"Voglio perdere la verginità con Burzum”. A lanciare la provocazione è la giovane autrice del libro “C'era una volta un metallaro. Ius primae noctis” (Vallecchi) da oggi in libreria. Silvia Valerio, a soli 18 anni, ha già le idee molto chiare sull’emisfero maschile e guardandosi attorno non trova nessuno all’altezza di essere definito "Uomo" se non il musicista norvegese Varg Virkerness
Un lanciatore di coltelli - La Valerio ci tiene a precisare di non essere “inserita in alcuna linea di pensiero politico né di destra né di sinistra” e che la sua è quindi una scelta incondizionata: Burzum “mi sembra davvero l'unico che si comporta in modo che va oltre le solite politiche di equilibrio. Per fare una metafora da circo lui, tra gli uomini di cultura, è un lanciatore di coltelli mentre gli altri solo dei clown”. È l’unico uomo lontano dalle vanità dei palestrati e dalla mode, “un eretico del nostro tempo... Nega l'olocausto; pensa di usare l'atomica contro i rapper; mette a tacere i punk; minaccia il Vaticano, brucia le Chiese...”. Certo, “non concede alle donne di sentirsi il vento tra i capelli...”. Ma questo non è affatto un problema per l'autrice, che, ingenua o coraggiosa, dice di non aver paura neanche delle reazioni della comunità norvegese alle sue bizzarre fantasie.