L'esercito nelle città
Presidio con 2500 uominiPronto l'emendamento al decreto sicurezza. Anche Cagliari e Sassari tra le aree metropolitane indicate dal provvedimento. I ministri della Difesa, La Russa, e dell'Interno, Maroni, hanno definito le modalità di intervento delle Forze Armate per il controllo del territorio. Previste "pattuglie miste" per le ore serali. I soldati agiranno come agenti di pubblica sicurezza, sotto il coordinamento dei Prefetti, ha precisato La Russa, ipotizzando soprattutto un utilizzo dei soldati che hanno avuto esperienze nelle missioni di pace. Al ministro degli Interni spetterà il compito di utilizzare il contingente, al massimo di 2.500 soldati, che con l’emendamento si rende disponibile per partecipare ad azioni di perlustrazione e pattugliamento nelle città e nei centri metropolitani.
PATTUGLIE MISTE Si tratta di quelle "pattuglie - ha spiegato La Russa – che avevo auspicato e che il ministro dell'Interno potrà, se vuole, utilizzare al meglio, per dare risposta alla richiesta di sicurezza dei cittadini". Il ministro ha ricordato che aveva avanzato "la disponibilità delle Forze Armate a contribuire, in concomitanza con le Forze dell'ordine, a compiti di pattugliamento in città e perlustrazione al di fuori delle città". Dopo una lunga discussione sulla forma da utilizzare, "è stata raggiunta l'intesa su un emendamento che abbiamo scritto a quattro mani io e il ministro Maroni e che nei prossimi giorni verrà presentato al decreto sicurezza". "Per le forze armate è un sacrificio, perchè non abbondiamo di personale, ma lo facciamo molto molto volentieri - ha commentato La Russa- e questa disponibilità aumenta il merito dei nostri soldati".
I SINDACATI: NEGLI UFFICI 25MILA OPERATORI DELLA POLIZIA Militari nelle strade, poliziotti e carabinieri negli uffici. Lo denunciano Cgil, Cisl e Uil del ministero dell'Interno, commentando l'annuncio del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di un emendamento al ddl sicurezza che prevede l'utilizzo di 2.500 soldati per azioni di pattugliamento e perlustrazione nelle città. "La legge di riforma della pubblica sicurezza - spiegano i sindacati - stabilisce che le funzioni amministrative, contabili e patrimoniali degli uffici di Pubblica sicurezza devono essere assicurate dal personale dell'amministrazione civile dell'Interno. Nei fatti, secondo nostre stime, almeno 25.000 operatori della polizia di Stato sono distolti dai compiti operativi, controllo del territorio e attività investigative e sono impiegati negli uffici a svolgere attività prettamente amministrative". "Nelle settimane scorse - ricordano i sindacati – abbiamo chiesto al ministro Roberto Maroni l'apertura di una tavolo di confronto per ricercare le più opportune ed efficaci soluzioni al problema, preannunciando al ministro la nostra totale disponibilità ad assumerci tutte le responsabilità che ci competono".
13/06/2008 18:00