meticcio, è arrivata una doccia fredda per il Governo degli USA, ossia l'impossibilità di aprire un comando militare di zona in Africa. Tale comando, chiamato Africom, non ha infatti trovato una nazione africana disposta ad ospitare il quartier generale (al momento dislocato in Germania). La ragione adotta da qualcuno è che tale struttura servirebbe soprattutto per controllare le masse di fede maomettana nel continente e non tutti sarebbero particolarmente contenti di ciò.
In realtà, è ovvio che lo scopo di Africom sia più ampio. Significherebbe anche controllare meglio l'espansione commerciale di altre potenze mondiali, Cina in prima luogo, oltre che una più generale possibilità di influenzare la regione, in vista di migliori accordi commerciali e d'altro genere con molte nazioni africane, ricche di materie prime, ma povere di esperienza tecnologica e scientifica.
Obama è perciò perfetto per tutto questo, perchè la sua vittoria sulla rivale Hillary Rodham Clinton ha esaltato l'orgoglio dei cittadini del Kenya, ma anche di altre nazioni, creando le premesse per una forte simpatia tra queste e il Governo di Washington. L'invenzione del personaggio Obama, politicamente inesistente e comparso "magicamente" per le attuali elezioni, è perfetto per piani di crescita geopolitica al di fuori delle consuete aree.
Da notare quanto, sia negli USA, sia in Europa, tale personaggio venga sostenuto ed esaltato, nonostante la sostanziale vuotezza di ciò che rappresenti. Un esempio tra i mille viene dal francese Nouvel Observateur (da cui prendiamo l'articolo sul recepimento africano della vittoria obamiana), il quale sul suo sito proponeva, un paio di giorni fa, un sondaggio con queste tre sole e grottesche scelte: la vittoria di Obama è geniale?, è storica?, è incredibile? [più sotto un immagine del sondaggio]. Giudicate voi l'idiozia del tutto, ma che non riguarda solo il giornale d'Oltralpe, sprecandosi gli esempi in cui si esalta la figura del nuovo candidato democratico.
In ultimo, ricordiamo che a gennaio 2008, vennero tolti a Hillary Clinton i delegati di Florida e Michigan, a causa di una fuga di notizie sul voto effettuato. Proprio pochi giorni fa, i delegati sono stati riammessi, ma con voto dimezzato, sancendo ancor di più la sconfitta della candidata. Ricordiamo che sempre in Florida capita qualche pasticcio strano in fase di votazioni: ricordate le elezioni presidenziali del 2000? Inutile dire che, mentre tutti gridano alla concordia tra le etnie, viene affondata al possibilità che la maggiore superpotenza mondiale possa venir guidata da una donna, peraltro più esperta del suo rivale. Il quale, ipotizziamo, è più "spendibile" in certe nazioni...
Il sondaggio del Nouvel Observateur, datato 5 giugno 2008:
Articoli sulle questioni trattate:
U.S. Africa Command Trims Its Aspirations (sul comando Africom)
L'Afrique salue le succès de Barack Obama
Con queste primarie l'America si è scoperta sessista (intervista alla scrittrice femminista Erica Jong)
http://euro-holocaust.splinder.com/p...ni+del+Sistema