Sicurezza Un'esigenza Dei Piu' Deboli

[impegnosociale]

SICUREZZA UN'ESIGENZA DEI PIU' DEBOLI

tratto da www.impegnosociale.eu

Considerazioni sulla politica di sicurezza del PDL

Uno dei segreti del successo elettorale del centro-destra alle ultime elezioni politiche è da ricercarsi nella voglia di sicurezza che ha animato la gran parte dei cittadini italiani.
Da sempre questa parola d’ordine è stata un pilastro fondante per un certo tipo di destra ed anche per movimenti come la Lega che, fin dalla loro nascita, hanno avuto tra i primi punti del loro programma quello della lotta all’immigrazione.
Nella scorsa campagna elettorale anche il PD ha capito che, se voleva giocarsi qualche speranza di accorciare il distacco dallo schieramento avversario, doveva inserire tra le priorità programmatiche la sicurezza. Ecco allora la ragione per cui abbiamo dovuto assistere, tra l’altro, alla apparizione di Veltroni a Porta a Porta dove esternava in modo poco credibile appelli alla sicurezza inimmaginabili da un uomo di sinistra fino a qualche tempo fa.
I risultati di questa anomala rincorsa a perorare maggior sicurezza da parte di chi ne è sempre stato ferreo avversario è sotto gli occhi di tutti. Resta però una domanda di fondo: da dove nasce questa richiesta di sicurezza? Perché questa esigenza è stata condivisa anche da chi in passato è stato, per tradizione e storia, poco propenso ad aderire a richieste repressive?
La risposta credo la si possa trovare in un’analisi sociale della vita degli italiani negli ultimi tempi. Prescindiamo dai casi più eclatanti sfociati in atti criminali, come l’omicidio Reggiani a Roma o le violenze sessuali commesse a Milano. Il vero malessere diffuso viene da chi è vittima, quotidianamente, di episodi di microcriminalità che vanno dagli scippi, alle truffe fatte agli anziani, dai furti in appartamento. Questa microcriminalità diffusa destabilizza la vita di milioni di persone e penalizza soprattutto i più deboli, gli anziani che aprono la porta della loro casa fidandosi e rimanendo spesso vittime di truffe che provocano in loro un crollo psicologico talvolta letale, gli abitanti delle periferie degradate delle grandi città, chi non può permettersi sistemi di allarmi sofisticati da apporre al proprio appartamento o chi rischia il furto della propria automobile perché non possiede un box. Se a ciò aggiungiamo che la tipologia dei clandestini è radicalmente cambiata nel tempo e che al fastidioso e un po’ folkloristico lavavetri magrebino si è sostituito il rumeno senza scrupoli, il rom senza fissa dimora o il sudamericano che trasforma i parchi dove dovrebbero giocare i nostri bambini in discariche di bottiglie a cielo aperto, ecco che la voglia di sicurezza diventa un’esigenza primaria di tutti, a prescindere dall’appartenenza di schieramento ideologico o della classe sociale di appartenenza.
La risposta tempestiva del Governo a questo problema è stata importante perché ha finalmente dato rassicurazioni agli elettori che hanno chiesto celerità e decisione nell’attuare i principali punti del programma elettorale.
Il provvedimento già in fase di approvazione al Senato approderà presto alla Camera e, questo, a tempo di record se si pensa che il pacchetto sicurezza del governo Prodi non è mai stato approvato benché fosse pronto.
Le considerazioni politiche sono quindi positive, al di là di qualche disappunto da parte dell’opposizione che dimostra più di cercare il pretesto per opporsi che di voler proporre alternative valide e vertono proprio sul metodo e quindi sulla celerità nella proposizione del decreto per garantire sicurezza ai cittadini e sul merito, con la previsione di norme importanti quali l’aggravante del reato commesso dal clandestino, la possibilità dell’espulsione immediata, l’abolizione dei matrimoni facili che erano una mera scusante per consentire agli stranieri di diventare cittadini italiani, le aggravanti per i reati commessi contro anziani e disabili, la previsione di nuovi poteri ai sindaci per poter intervenire con decisione.
E’ evidente che si potranno apporre modifiche per rendere la legge ancora più efficace e incisiva ma il dato importante è che ci sia tra i cittadini la sensazione che lo Stato sia tornato. Dopo tanto tempo ne sentivamo la mancanza!
Paola Frassinetti

tratto da www.impegnosociale.eu

[Frank Castle]

Ah, la stanchezza.
Auguro buon lavoro al Governo, e che non dimentichi che la sicurezza è un problema di tutti, e che si ottiene solo con l'esercito.
Ma il primo soldato è il cittadino.