S. SEDE-USA: PAPA RINGRAZIA BUSH PER DIFESA VALORI MORALI

Citta' del Vaticano, 13 giu. - (Adnkronos) - Nel colloquio avuto questa mattina con il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, Benedetto XVI gli ha espresso la propria gratitudine "per la calorosa e speciale accoglienza ricevuta negli Stati Uniti d'America e alla Casa Bianca durante il suo viaggio nell'aprile scorso, e per l'impegno nella difesa dei valori morali fondamentali". E' quanto si legge in un comunicato ufficiale della sala stampa della Santa Sede in relazione all'incontro di oggi fra il Pontefice e Bush.

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La Casa Bianca ringrazia il Papa

"Incontro con Bush meraviglioso""È stata una occasione molto speciale. Hanno avuto una buona conversazione come sempre è accaduto in passato" L'incontro tra Bush è il Papa per la Casa Bianca è stato "meraviglioso". E' scritto in un comunicato dei portavoce del presidente degli Usa: "Questo è il loro terzo incontro in un anno - ha detto la portavoce della Casa Bianca Dana Perino durante un briefing sull'Air Force One in volo da Roma a Parigi - Il presidente Bush ha avuto un incontro meraviglioso col Papa. I due hanno formato un legame stretto e personale". "Il presidente Bush ha detto di essere molto onorato per aver fatto con il Papa una passeggiata nei giardini dove Benedetto XVI trascorre del tempo ogni sera - ha aggiunto la Perino - È stata una occasione molto speciale. Hanno avuto una buona conversazione come sempre hanno avuto in passato, specie dopo la visita in aprile negli Usa che li ha portati a conoscersi ancora meglio".

L'Unione Sarda

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La tappa conclusiva del suo ultimo viaggio italiano da presidente ha portato Bush nel cuore della Citta del Vaticano. Benedetto XVI ha atteso all'esterno la limousine presidenziale per dare il benvenuto all'ospite. Poi mentre Laura Bush s'intratteneva con il Prefetto della Casa pontificia, l'americano James Harvey e con il Segretario di Stato Bertone, arrivato subito dopo, il Papa e Bush sono saliti per un "cordiale colloquio" di mezz'ora. Ratzinger "ha rinnovato prima di tutto la propria gratitudine per la calorosa e speciale accoglienza" ricevuta negli USA e, "per l'impegno nella difesa dei valori morali fondamentali"

Il Giornale

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Bush, la prossima conversione segna l'incontro con il Papa
di Carlo Marroni

Pace in Terra Santa e crisi alimentare, difesa dei cristiani in Medio Oriente (soprattutto in Iraq) e rapporti tra Usa ed Europa. L'agenda dell'incontro tra Benedetto XVI e George W. Bush ha toccato i temi caldi dello scacchiere mondiale, ma il vero scopo della visita in Vaticano era rendere visibile al mondo la ritrovata vicinanza tra gli Stati Uniti (sono i cattolici sono ben 70 milioni, la principale cominità religiosa) e la Chiesa. Il Papa voleva rendere omaggio a Bush dopo la straordinaria accolgienza in territorio americano nello scorso aprile, e dopo l'udienza nella Torre San Giovanni la lunga passeggiata nei Giardini Vaticani- fatto assolutamente inedito nel protocolo pontificio - ha dato il senso di quest'incontro. La consonanza sui temi etici e religiosi ha cementato un rapporto personale che ha spiazzato anche quelle voci critiche interne alla Curia che ancora ricordano lo 'schiaffo' di Bush del 2003 alle richieste di Giovanni Paolo II di scongiurare la guerra in Iraq. La visita è stata segnata dal giallo sulla prossima conversione del presidente - protestante metodista appartenente alla corrente dei cristiani rinati - alla religione cattolica. Una conversione che in ogni caso non potrebbe avvenire prima delle elezioni di novembre. Evidentemente la prudenza su questo tema delicato ha suggerito di evitare una preghiera pubblica davanti alla Grotta della Madonna di Lourdes, dove i due capi di Stato hanno ascoltato, seduti su sedie di legno da giardino, l'esecuzione di due mottetti da parte del coro della Cappella Sistina. Naturalmente il messaggio di amicizia della Chiesa e di Ratzinger è diretto anche e soprattutto al successore di Bush: un messaggio che vuole non solo ribadire la condivisione di valori 'eticamente sensibili' ma anche dell'azione di 'pulizia' intrapresa nella Chiesa americana dopo i casi di pedofilia degli scorsi anni.

Il Sole 24 Ore