Originariamente Scritto da
Alexeievic
ROMA - All'indomani del giro di vite sulle intercettazioni annunciato dal premier Silvio Berlusconi, dall'Associazione nazionale magistrati tornano ad alzarsi voci critiche. E così da Walter Veltroni, secondo il quale in questo modo "si rendono impossibili tante indagini". Ma non solo. All'orizzonte del governo si profilano nuove divisioni. L'ex guardasigilli leghista Roberto Castelli, infatti, "corregge" l'idea del Cavaliere e chiede che la possibilità di utilizzarle sia estesa anche ai reati di concussione e corruzione. Vale la pena di ricordare che il premier aveva previsto solo due eccezioni: criminalità organizzata e terrorismo. E non a caso l'Idv rimarca subito la differenza: "La contrarietà della Lega a escludere dalle intercettazioni i reati di concussione e di corruzione è un messaggio minaccioso al Cavaliere", dice Stefano Pedica, deputato del partito di Di Pietro.
(fonte REPUBBLICA)
----------------