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  1. #1
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    Post La Nato secondo John Kleeves

    http://byebyeunclesam.wordpress.com/

    “Ha in realtà i seguenti obbiettivi:
    1. Innanzitutto ristabilisce una parvenza di equilibrio di forze nell’Europa Continentale. Che cosa vogliono gli americani da un equilibrio di forze nell’Europa Continentale? Che gli europei non si possano occupare troppo del resto del mondo, in modo da non potersi permettere una politica estera di grande respiro. In poche parole essi vogliono neutralizzarli come concorrenti commerciali sui mercati mondiali. Gli europei continentali non spendono soldi per procurarsi e mantenere basi militari all’estero, vicino ai possibili punti d’intervento. Ciò è proprio quanto vogliono gli americani: il mondo deve essere sgombro soltanto per loro. Non vogliono liti per un mercato estero con Paesi europei che possano intervenire militarmente in loco con efficacia.
    2. Il secondo scopo della NATO è il solito che gli americani si prefiggono di raggiungere con tutte le alleanze militari che hanno messo in piedi: il controllo politico ed eventualmente la sovversione violenta dei Paesi membri. Con la scusa dell’Alleanza, gli americani – militari e civili – sono presenti in massa in Europa. Per quanto riguarda i funzionari civili bisogna dire che la presenza di basi americane permette il mantenimento in Europa di larghe rappresentanze di veri e propri agenti della CIA che trovano facili coperture come dipendenti delle stesse. Questa massiccia presenza americana ha un effetto clamoroso sulla politica interna dei Paesi europei: con ogni probabilità, anziché essere sempre più simili alla Corea del Sud, come stanno diventando, questi Paesi sarebbero ora più simili alla Svezia, che non ha mai voluto far parte della NATO.
    La loro presenza militare permette poi agli Stati Uniti di lucrare grandi ed insospettabili vantaggi anche su un piano industriale e commerciale, attraverso una potentissima rete di spionaggio. Gli scopi degli impianti d’ascolto della National Security Agency (NSA, il Servizio di informazioni delle Forze Armate americane) in Europa sono essenzialmente due (…). L’intercettazione delle comunicazioni commerciali è il suo settore tipico perché, a causa della loro enorme mole, esse richiedono impianti e capacità tecniche come solo la NSA possiede.
    3. Perché gli americani insistono tanto nel voler tenere armi nucleari loro in Europa? Le armi nucleari americane in Europa non rispondono a nessun scopo militare: esse in effetti non difendono l’Europa. Gli americani non vogliono che un’Europa integra, o distrutta in modo “convenzionale”, cada nelle mani dei russi. Invece un’Europa distrutta in modo “nucleare” è l’unica che gli americani sono disposti a lasciare cadere nelle mani dei russi. Per gli americani essa avrebbe cessato per sempre di essere un concorrente sui mercati mondiali. Fu per questo che in Europa, alla fine, non furono stazionate le bombe ai neutroni, le Bombe N, dove la potenza termica ed esplosiva è sacrificata a favore di una altissima emissione di radiazioni mortali per gli esseri viventi. Esse sono così delle bombe che uccidono persone ma che non distruggono manufatti, non in modo rilevante.
    In ogni caso ciò che conta è il fatto che una volta presenti armi nucleari americane in Europa, questa non è più padrona del suo destino; è un ostaggio degli americani, completamente nelle loro mani.”
    Il brano è tratto da Vecchi trucchi. Le strategie e la prassi della politica estera americana, pubblicato nel 1991: a quasi venti anni di distanza, queste affermazioni mantengono una notevole pertinenza.

  2. #2
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  3. #3
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    Di chi è la Repubblica Italiana?


    Giugno 10, 2008 di byebyeunclesam

    Da quanto andremo ad illustrare, la Repubblica Italiana non è certo ‘cosa nostra’… perché se davvero fosse nostra, ovvero di tutti i cittadini italiani, non si fonderebbe su dei “segreti”. “Segreti” su questioni della massima importanza, la cui esistenza configura una Repubblica sostanzialmente ‘cosa loro’.
    “Loro” sono ovviamente gli Stati Uniti, che nel lontano biennio 1943-45 hanno effettuato la conquista dell’Italia, eufemisticamente chiamata “Liberazione”. “Liberazione” da noi stessi, tant’è vero che dopo oltre sessant’anni non se ne sono più andati. Potevano farlo dopo la fine dell’Urss, visto che il “problema” era il Comunismo, ma non l’hanno fatto.
    L’Italia è, infatti, ‘cosa loro’, anche se gli italiani non lo devono percepire.
    L’occupazione di consistenti porzioni del territorio nazionale da parte di uno Stato estero (malgrado ci abbiano informato che, dall’11 settembre 2001, “siamo tutti americani”) ed il suo mantenimento vita natural durante è possibile grazie a clausole - segrete, appunto – pudicamente definite “accordi”, che giustificano la presenza, sul territorio nazionale, di basi ed installazioni militari Usa e Nato (oltre 100).
    Questo è il “segreto dei segreti” – altrimenti definibile la “madre di tutte le menzogne” – della “Repubblica Italiana”. Tutti gli altri “segreti” (la “strategia della tensione”, le BR, le “trame nere”, Gladio, le “stragi di Mafia”, “Mani Pulite”, il “terrorismo islamico”ecc.) sono una conseguenza logica del “segreto dei segreti”. Pretendere la verità su questo punto non è una cosa “di destra”, “di centro” o “di sinistra”. È semplicemente una cosa sensata, da “patrioti”, se la parola “patria” non avesse assunto per i più – a causa della sua indebita appropriazione da parte di collaborazionisti e della concomitante svalutazione generata da una pseudocultura votata all’autodenigrazione – un significato distante da quello originario.
    A questo punto ci sarà chi pensa che l’aver perso l’Italia una guerra – malgrado alcune conseguenze “negative” – sia stato in fondo un fatto “positivo” solo perché così il Fascismo, il “Male assoluto”, è stato sconfitto. A chi la pensa così, basta rispondere che, Fascismo o non Fascismo, l’Italia è stata occupata, tale occupazione non è mai finita (né accenna a finire), e con questo fatto tutti gli italiani devono fare i conti, in maniera sempre più evidente, prima che la crisi epocale del c.d. “Occidente” (che significa Europa distolta dal suo naturale complemento geografico, politico, economico, storico e culturale che è l’Eurasia per venire inglobata nell’Occidente, a guida anglo-americana) ci travolga in maniera irrimediabile. Ristabilire la verità sul “principale segreto della Repubblica Italiana”, sulle clausole segrete che impongono un’occupazione che sembra non finire mai, è un favore che gli italiani devono fare innanzitutto a se stessi, pena la scomparsa pura e semplice come popolo e nazione.
    Ma veniamo a questi famosi (si fa per dire) “accordi” a proposito delle basi e delle istallazioni logistiche Usa e Nato in Italia:
    a) le clausole segrete della ‘Convenzione d’Armistizio’ del 3 Settembre 1943;
    b) le clausole segrete del ‘Trattato di pace’ imposto all’Italia, il 10 Febbraio del 1947 (Parigi);
    c) il ‘Trattato NATO’ firmato a Washington il 4 Aprile 1949, ed entrato in vigore il 1 Agosto 1949;
    d) il ‘Bilateral Infrastructure Agreement’ (BIA) o ‘Accordo segreto USA-Italia’ del 20 Ottobre 1954 (Accordo firmato dal Ministro Scelba e l’Ambasciatrice statunitense Clare Booth Luce, e mai sottoposto alla verifica, né alla ratifica del Parlamento);
    e) il Trattato Italia-NATO, firmato a Parigi il 26 Luglio 1961 (reso operativo con Decreto del Presidente della Repubblica No. 2083, del 18 Settembre 1962);
    f) Accordo bilaterale Italia-USA, firmato dal Governo Andreotti, il 16 Settembre 1972;
    g) il ‘Memorandum d’intesa USA-Italia’ (Shell Agreement) del 2 Febbraio 1995;
    h) Accordo segreto ‘Stone Ax’ (Ascia di Pietra), concluso inizialmente negli anni ‘50/’60 e rinnovato l’11 Settembre 2001.
    Questi, i principali Comandi Usa da cui dipendono le varie Basi ed installazioni logistiche (Usa e Nato, in Italia):
    - Task Force 137 (Naval Forces Eastern Atlantic) (Naples, Italy)
    - Army Prepositioned Stock 2 (APS-2) (Mechanized Infantry Brigade (-)) (Netherlands, Luxembourg, Belgium, Norway, Italy)
    - South East European Task Force (SETAF) (Vicenza, Italy)
    - 173rd Airborne Brigade (Vicenza, Italy (Deploys to Iraq - Early 2007)
    - 22nd Area Support Group (Caserma Ederle, Italy)
    - 31st Fighter Wing (F-16CG/DG) (Aviano AB, Italy)
    - 401st Air Expeditionary Wing (KC-135E/R, U-2?) (Aviano AB, Italy)
    - 16th Air Expeditionary Task Force (Aviano AB, Italy)
    - US Naval Forces in Europe (NAVEUR) (Naples, Italy)
    - Sealift Logistics Command Europe (SEALOGEUR) (Naples, Italy)
    - Task Force 63 (6th Fleet Service Force) / Naval Surface Group Mediterranean (Gaeta, Italy)
    - Task Force 67 (6th Fleet Maritime Surveillance and Reconnaissance Forces (MARSURVRECFORSIXFLT)) / Fleet Air Mediterranean (FAIRMED) (Naples, Italy)
    - Task Force 69 (6th Fleet Submarine Force Mediterranean) / Submarine Group 8 (Naples, Italy)
    Questo, naturalmente, senza contare i Comandi Intelligence dipendenti dalla NSA (National Security Agency), e, dulcis in fundo, le 90 testate nucleari statunitensi stoccate fra Ghedi ed Aviano ed il più che probabile armamento atomico imbarcato sui mezzi, anche sottomarini, della Sesta Flotta statunitense di stanza a Napoli e Gaeta, che in materia è vincolata alla direttiva del “neither confirm or deny policy” (non confermare né smentire la presenza di atomiche a bordo).
    Vi pare poco? Vogliamo ancora parlare di “Repubblica Italiana”?
    Che cosa c’è da “festeggiare”, mentre la gran parte di un Paese – quella che lavora, e non per gli stipendi di quelli che “festeggiano” il 2 giugno - sprofonda nell’immiserimento economico, nell’abbrutimento sociale e culturale, nella disperazione verso un futuro che mette solo l’angoscia?
    A sollevare un po’ il morale di un popolo che ne sta vedendo di tutti i colori non bastano più i soliti filmetti americani, il solito rimbambimento della droga televisiva zeppa di programmi ideati negli Stati Uniti per “di-vertire” il pubblico e non farlo pensare, le mezze verità delle trasmissioni “d’approfondimento” e “di denuncia” dove si parla e si parla ma non si arriva mai a nulla.
    Gli italiani devono sapere la verità, e siccome non gliela può dire nessuno che si è compromesso con ‘cosa loro’ gliela diciamo noi. La “Repubblica Italiana” non è quello che sembra: l’Italia è una nazione occupata. O-c-c-u-p-a-t-a!
    Non è difficile tenersi bene a mente questa parola, ogni volta che si cerca di raccapezzarsi in qualche problema “irrisolvibile”. Non è difatti superfluo osservare che - dalla spazzatura in Campania all’eterna “lotta alla Mafia”, passando per altri mille problemi “irrisolvibili” - la soluzione per risollevare la nostra martoriata Italia dal baratro in cui scivola giorno dopo giorno è la riconquista della libertà, dell’autodeterminazione, dell’indipendenza e della sovranità politica, economica, culturale e militare. Senza tutto ciò è perfettamente inutile discutere di tutto il resto, dai politici “italiani” all’economia “italiana”, per non parlare del miserevole stato della cultura “italiana”, o dell’“informazione”, succubi - senza eccezione alcuna, dai “salottini” televisivi alle testate “indipendenti”, passando per gli “intellettuali organici” - degli interessi di chi ci occupa da sessant’anni con il supporto di collaborazionisti locali “di destra”, “di centro” e “di sinistra”.
    In questa situazione, pensare di risolvere qualsiasi cosa è semplicemente folle. Sarebbe come discutere dell’arredamento della propria casa e della sua tappezzeria quando qualcuno vi si è infilato dentro, occupa la camera da letto, non ci lascia usare il bagno uscendone solo per pulirglielo e svuota il frigorifero pretendendo che noi gli facciamo la spesa! Si penserebbe ancora di vivere in casa propria?
    Prima si capisce tutto questo e meglio è, per il bene di tutti. Prima della fine.

    ***

    Bibliografia:

    A.B. Mariantoni, Dal “Mare Nostrum” al “Gallinarium Americanum” – Basi USA in Europa, Mediterraneo e Vicino Oriente, EURASIA – rivista di Studi Geopolitici, No. 3. 2005, pp. 81-94. [versione in rete, non autorizzata: http://www.italiasociale.org/alzozero07/az060207-1.html]

    A.B. Mariantoni, Basi americane in Italia: una messa a punto: http://www.cpeurasia.org/?read=6655

    Blog sulla presenza Usa/Nato in Italia ed Europa: http://byebyeunclesam.wordpress.com/

 

 

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