La filosofia Utilitarista fondata da Jeremy Bentham e svilupata da John Stuart Mill, ripresa poi sia da economisiti, filosofi e politici socialisti quali Marx, Keynes, Rosselli, Saragat, Kelsen, Rawls, (giusto alcuni esempi), sia da economisti e politici liberali quali Smith, Riccardo, Popper, Mises, Hayek, Croce, Leoni, Friedman, (per citarne alcuni) è una filosofia di Sinistra o di Destra???
L' utilitarismo (dal latino utilis, utile) è una dottrina filosofica di natura etica per la quale è "bene" (o "giusto") ciò che aumenta la felicità degli esseri sensibili. Si definisce perciò utilità la misura della felicità di un essere sensibile.
Nel pensiero greco sono considerati utilitaristici filosofi come Protagora e, per certi versi, Epicuro, successivamente posizioni simili furono sviluppate dall'abate Galiani, David Hume e Helvétius
L'utilitarismo trova una formulazione compiuta nel XVIII secolo ad opera di Jeremy Bentham, il quale definì l'utilità come ciò che produce vantaggio e che rende minimo il dolore e massimo il piacere. Egli fa dell'etica una scienza quantificabile introducendo il concetto di algebra morale.
Il suo pensiero fu ripreso da John Stuart Mill che nella sua opera intitolata Utilitarismo, del 1829, relativizza la quantità di piacere al grado di raffinatezza dell'individuo.
Mantenendo l'analisi al livello individuale, un agente posto di fronte ad una scelta tra N alternative, sarà portato a scegliere quella che ne massimizza la felicità (utilità).
L'analisi, però, si può estendere a livello complessivo. Nella formulazione originaria, infatti, l'utilità è una misura cardinale della felicità; essa è perciò aggregabile mediante l'operazione di somma. È quindi possibile misurare il "benessere sociale", definendolo come somma delle singole utilità degli individui appartenenti alla società.
L'utilità diventa perciò il perno del ragionamento etico, e la sua diretta applicazione è che diversi stati sociali risultano comparabili a seconda del livello di utilità globale da essi generati, intesi come aggregazione del grado di utilità raggiunto dai singoli.
Finalità della giustizia è la massimizzazione del benessere sociale, quindi la massimizzazione della somma delle utilità dei singoli, secondo il noto motto benthamiano: "Il massimo della felicità per il massimo numero di persone."