Intervista con il prof. Hushang Amir-Ahmadi
Iran: “Ahmadinejad vuole trattare con gli Usa”
di Omid Memarian
Pubblichiamo questa intervista inedita con il prof. Hushang Amir-Ahmadi, direttore dell'American-Iranian Council, concessa al giornalista iraniano di Omid Memarian. Si tratta di un documento di estremo interesse che apre una prospettiva nuova sulle lotte di potere interne al regime di Teheran. E soprattutto tratteggia un Ahmadinejad inedito che parla per il suo pubblico ma punta al negoziato con gli americani. Da questo racconto emerge anche un canale di dialogo informale e parallelo fra americani e iraniani, sul quale potrebbe domani basarsi l'apertura di un'eventuale trattativa formale.
(12/06/08)
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Nel mese di febbraio Hushang Amir-Ahmadi, studioso iraniano e professore alla Rutgers University dello Stato di New Jersey, ha compiuto un viaggio in Iran per discutere con gli esponenti del governo iraniano circa i rapporti Iran-Usa. Durante la sua permanenza in Iran gli ambienti conservatori iraniani non hanno dato notizia della sua presenza, ma dopo la sua partenza ci sono state delle reazioni che hanno trovato spazio sul quotidiano Keyhan.
Quando gli chiedo se ha avuto un colloquio anche con Mahmud Ahmadinejad mi risponde di non voler parlare di tale argomento. Amir-Ahmadi, oltre a dirigere il Centro studi Mediorientali della Rutgers University è anche il direttore dell' "American Iranian Council". Gli argomenti trattati in questa intervista riguardano il forte interesse degli esponenti del governo di Ahmadinejad a stabilire dei contatti con gli Stati Uniti, Le differenze tra Khatami e Ahmadinejad in politica estera, gli aspetti e gli indirizzi della società iraniana che sfuggono agli osservatori stranieri e il futuro dei rapporti tra l'Iran e gli Stati Uniti.
1) Quali cambiamenti nelle attività legislative dell'Ottavo Majlis (il Parlamento) ci si possano aspettare dalla presidenza di Ali Larijani rispetto alla passata legislatura?
"Senz'altro sarà un Parlamento più attivo. Al contrario della presidenza di Haddad (l'ex presidente del Majlis), caratterizzato dalla poca efficacia e poco rumore, quella di Larijani sarà una legislatura con molti clamori, sia da parte dei conservatori che dei riformisti".
2) Può fare un esempio in proposito?
"Molto dipende dalle caratteristiche personali di Larijani, persona particolarmente dinamica e attiva, ma nell'attuale Parlamento ci sono anche molti deputati che hanno un peso maggiore nella Repubblica islamica rispetto ai deputati della passata legislatura e ciò vale innanzitutto per i deputati della maggioranza conservatrice dell'Ottavo Majlis. Quindi sarà una legislatura difficile e un Parlamento non facilmente domabile, anche perchè molti deputati credono di essere in grado di realizzare grandi cose e di pronunciare grandi parole. Credo che questo Ottavo Majlis assomigli molto al Quinto".
3) Quali sono le differenze tra i conservatori dell'Ottavo Majlis rispetto ai conservatori del Settimo?
"Questo è un Majlis dominato prevalentemente dai conservatori. Tuttavia il conservatorismo presente oggi nella Repubblica islamica iraniana è assai diverso persino rispetto al conservatorismo di due anni fa. Non penso che oggi si potrebbe definire Ali Larijani un conservatore, perchè non possiede nessuna delle caratteristiche che solitamente vengono attribuite ai conservatori. La stessa cosa vale per un uomo come Ghalibaf, il sindaco di Teheran. Loro hanno presenti le realtà attuali e agiscono da pragmatici, perchè sono preoccupati del futuro del proprio paese.
Limes- rivista di geopolitica