Oh Simoncello Simoncello.
la morale della storia è che qualcuno (ossia l' apparato pidaico nel quale te e quelli come te ci hanno fatto confluire noi repubblicani europei) ci sta fregando per coprire gli alti profitti degli speculatori. Che fanno le classi politiche pidaiche oggi come oggi? Parlano in difesa dei Bazoli, dei Profumo e dei Passera, degli speculatori, dei Goldman&Sanchs, rivelandosi sempre più sinistra pornografica dei banchieri e degli industriali decotti .
Ma badate che quelle analizzate sono solo le motivazioni superficiali della crisi. Sotto di essa covano problemi sistemici che riguardano non solo l'impianto generale dell’economia internazionale, quanto il cambiamento dei rapporti di forza (che generano instabilità) a livello delle differenti aree del pianeta. Non dimentichiamo che dalla crisi del 1929 si uscì grazie alla guerra e all’emersione di una nuova potenza mondiale.
Ciceruacchio
e dinnanzi a problemi di trasformazione di sistema ci troviamo con un governo come questo che OBBLIGA ad una presa di posizione morale, primna ancora che politica. ( e non sto pensando alle storie di talamo, ma più in generale di interessi personali).
Non dimentichiamo che dalla crisi del '29 si uscì anche grazie ad una politica di new deal ( ma La Grassa , magari la considera al pari dei pannolini caldi).
Caro amico,
la differenza è grande perchè Stefano Pelloni era un Signor Brigante
ma questo di Arcore oltre ad essere un nano di statura lo è anche un'ingordo piccolo egoista che crede di prendere in giro tutti e per colpa di Italioti venduti e ricattabili crede di considerare tutti "acquistabili!!!"
MALA TEMPORA!!!
Ciceruacchio
Tutto lo "sdegno" contro la piazzata voluta da DI PIETRO non serve a niente perchè tuttavia non si può negare che i promotori dell’8 luglio abbiano avuto il merito di dare voce a cittadini che non vogliono più restare silenti, inermi spettatori di uno scempio nel paese ben più grave di quello che si è consumato sul palco.
Piazza Navona è servita anche per dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la politica non si improvvisa, che non si può delegare ai capipopolo di turno. La politica, quella vera, è una cosa seria, richiede capacità, competenza e lavoro. E se non è questa l’immagine che abbiamo dei nostri politici, non serve a nulla andarla a cercare altrove.
Il Partito Democratico aveva il diritto di scegliere. E ha scelto, per motivi non infondati, di non essere in piazza e di rimandare ogni manifestazione ad ottobre.
Ma dovrebbe aver capito, almeno adesso, che molta gente, anche tra quella che ha votato Pd, vuol darsi da fare subito, non quando il danno delle leggi ad personam sarà fatto.
A questa gente il Pd deve saper dare voce. I consensi che ha ricevuto in aprile non sono un merito acquisito, ma una consegna di responsabilità. Soprattutto di fronte alle macerie della sinistra.
Se così non sarà, nessuno si lamenti se impazzano i comici.
Almeno a questo l’8 luglio speriamo che sia servito.
Ciceruacchio