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    2008-06-12 22:14

    BUSH DA BERLUSCONI, 'MAI MIGLIORI RAPPORTI ITALIA-USA'




    (Silvio Berlusconi e George W. Bush: foto di Fabrizio Finzi)



    ROMA - ''Sintonia totale'' su tutti i principali dossier
    internazionali, rapporti bilaterali eccellenti e un nodo ancora da
    sciogliere: la posizione americana sull'entrata dell'Italia nel '5
    +1' (i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Onu
    piu' la Germania), il gruppo che sta negoziando sul nucleare
    iraniano. Questa e' la sintesi politica della visita di George W.
    Bush a Roma dove, sia il presidente della Repubblica, Giorgio
    Napolitano, che il premier, Silvio Berlusconi, hanno potuto
    presentare al presidente statunitense ''il nuovo clima'' dell'Italia,
    un Paese dove oggi sembra possibile portare avanti scelte bipartisan,
    almeno in politica estera. Resta pero' un'ombra da dissolvere per il
    Governo Berlusconi che forse sperava in qualcosa di piu' dall
    '''amico'' George, una presa di posizione piu' decisa sulla
    necessita' di inserire rapidamente l'Italia nel '5+1'. ''Sto
    considerando seriamente questa situazione'', si e' limitato a
    rispondere Bush ad una domanda diretta in proposito passando subito a
    declinare il credo americano sull'Iran, cioe' la necessita' di
    rafforzare le sanzioni contro Teheran. Aspetto, questo delle
    sanzioni, assai duro da digerire per l'Italia che, come primo partner
    commerciale europeo dell'Iran, si troverebbe a sopportare durissimi
    sacrifici economici. Ma la prudenza di Bush sul tema era gia' stata
    in parte metabolizzata dal Governo dopo che Washington aveva ieri
    frenato sul tema facendo capire che al momento la possibilita' di
    vedere Roma dentro il '5+1' era ''poco realistica''. E soprattutto
    dopo che questa mattina la Germania ha confermato un 'nein' senza
    sfumature al desiderio di Roma. ''Non ci si poteva aspettare che il
    giorno dopo il colloquio con Angela Merkel il presidente americano
    sancisse ufficialmente ed in una conferenza stampa l'ingresso
    dell'Italia nel gruppo'', ha spiegato una fonte diplomatica facendo
    capire che la partita e' ormai solo a due e sara giocata martedi'
    prossimo a Berlino quando il ministro degli Esteri Franco Frattini
    porra' la questione sul tavolo del suo collega tedesco Frank Walter
    Steinmeier. Ma al di la' dell'ingresso nel '5+1' che resta una delle
    priorita' della politica estera italiana, la sintonia tra Roma e
    Washington e' davvero profonda trainata cosi' come e' oggi da Silvio
    Berlusconi che con Bush ha un feeling davvero straordinario,
    costruito sin dall'inizio della prima presidenza di George. Se per
    George W. Bush la visita in Europa ha avuto un sapore di commiato dal
    vecchio Continente, Silvio Berlusconi e' all'inizio del suo nuovo
    mandato a palazzo Chigi. Ed oggi non ha saputo resistere alla
    tentazione di schierarsi con McCain, seppure a suo modo, con una
    battuta. ''Non posso esprimere preferenze riguardo ad un altro Paese
    dove c'e' la campagna elettorale, ma voglio esprimere la mia
    personale preferenza per il candidato repubblicano e per un motivo
    egoistico: cosi' non sarei io il piu' vecchio ai G8, perche' McCain
    e' piu' vecchio di me di un mese'', ha detto a villa Madama con
    accanto un Bush divertito. In ogni caso oggi e' stata anche
    l'occasione per presentare all'alleato americano la decisione presa
    di rendere piu' flessibile la missione militare italiana in
    Afghanistan alleggerendo i 'caveat' e annunciando l'invio di altri
    carabinieri nel Paese centrasiatico. Un gesto di buona volonta' che
    Bush ha gradito: ''ringrazio il governo italiano per aver annunciato
    al Parlamento che la restrizione sulle forze in Afghanistan e' stata
    rimossa e saranno inviati altri carabinieri per addestrare i
    poliziotti afgani'', ha osservato il presidente Usa. Il presidente
    del Consiglio non ha mancato di confermare pubblicamente la sua
    vicinanza al presidente Usa uscente. E Berlusconi ha voluto, poco
    prima della cena conclusiva a villa Madama, esprimergli la sua
    riconoscenza: ''Bush e un amico mio personale e un grande amico
    dell'Italia; ha dato a Roma il privilegio di essere la capitale
    europea dove e' venuto piu' volte onorandoci della sua presenza per
    ben sei volte''. Ma non solo: ''George Bush e' persona rara, che non
    mente mai, il cui 'si' e' un 'si' e il cui 'no' e' un 'no'''., ha
    detto ancora citando il Vangelo.


    IL TEMA DELL'IRAN CONTINUA A DOMINARE IL VIAGGIO EUROPEO DI BUSH

    Il presidente americano George W. Bush ha proseguito a Roma anche nel
    suo incontro con Silvio Berlusconi il tema conduttore del suo viaggio
    finale nel Vecchio Continente: spingere gli alleati europei lungo il
    sentiero di un inasprimento delle sanzioni verso l'Iran. Un sentiero
    che richiederà "dure decisioni" soprattutto da parte dei paesi, come
    l'Italia, che hanno i più stretti rapporti commerciali con Teheran.
    Una strategia, quella di Bush, che richiede una forte sintonia sulle
    azioni da prendere se l'Iran, come gli Usa danno per scontato,
    respingerà anche le nuove proposte del 5+1 che saranno presentate dal
    negoziatore Javier Solana. In questa situazione un dissidio tra gli
    alleati europei sulla questione Iran è l'ultima cosa al mondo che
    Bush in questo momento desidera. E questo spiega la posizione
    apparentemente contraddittoria assunta dal presidente americano sulla
    richiesta italiana di entrare a far parte del 5+1, il gruppo di
    contatto (formato dai cinque membri permanenti del consiglio di
    sicurezza dell'Onu più la Germania) che sta trattando la delicata
    questione del programma nucleare iraniano. Alla conferenza stampa
    romana dopo il colloquio con Berlusconi, Bush ha risposto che sta
    "seriamente considerando" la questione del possibile ingresso
    italiano nel 5+1 ma è scivolato via più rapidamente possibile dalla
    domanda, lanciandosi invece in una lunga spiegazione della necessità
    che la Comunità Internazionale "invii lo stesso messaggio" all'Iran,
    a prescindere dalla inclusione o meno nel gruppo di contatto. In una
    intervista al TG1, aveva espresso pochi giorni fa il suo appoggio
    alla richiesta italiana. Ma dopo il colloquio di Bush con il
    cancelliere tedesco Angela Merkel (la più decisa avversaria della
    richiesta italiana) l'umore della Casa Bianca sembra essere
    decisamente cambiato. Oggi il consigliere per la sicurezza nazionale
    Stephen Hadley aveva spiegato che Bush "non ha ancora deciso" sulla
    richiesta italiana e che per il momento il presidente Usa "é in fase
    di consultazioni" e che parlerà della questione anche a Parigi e
    Londra, le prossime tappe del suo viaggio europeo. Bush è stato
    comunque ben lieto di incassare a Roma anche la disponibilità
    dell'Italia a modificare il suo contributo in Afghanistan con più
    flessibilità sulle regole di ingaggio e l'impiego dei Carabinieri per
    compiti di addestramento polizia. Il presidente Usa ha incassato
    anche molti complimenti da parte di Berlusconi sul suo ruolo di
    difensore della libertà e della democrazia nel mondo che ha
    ricambiato di buon cuore non perdendo occasione per mostrare la sua
    simpatia personale per il ' vecchio amico' Silvio, una stima che lo
    ha spinto a tornare in Italia a solo un anno dalla sua ultima visita
    del giugno scorso. In questo suo viaggio di addio all' Europa Bush ha
    mostrato una certa tendenza a pensare già al giudizio della Storia, a
    parlare della sua imminente carriera di pensionato e turista, ad
    ammettere per la prima volta qualche errore (come il linguaggio
    troppo aggressivo sulla guerra in Iraq). E anche nella conferenza
    stampa con Berlusconi vi è stato un momento in cui Bush ha dovuto
    fare i conti con la precarietà della sua situazione: quando il
    premier italiano ha dovuto indicare le sue preferenze sul successore
    del presidente Usa, Berlusconi se l'é cavata con una battuta di
    spirito indicando McCain perché è più vecchio di lui, anche se di
    poco. Ma per Bush è stata un inevitabile richiamo al fatto che la
    gente, in Europa e altrove, guarda già con sempre maggiore interesse
    alla fine del suo mandato e all'inevitabile cambio della guardia col
    suo successore alla Casa Bianca.


    BUSH INCONTRA NAPOLITANO

    L'incontro Berlusconi-Bush conclude la giornata cominciata con il
    colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in
    Qurinale.
    Nel corso del colloquio nello studio alla vetrata, che è durato 40
    minuti, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso
    al presidente George W. Bush la convinzione che nella nuova
    situazione creatasi con le elezioni di aprile si consoliderà la
    condivisione degli indirizzi fondamentali della politica estera,
    anche grazie ad un clima più costruttivo nella vita politica
    italiana. Il tema prevalente del colloquio ha riguardato la
    situazione economica internazionale in vista del G8 che si svolgerà
    in Italia nel 2009. Lo si è appreso al Quirinale. Altri temi
    trattati: il processo di pace in Medio Oriente e le conclusioni del
    recente vertice della Fao a Roma. Nell'agenda dei colloqui c'era
    anche il tema della lotta al terrorismo e al crimine organizzato.
    Sotto la pioggia, con il traffico in tilt e la contestazione di un
    piccolo gruppo di dimostranti che cantavano 'Bush go home', il
    presidente americano George W. Bush ha cominciato, prima
    dell'incontro con Napolitano, la sua prima mattinata romana
    all'American Academy, a Villa Aurelia, dove ha tenuto una tavola
    rotonda con otto borsisti italiani del programma 'Fulbright Best'. A
    Villa Aurelia erano presenti, tra gli altri, l'ambasciatore Usa
    Ronald Spogli, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il presidente di
    Mediaset Fedele Confalonieri, l'amministratore delegato di Unicredit
    Alessandro Profumo e quello di Poste Italiane Massimo Sarmi. Sugli
    Stati Uniti d'America c'é "tanta disinformazione e propaganda", - ha
    detto Bush - ma in realtà "siamo un Paese aperto, solidale, che ha a
    cuore i destini delle persone". Non é mancato un gesto scherzoso del
    presidente Usa che, mentre l'ambasciatore Spogli ringraziava il
    sindaco Moratti, le ha strizzato confidenzialmente l'occhio.

    Rivolgendosi ai borsisti italiani che hanno seguito una full
    immersion di 5 mesi nella Silicon Valley, il presidente ha
    sottolineato che "la miglior diplomazia dell'America è far venire la
    gente nel nostro Paese" ad osservare "in prima persona la verità
    dell'America". La giornata romana di Bush proseguirà con l'incontro a
    Palazzo Madama, nel pomeriggio con il presidente del Consiglio Silvio
    Berlusconi, a cui seguirà una conferenza stampa e una cena. Tra i
    temi in agenda, l'Afghanistan - sul quale gli Usa chiedono una
    maggiore disponibilità dell'Italia - e l'Iran. L'Italia chiede di
    entrare nel '5 + 1' (i cinque membri del Consiglio di Sicurezza più
    la Germania) che negozia sul nucleare iraniano, ma da Berlino, questa
    mattina, è arrivata la doccia fredda: il no della Germania, da sempre
    contraria, all'entrata dell'Italia nel gruppo. "Rispetto all'Iran non
    c'é nessun bisogno di cambiarne il formato", ha confermato Berlino.


    BUSH VISITA DUE SALE QUIRINALE, NAPOLITANO 'CICERONE'

    Al termine della colazione di lavoro nella Sala degli Specchi, George
    W. Bush ha chiesto di visitare la parte storica piu' celebrata del
    Palazzo del Quirinale. Giorgio Napolitano ha fatto da cicerone, nel
    suo ''fluent english'' accompagnandolo al Salone dei Corazzieri e poi
    alla Cappella Paolina. Durante il tour, che ha reso visibile la
    cordiale affabilita' che si e' stabilita fra i due presidenti, a Bush
    sono state mostrate le parti del palazzo che sono tornate a splendere
    in seguito ai recenti restauri. Nel congedarsi, il presidente
    americano ha espresso con entusiasmo il suo apprezzamento. ''E' stata
    una visita veramente impressionante e meravigliosa'', ha detto,
    secondo quanto riferito.


    A PRANZO CON NAPOLITANO, CAVATELLI E MILLEFOGLIE

    Dopo 40 minuti di colloquio, definito molto cordiale ed affabile,
    grazie anche alla facilità con cui Giorgio Napolitano si esprime in
    inglese, George W. Bush è stato accompagnato nella Sala degli Specchi
    del Quirinale dove è stata imbandita una tavola con 16 coperti. Alla
    colazione per la parte italiana partecipano tra gli altri
    l'ambasciatore a Washington Gianni Castellaneta, il consigliere
    diplomatico del Quirinale Rocco Cangelosi, il capo della Segreteria
    di Napolitano Carlo Guelfi. La colazione è iniziata davanti a un
    piatto di cavatelli alla verdura. La seconda portata sarà una lombata
    di vitello con contorno di melanzane parmigianine e patate novelle.
    Per il dolce un millefoglie. A tavola sono serviti Fiano di Avellino
    e Flaccianello della Pieve. Si brinderà con spumante Ferrari.

    ----------------

    (http://www.ansa.it/opencms/export/site/
    visualizza_fdg.html_99428036.html)

 

 

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