Così sta nascendo l'identità nordista

[Alibi]

no, ti sbagli...ho detto che ormai in diverse parti (non in tutte comunque) del nord l'identità locale fatta della lingua locale, delle tradizioni dei nostri vecchi, etc etc non c'è più, ma c'è un'appartenenza a un'area socio-culturale comune corrispondente con il nord o padania che dir si voglia

Ma non c'è più non è vero. In parte, ma non del tutto.

Per il resto è esatto.

Ed è per questo che parlare di ToscoPadania è corretto. Aree del Nord che hanno avuto da sempre a che fare con l'Europa; anzi sono Europa.

Mentre il Sud,la Magna Grecia, il Meridione insomma e Roma (Centro), hanno guardato ovviamente al Mediterraneo e al Nord Africa.

Poi i comunisti hanno fatto prima, hanno fatto diventare il Nord (l'area ToscoPadania) Africa direttamente.

Così hanno contribuito a distruggere delle grandi Terre di Libertà e di Comuni.

[Claude]

Io credo che l'italia di quei tempi fosse meno dell'europa di oggi. Oggi sono molti di più coloro che parlano inglese rispetto a quelli che parlavano tocano ai tempi..e cosi come Manzoni andava a lavar i panni nell'arno a firenze (cioè andava a imparare il fiorentino, lingua culturale e alla moda dell'epoca), oggi si va a londra a imparare l'inglese (e non sono solo poche decine di intellettuali a farlo)

condivido

[La Cravatta]

Ilvo Diamanti lecca sempre il culo alla Lega, quando quest'ultima risulta decisiva per governare.

[Alibi]

Ilvo Diamanti lecca sempre il culo alla Lega, quando quest'ultima risulta decisiva per governare.

Ma a me pare che il "politologo" rompa le palle alla Gente del Nord sempre e comunque. Poi quando la Lega vince tira fuori delle cagate pazzesche.

[novis]

certo, ma la divisione è molto chiara e netta e si tratta dell'appennino italiano (o linea la spezia senigallia)...comunque si, probabilmente c'era un'area culturale tosco-padana dall'età comunale in poi, in cui andava di moda il toscano, dante e tutto quanto, ma questa era appannaggio di pochi intellettuali. I popoli fino a 100 anni fa parlavano praticamente solo la loro lingua locale (fino a poco tempo fa parlare italiano si diceva "toscaneggiare", e si trattava di una lingua france), avevano la loro tradizioni e culture che con la cultura "alta" tosco-padana non c'entravano tanto (e in larghe parti del nord con italiani si intendevano le popolazioni del centro-sud). Io credo che l'italia di quei tempi fosse meno dell'europa di oggi. Oggi sono molti di più coloro che parlano inglese rispetto a quelli che parlavano tocano ai tempi..e cosi come Manzoni andava a lavar i panni nell'arno a firenze (cioè andava a imparare il fiorentino, lingua culturale e alla moda dell'epoca), oggi si va a londra a imparare l'inglese (e non sono solo poche decine di intellettuali a farlo)

Si...nel 1800 i maestri facevano scrivere agli allievi delle frasi in dialetto e poi le facevano tradurre in italiano, come si usa oggi per le lingue straniere, per insegnar loro a padroneggiare l'italiano.
Che ricordi commuoventi !

[Shomèr]

Il dialetto toscano è categoria a se stante, differente da quelli Gallo-italici del nord e diverso da quelli mediani e meridionali.

[paul_01]

Sei proprio convinto che gli emiliani, siano più vicini ai veneti e ai piemontesi, rispetto agli altomarchigiani? Io ho studiato a Bologna e mi son sempre sentito a casa mia.

Guarda, io sono mezzo veneto (alto Veneto) e mezzo parmense, anche se sono nato a Parma. Bologna è già una realtà lontana per queste zone, né più né meno come il piemonte (esiste un progetto di separazione delle province di Parma e Piacenza dall'Emilia-Romagna, progetto a cui io credo poco ma che muove da motivazioni reali - vedi i numerosi post sulla Lunezia).
Noto molta affinità tra le genti di pianura (per pianura intendo una striscia di 30 km a sud e a nord del fiume Po), sia che siano veneti, piemontesi, lombardi o emiliani. In particolare, per questioni di vicinanza, tutta la bassa parmense, piacentina e parte di quella reggiana è estremamente affine alla bassa lombardia (Cremona e Mantova soprattutto). Se venissi in queste zone, te ne renderesti conto.
I Romagnoli sono uno dei più laboriosi popoli del Nord, cui aggiungo per motivi linguistici anche la provincia di Pesaro, ma per andare a Rimini da Parma ci sono più di 200 km, tanto come da Parma a Bolzano...

[paul_01]

Quindi Roma è Sud. Secondo la sua opinione.

Personalmente ritengo che il Centro è Roma, il Lazio.

Il Nord padano alpino e non comprende la Toscana, le Marche e l'Umbria.

Pensi che taluni cercarono di inserire come Centro anche l'Emilia e la Romagna che sono al 100% aree padane.

La Toscana per storia (i Comuni), cultura, tradizioni e lingua sono in tutto e per tutto Nord.

Ed anche la sua aspirazione ha sempre avuto a che fare con la Mitteleuropa e non certo col Mediterraneo come le aree del Sud.

Intendo come centro una zona più "simile" al nord che al sud. Quindi ho volontariamente escluso roma, che mi sembra non abbia molto a che fare con la suddetta area.
Si, specie negli ultimi anni si tende ad inserire nel centro anche l'Emilia e la Romagna, ma perché si dà più importanza al fattore politico (che si trova sotto gli occhi di tutti) che a quello linguistico e culturale (meno evidente a chi non si interessa di storia locale, anche se di locale c'è poco in questo caso).
Mi sembrava comunque di aver detto che Toscana, Umbria e Marche sono in larga parte assimilabili al Nord se non come lingua e tradizioni, come cultura e modo di vivere.
La lingua è diversa, certo: non penso che i toscani, umbri e marchigiani chiamino articiok i carciofi o pom da tèra le patate...o neanche tomachi i pomodori...mentre in lombardia e piemonte si chiamano in modo molto simile (solo per rimanere in ambito per così dire...vegetale)