L’alleanza Bondi-Asor Rosa fa infuriare l’assessore toscano «I comitati esprimono una cultura di destra, quella del rifiuto»

«Sul piano urbanistico e paesaggistico la Toscana viene proposta troppo spesso come il lecca-lecca della polemica, ora si è aggiunto anche il ministro Bondi, appena insediato, che ha ripreso il tema di Monticchiello». L’immagine colorita del lecca-lecca è dell’assessore regionale all’urbanistica Riccardo Conti che, nel corso della presentazione a Capalbio del suo libro "Innovare e amministrare", alla quale hanno partecipato i parlamentari Roberto Della Seta, Luca Sani e il sindaco Lucia Franci, ha polemizzato con la nuova strana «coppia» dell’ambientalismo toscano: il ministro azzurro Bondi e il professore rosso Asor Rosa.
Bondi: «Bravo Asor». Tutto è nato da un’intervista di Sandro Bondi al Corriere della Sera, nella quale l’ex sindaco comunista di Fivizzano, riguardo alla «guerra» che da più di un anno vede contrapposti la Regione Toscana e Alberto Asor Rosa sull’insediamento di Monticchiello e di altri presunti ecomostri toscani, si è schierato a sorpresa e apertamentamente dalla parte dello scrittore:«Asor Rosa ha rivolto critiche giuste all’amministrazione regionale toscana. E le stesse critiche io le rivolgerò al presidente della Regione».
Caso nazionale. Bondi non si è fermato lì, a riconoscere le ragioni del professore rosso e a mettersi a sua disposizione per aiutarlo nella battaglia di Monticchiello, ma ha espesso la sua stima anche per Asor Rosa storico della letteratura. Un’intervista di amorosi sensi, ma anche insidiosa per Martini e Conti perché per spiegare la sua linea sulla difesa del paesaggio, Bondi cita come esempio negativo non altri paesi, borghi o insediamenti, ma Monticchiello, la Toscana. Esempio infelice, caso nazionale delle «brutture inaccettabili».
La risposta di Asor Rosa. Asor Rosa ha incassato l’elogio e l’attenzione del ministro con prudenza: le parole del ministro saranno discusse dalla «Rete dei Comitati toscani», costituitasi il 24 maggio e che il 28 giugno prossimo terrà un convegno regionale a Firenze. E con un po’ di sorpresa:«Non mi aspettavo che lui parlasse proprio di Monticchiello». Ma poi aggiunge: «Bondi ha colto in pieno l’importanza della questione e la sua posizione coincide con quella degli ambientalisti. Dobbiamo ancora scoprire tutto sulla politica ambientalista del Governo Berlusconi, questo è un piccolo frammento».
Bondi e i movimenti. La strana coppia Bondi e Asor Rosa preoccupa evidentemente Conti perché può creare una saldatura tra il governo di centrodestra e la rete dei movimenti che in Toscana si battono contro taluni insediamenti urbanistici ritenuti dei veri e propri ecomostri. Nel mirino evidentemente c’è la politica urbanistica della Regione negli ultimi decenni. Con Prodi la Regione sapeva che nella battaglia aperta da Asor Rosa poteva contare su un governo amico. Ora non più e il movimentismo di Bondi mette in allarme il governo regionale.
L’attacco di Conti. Da qui l’attacco capalbiese di Conti: «C’è una nuova forma della cultura di destra, si chiama “non nel mio giardino”. E’ la cultura del rifiuto, del no a tutto, e alcuni comitati fanno parte di questa cultura, con cui peraltro dobbiamo confrontarci», ha tuonato l’assessore. Che polemicamente ha ricordato a Bondi e ad Asor Rosa che a Monticchiello «le forze di governo del centro-sinistra hanno preso il 74% alle ultime elezioni, forse l’intervento del ministro le farà crescere di un altro 10%...»