Piero Ostellino esulta per la riuscita della manifestazione contro il Presidente iraniano Ahmadinejad. E in effetti, in quella che Ostellino definisce la "Bella Protesta" (1), c’erano tutti: gli Ebrei al completo, compreso l’ambasciatore israeliano che, a qualche metro dal palco, si godeva lo spettacolo e soppesava il grande peso che Israele ha nella politica italiana. Attenti però a non dire che si tratta di "lobby ebraica", incorrereste nell’accusa di antisemitismo. La "lobby" c’è, ed ostenta la sua potenza, ma è proibito associare "lobby" ed "ebrei". E poi c’erano tanti politici di tutti gli schieramenti. Segno evidente che, quando c’è da "riverire il padrone", le distinzioni partitiche spariscono e tutti si rivelano "pecorelle di USA/Israel".
Del resto il "là" pioveva "dall’alto": Benedetto XVI, Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi avevano rifiutato un qualche incontro con il Presidente dell’Iran. E la cosa veniva pubblicata dalla stampa come il "gran rifiuto" dei "3 (tre) grandi che siedono a Roma". Se invece a Roma arriva Bush, i "3 (tre) grandi che siedono a Roma" gli corrono incontro scodinzolanti. Ma questo va tutto a merito del Presidente degli USA che ha invaso l’Afganistan con delle motivazioni dubbie ed ha invaso l’Iraq con delle motivazioni false. L’Iran, invece, non ha aggredito nessuno. Più che giusto, dunque, che i "3 (tre) grandi che siedono a Roma" omaggino Bush e disdegnino Ahmadinejad.

In questo bailamme Fini si ritaglia uno spazio suo: ha annullato un incontro che avrebbe dovuto avere con l’ambasciatore iraniano il 9 giugno. Pertanto Fini si inserisce accanto ai "3 grandi che siedono a Roma", grande tra i grandi.

Una domanda angosciosa: 4 grandi a Roma? Oppure Roma vive un periodo da bassissimo impero? Da volgarissima colonia? Dite voi.

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Inutile dire che la colpa non è del "Riformista" (che promuove la protesta), né della comunità ebraica che vi partecipa compatta. Meno che mai dei tanti politici pecoroni che vi partecipano giulivi. La colpa è di Ahmadinejad. Benedetto uomo, perché quelle accuse agli USA e ad Israele? Accuse che hanno mobilitato tutto il pecorume nostrano. Non poteva ingiuriare l’Italia? Non poteva ingiuriare l’Europa? Benedetto XVI, Giorgio Napolitano e Silvio Berlusconi lo avrebbero ricevuto in pompa magna. E le pecorelle di USA/Israel sarebbero venute ad applaudirlo sventolando le bandierine. Ed invece….. Ma non sa costui che i nostri "grandi" sono grandi perché "ferventi patrioti"? E difatti spesso amano cantare: "Israele, tu sei la mia Patria".

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Non che Ahmadinejad vada dicendo cose strane, sono le stesse cose che, in Europa, diciamo e scriviamo in tanti. E pazienza se qualcuno, in omaggio alla democrazia vigente in Europa, va in galera. Quello che conta è il fatto.

La "Shoah"? Così come la raccontano è una bufala, una impostura. Non che non ci siano stati lutti, tanti lutti. Ma la cifra (6 milioni) e le modalità (tutti gassati) sono balle, balle che solo dei beoti possono prendere per buone. Quanto ad Israele, non si capisce perché Israele dovrebbe sopravvivere come "Stato ebraico", visto e considerato che si sbraita tanto contro Hitler che voleva fare della Germania uno "Stato ariano". Pertanto dire che Israele, stato ebraico, scomparirà è una profezia, una facile profezia. Non una minaccia. Salvo che Israele ed USA non ci ammanniscano la ennesima "guerra preventiva".

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A questo punto non mi resta che sottoporvi uno spunto meritevole di meditazione. I "Grandi della Terra" impongono all’Iran di non sviluppare la ricerca sull’uranio. E questo perché l’Iran potrebbe costruirsi la sua bomba atomica. Il consenso è formato da gente immoralmente più che qualificata: ci sono gli USA che hanno sganciato l’atomica su Hiroshima e Nagasaki e possiedono migliaia di atomiche; ci sta la Russia, la Cina, la Francia e l’Inghilterra che hanno i loro bravi arsenali atomici. Spinge sulla via dell’intransigenza Israele che possiede le sue 300 atomiche. Insomma: tutti possono avere l’atomica, ma non l’Iran.

Pare che su una simile ingiusta imposizione, ci sia il consenso dei grandi della Terra. E anche Benedetto XVI, tra una preghiera e l’altra, faccia parte del consenso. Ma si sussurra che anche gli "Dei monoteisti" si siano accordati in tale senso: Jahvé giudeo si è già accordato con Jahvé cristiano; manca ancora il consenso di Allah, diviso tra i suoi figli sciti e i suoi figli sunniti. Ma forse un qualche massiccio bombardamento sull’Iran convincerebbe anche il dubbioso Allah.

I "politici" italiani, malevolmente definiti "pecoroni", sono tutti allineati e coperti coi comandamenti terreni ed ultraterreni. E, statene certi, che tutto questo teatrino è in vista della nuova guerra preventiva che ci aspetta. E non sanno, non sanno o fingono di non sapere, che scrostando il luridume della "politica politicante", Italiani ed Europei sono contrari alle avventure bellicistiche di USA/Israel. Ma, evidentemente, gli Dei accecano coloro che vogliono perdere.

A "destra", di questo tempi, si discetta. E si parla di che sesso siano gli angeli. E se sia meglio la "Destra", o la "Fiamma" oppure alcune nuove iniziative che alcuni "vulcanici" camerati milanesi lanciano di getto: 3 al giorno, vuoto a perdere. Il fatto che, se Ferrara schiocca le dita i pecoroni si mobilitano "pro Israele", e, se Polito schiocca le dita i pecoroni si mobilitano contro l’Iran, non interessa i nostri vulcanici "camerati". Tutti presi a contare dei voti più o meno improbabili per conquistare qualche seggio parlamentare. Per farne cosa? Diavolo: per partecipare alla manfrina anche loro. Vestiti da pecoroni. Amen.

Antonino Amato

(1) "La Bella Protesta" in "Corriere della Sera" del 4 giugno 2008, pagina 1.