Roma, 19 giu. (Adnkronos/Ign) - Il governo alla Camera va sotto per la seconda volta oggi sul decreto rifiuti. Pochi minuti fa infatti il governo è stato battuto di nuovo su un emendamento dell'Italia dei valori. E, come era già capitato stamane, è stata ancora la Lega a votare insieme all'opposizione.
Questa mattina era successo su un emendamento dell'Udc. Ma la votazione era stata poi annullata perché, ha spiegato il presidente della Camera Gianfranco Fini alla ripresa pomeridiana dei lavori, "il testo su cui incideva l'emendamento'' - presentato dall'Udc e passato grazie ai voti della Lega - ''riguardava una norma già cancellata''.
Insomma ''era già stato soppresso da una precedente deliberazione dell'Assemblea e dunque era stato erroneamente posto in votazione". Dunque nessun "ripensamento circa un emendamento in ragione dell'esito che la votazione ha avuto, perché in questo caso - sottolinea Fini - si tratterebbe in effetti di un brutto precedente, ma si tratta unicamente della presa d'atto di un errore materiale che credo non possa essere addebitato ad alcuno".
"Si tratta di piccole divergenze interne alla maggioranza", aveva minimizzato in un primo tempo il presidente vicario del Pdl a Montecitorio, Italo Bocchino.
Mentre dello scricchiolio del Pdl aveva approfitta il leader della Destra Francesco Storace: "I rifiuti di Napoli rappresentano il primo problema a cui Berlusconi ha promesso di dare soluzione. Ma la sua granitica e 'omogenea' maggioranza va sotto alla Camera. Valeva la pena - chiede polemico - di far fuori La Destra ?".