Pagina 1 di 10 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 94
  1. #1
    Registered User
    Data Registrazione
    16 Mar 2006
    Messaggi
    392
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Servitù militari ed altro

    Mi sembra assolutamente necessario dare spazio a questo documento predisposto dal Comitato Sardo "Gettiamo le Basi". Le cose che vengono denunciate sono della massima gravità e la dicono lunga sulle reali intenzioni dell'attuale governo dello stato italiano a proposito della dismissione delle basi e dei poligoni militari in Sardegna.
    Ciò a ulteriore dimostrazione, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la politica italiana rimane ambigua, e per i Sardi dannosa per definizione, qualsiasi sia il colore politico del governo....

    (icevuto in data 12/10/2006)

    ----------------------------------------------- @ ---------------------------------------------


    Sardegna paradiso di guerra, il nuovo/vecchio corso politico.


    "Non nelle intenzioni della Difesa abbandonare il poligono Salto di Quirra e su questo c'è un accordo con la Regione Sardegna; anzi è interesse della Difesa trovare compensazioni adeguate ( alias +affitti poligono e +sconti sull'acquisto dei gioiellini da guerra) e fare investimenti nel poligono" EmidioCasula, sottosegretario alla Difesa
    Esultano gli "amministratori volanti" del territorio devastato che, spensierati, hanno trascorso la primavera in tour turistici in elicottero, gentilmente offerti a piene mani anche alle scolaresche dal Comando del Poligono Interforze Salto di Quirra nell'ambito dell'intensa campagna di promozione del nuovo look militare: "Il poligono di Perdasdefogu diventa un polo culturale" (La Nuova 28/6/06).
    Silenzio da parte di tutte le istituzioni sulla devastazione sanitaria descritta e quantificata, ma non spiegata, nella recente indagine epidemiologica strappata alla Regione dopo 5 anni di ostinate lotte popolari.

    A fine settembre, quasi contemporaneamente all'annuncio del potenziamento del poligono della morte, la stampa informa laconicamente della ritrovata armonia Regione -Stato e della FINE della RESISTENZA PASSIVA, proclamata dal Governatore Soru nel maggio 2005 (in atto in sede CoMiPa fin dal 2002 nonostante le Giunte di destra Pili e Masala).
    Con il placet della Regione, la Sardegna riacquista il ruolo eterodiretto di "madre di tutte le guerre", teatro di sperimentazioni e collaudo di ordigni bellici, lugubre palestra in cui si affinano armi e tecniche di morte, campo di battaglia permanente a disposizione di truppe e multinazionali delle armi di mezzo mondo.
    Soru e Parisi concordano: " La mancata effettuazione dell'attività sui poligoni sardi potrebbe impedire l'attuazione dei programmi addestrativi militari particolarmente importanti in relazione agli impegni in Libano del contingente italiano in missione di Pace"
    E' una ben strana "missione di pace" una spedizione armata che ha bisogno delle oscure sperimentazioni e delle imponenti manovre di guerra che martirizzano la Sardegna, per di più condotte con la partecipazione di Israele, l'alleato militare nei cui confronti, contradditoriamente, l'Italia sostiene di svolgere in Libano un ruolo d'interposizione "super partes".

    Comitato sardo Gettiamo le Basi
    tel 070823498 3386132753

    var aa=new Array(); aa=document.getElementsByTagName("a"); if(aa!=null){ for(i = 0; i

  2. #2
    Registered User
    Data Registrazione
    16 Mar 2006
    Messaggi
    392
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    MARIELLA CAO, del Comitato sardo Gettiamo le Basi, mi ha spedito questi documenti che non possono che essere motivo di soddisfazione per il PSd'Az, che ha contribuito fortemente alla battaglia per la bonifica dei poligoni sardi e più in generale per la "bonifica" della Sardegna dalle servitù militari.



    13-12-06 FINANZIARIA: BULGARELLI (VERDI), "BENE INTERVENTI PER ASSISTENZA MILITARI MALATI E BONIFICA AREE POLIGONI".

    Assorbiti nel maxiemendamento alla finanziaria due emendamenti del senatore dei "Verdi-Pdci" che prevedono stanziamenti per il personale militare e civile affetto da gravi patologie e uno stanziamento per la bonifica delle aree sedi di poligoni militari.

    "Penso che il recepimento da parte del governo di un emendamento a mia prima firma, che prevede la spesa di 10 milioni di euro nell'anno 2007 per interventi a favore di personale civile e militare colpito da neoplasie maligne (derivanti dall'esposizione a elementi radioattivi come l'uranio impoverito e alle nanoparticelle generate dalla fusione di munizionamenti o materiali esplosivi) sia una prima piccola vittoria perch鬠per la prima volta, viene istituito un apposito fondo". Così in una nota il senatore dei "Verdi-Pdci" Mauro Bulgarelli, che spiega: "l'emendamento è pensato sia per il personale civile e militare impegnato nelle missioni internazionali che per le popolazioni abitanti in aree ospitanti o adiacenti poligoni militari nei quali siano sperimentati munizionamenti e sistemi di armamento, e rappresenta un primo risarcimento, morale e materiale, alle tante vittime di questi anni. Se questa piccola vittoria è stata possibile, lo si deve soprattutto all'instancabile attivitࠤi denuncia di coloro che si sono ammalati e dei loro familiari -tra i quali voglio ricordare le famiglie Melis e Pilloni, con cui sono stato in particolare contatto- e di associazioni come "Gettiamo le basi". Il secondo emendamento recepito -continua il senatore dei Verdi- prevede che una quota delle risorse stanziate, nell'ambito del bilancio dello stato, a favore della ricerca nel settore militare, per un importo di 25 milioni di euro annui, sia destinata a interventi
    di bonifica ambientale e sanitaria di tutte quelle aree, sia dismesse che attive, ove insistano poligoni di tiro. In considerazione dell'alta concentrazione delle aree adibite a tale uso, l'emendamento interessa in primo luogo la regione Sardegna. Anche in questo caso viene sancito per la prima volta un principio importante, e cioè che i soldi destinati al comparto della difesa possono essere destinati anche al recupero del territorio, nella prospettiva del suo pieno godimento da parte della popolazione. Questo -conclude Bulgarelli- non è che il primo passo; ora si tratta di rimboccarsi le maniche per indirizzare in modo congruo questi finanziamenti e, personalmente, mi ripropongo di lavorare con i familiari e le associazioni per raccogliere tutta la documentazione sulle tante vittime di questi anni. "

    Roma, 13/12/06

    15-12-06 FINANZIARIA: BULGARELLI (VERDI), "SU V ITTIME URANIO IMPOVERITO BASTA POLEMICHE E INIZIAMO A LAVORARE".

    "Non so come sia accaduto che il riferimento diretto all'uranio sia sparito dal testo dell'emendamento a mia prima firma; bisognerebbe chiederlo a chi è stato artefice della sparizione e io non so chi sia. È un fatto spiacevole, ma ora abbiamo comunque un primo piccolo fondo che bisogna utilizzare nella maniera più congrua, iniziando, fin da gennaio, col risarcire le prime vittime dell'uranio impoverito". Così il senatore dei "Verdi-Pdci" Mauro Bulgarelli, firmatario dell'emendamento, assorbito nel maximendamento del governo, il cui testo è stato modificato in extremis. "Vorrei ricordare che oltre a questo primo emendamento, che stanzia 10 milioni di euro, ne è stato recepito un secondo che assegna 25 milioni di euro annui per la bonifica delle aree sede di poligoni militari; dunque -continua Bulgarelli- abbiamo aperto due primi capitoli di spesa e sancito il principio che i fondi destinati alla difesa possono essere utilizzati anche per l'assistenza di militari e civili e per la tutela del territorio e della popolazione. Se a questo aggiungiamo anche il varo imminente della commissione uranio impoverito, non mi sembra che quanto ottenuto sia esattamente poco cosa. Ora bisogna utilizzare al meglio queste opportunità e battersi innanzitutto perché le vittime abbiano giustizia. Proprio per questo, il rischio di polemiche ex post è che si speculi su persone o gravemente ammalate o purtroppo scomparse e questo -conclude il senatore dei Verdi- mi sembrerebbe davvero di cattivo gusto".
    Roma, 15/12/06
    16-12-06 ************************
    Comitato sardo Gettiamo le Basi

    Adesso bisogna veramente darsi da fare per:
    * attivare le richieste di risarcimento delle vittime che abitano nelle zone coinvolte dal poligono della morte Salto di Quirra, Capo Teulada e La Maddalena. Due maddalenini hanno da tempo avviato l'iter di denuncia contro gli Usa ritenuti responsabili del cancro che li ha colpiti. A Quirra i malati e i familiari delle persone uccise da tumori sono stati ridotti al silenzio, sommersi dal mare di fango di una martellante campagna di insinuazioni e accuse infamanti (speculare sulla malattia e la morte per vendere servizi ai giornali, essere manovrati da sconosciute e potenti lobby internazionali portatrici di "oscuri interessi", infangare per "oscuri motivi" la buona reputazione del paese, far scappare i turisti, distruggere economia e prospettive di sviluppo del territorio ecc ecc).

    * Esigere l'avvio di una bonifica seria che non può che effettuarsi "a poligono spento", quindi, sospendendo tutte le attività di sperimentazione e addestramento. Tempi standard di bonifica previsti dagli Usa e confermati da vari esperti con riferimento a C.Teulada : 15-30 anni.

    * Esigere che il Governo avvii la trattativa con gli Usa per la decontaminazione e il ripristino ambientale dell'arcipelago di La Maddalena. Il ministro Parisi, indifferente ai dati inquietanti delle patologie che flagellano La Maddalena (dati documentati dall'indagine epidemiologica reperibile in
    www.regionesardegna.it sezione sanità) assicura che il sito è pulito e il problema della bonifica è campato in aria. La classe politica sarda - parlamentari, Governatore, sindaci, partiti - tace: non bisogna spaventare il mondo del businness che sta allungando le mani sull'arcipelago.

    var aa=new Array(); aa=document.getElementsByTagName("a"); if(aa!=null){ for(i = 0; i

  3. #3
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Sep 2009
    Messaggi
    1,658
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Soru e Parisi concordano: " La mancata effettuazione dell'attività sui poligoni sardi potrebbe impedire l'attuazione dei programmi addestrativi militari particolarmente importanti in relazione agli impegni in Libano del contingente italiano in missione di Pace"
    E' una ben strana "missione di pace" una spedizione armata che ha bisogno delle oscure sperimentazioni e delle imponenti manovre di guerra che martirizzano la Sardegna, per di più condotte con la partecipazione di Israele, l'alleato militare nei cui confronti, contradditoriamente, l'Italia sostiene di svolgere in Libano un ruolo d'interposizione "super partes".
    Non sono d'accordo con questa impostazione, completamente propagandistica.
    Nè con Soru, nè con il Comitato.
    In Libano non c'è NESSUNA attività bellica in corso da parte degli italiani, almeno fino ad oggi.
    L'esercito italiano è già operativamente in grado di addestrare le truppe regolari Libanesi così come già avviene/avvenuto in altre parti del mondo, Iraq, Balcani, etc.
    Non si vede quindi l'esigenza di utilizzare la Sardegna per chissà quali addestramenti.
    Ma non ci sono "misteriose o occulte" manovre militari in corso, nè vi è motivo per cui dovrebbero essere eseguite, i motivi per cui Hizbollah non viene disarmato sono molto complessi e pregiudicano di conseguenza l'attività militare dell'Unifil che si limita a compiti di polizia ed intelligence e nulla di più.
    L'Unifil non rischierà una guerra civile imbarcandosi in qualche sedicente "operazione militare" venendone travolta, al contrario, a livello politico si stà giustamente tentando una soluzione diplomatica, grazie anche all'intervento della Lega Araba.
    Roma non è interessata a "guerre" o instabilità poichè Beirut, Damasco e Teheran sono i primi partner economici della regione.
    Non c'è nessun asse "ideologico" con Israele.
    I fatti e la realtà, non suffragano i timori di questo comunicato del comitato. Con questa linea pseudo-pacifista ad oltranza non si produrrano mai seri contenuti politici per contrastare efficacemente il problema delle servitù. La classica contrapposizione "pacifisti-sistema guerrafondaio".
    Non sono neppure suffragate le teorie politiche di Soru, il quale pende dalle "disinteressate" labbra di Parisi: Il ministero della Difesa sà bene che non c'è bisogno della Sardegna, ma hanno solo bisogno di lasciarci le basi sullo stomaco.
    Se possibile da gennaio su URN Observer TV pubblicheremo immagini inedite da Beirut.












  4. #4
    w i punkillonis
    Data Registrazione
    29 Mar 2004
    Messaggi
    3,916
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    la domanda rimane sempre la stessa.
    "gettiamo le basi", si va bene, ma per cosa?

  5. #5
    Registered User
    Data Registrazione
    16 Mar 2006
    Messaggi
    392
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


    x Patriot

    .........Non sono d'accordo con questa impostazione, completamente propagandistica.
    Nè con Soru, nè con il Comitato..........


    .........In Libano non c'è NESSUNA attività bellica in corso da parte degli italiani, almeno fino ad oggi.
    Non si vede quindi l'esigenza di utilizzare la Sardegna per chissà quali addestramenti.........


    .........Non c'è nessun asse "ideologico" con Israele.
    I fatti e la realtà, non suffragano i timori di questo comunicato del comitato. Con questa linea pseudo-pacifista ad oltranza non si produrrano mai seri contenuti politici per contrastare efficacemente il problema delle servitù.........


    E' vero. Al momento in Libano il contingente italiano non è impegnato in attività belliche, ma piuttosto in una attività di controllo del territorio lasciando all'esercito locale ogni operazione atta ad impedire contrabbando d'armi e disarmo delle fazioni.
    Ma che si tratti di una situazione soggetta a rapidi mutamenti è dimostrato dal fatto che il contingente francese abbia dovuto minacciare in diverse occasioni l'abbattimento degli aerei israeliani che continuamente violano, insieme con lo spazio aereo libanese, la risoluzione ONU che ne vieta il sorvolo da parte di jet militari non autorizzati.
    Ci sono poi altre cose che spiegano meglio le parole di Soru e Parisi. Il fatto ad esempio che all'interno del poligono di Teulada sia in via di completamento, ma più probabilmente in corso di utilizzazione, un villaggio in muratura con caratteristiche tipiche mediorientali, comprendente parecchie decine di edifici (case, scuole, moschee ecc....) adatto ad addestrare i militari italiani (e non) che dovranno poi operare in un ambiente arabo.
    A Decimomannu, si addestrano con cadenza annuale i Jet israeliani che utilizzano il poligono di capo frasca.
    Al PISQ di Perdasdefogu e a Capo San Lorenzo son passati e passano, in addestramento, ma soprattutto per assistere alle prove sperimentali di nuove armi da acquistare, se non addirittura per collaudarne direttamente, militari e tecnici di paesi nordafricani, mediorientali e asiatici oltre, naturalmente agli europei.
    Solo in parte è dato di sapere cosa esattamente venga collaudato, e gli scopi esatti della sperimentazione.. Nuovi missili di tutti i tipi, dagli antiaerei ai motori dei missili ESA, e poi nuovi sistemi di artiglieria, l'integrazione dell'armamento in nuovi aerei da combattimento ecc..ecc.. Vengono anche effettuate sperimentazioni su tubazioni a pressione per impianti industriali civili.
    Quanto denunciato dal "Comitato gettiamo le basi" non è quindi gratuita propaganda antimilitarista. Probabilmente il Comitato ha commesso in passato degli errori, come quando ha preteso di individuare nell'uranio impoverito la causa di tutti i mali. Errore peraltro generalizzato e che ha permesso ai militari, in presenza di indagini scientifico-sanitarie parziali e inconcludenti di affermare la completa estraneità della difesa al problema.
    Gli studi della Regione, i primi condotti obbiettivamente dopo tante inchieste e indagini fasulle, hanno più di recente evidenziato fatti inconfutabili come il numero abnorme di casi di linfomi e tumori attorno alle installazioni di S.to Stefano, Teulada e Salto di Quirra. E' anche vero che ad oggi non esistono certezze nel rapportare le malattie a specifiche cause. I militari, per conto loro, hanno sempre respinto la possibilità che esistesse un legame tra poligoni e decessi, e di conseguenza non hanno mai fatto nulla per chiarire davvero la situazione. Di recente però hanno dovuto riconoscere la causa di servizio per alcuni dei casi di morte.

    X Lutzianu

    .......la domanda rimane sempre la stessa.
    "gettiamo le basi", si va bene, ma per cosa?....


    Il comitato Gettiamo Le Basi non è una associazione o movimento Indipendentista e Sardista. Semplicemente è una organizzazione che domanda con forza e insistenza da anni lo smantellamento delle basi e delle infrastrutture militari in Sardegna, vedendo in questa presenza oltre che una imposizione intollerabile anche una fonte di rischio e pericolo continui. Già per questo motivo credo che possiamo fare della strada insieme, dato che siamo stati e siamo disponibili a farne con chi con noi condivide assai di meno.


  6. #6
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Sep 2009
    Messaggi
    1,658
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Ma vedi, questa tua precisazione non si discosta dalla mia posizione.
    Condivido per buona parte.
    OGNI giorno Israele sorvola il Libano ed ogni giorno la Francia è stata vicina a bombardare i jet israeliani.
    In politica estera infatti non conta chi si addestra quì piuttosto che là, non esistono amici ma collaboratori.
    Per gli addestramenti l'Italia è alleata di Israele, così come la Francia, per la partnership economica, l'Italia e sopratutto la Francia sono con la Siria e l'Iran, e sono disposti a mettersi di traverso ad Israele se questi inficierà i loro interessi, questi sono i fatti.
    Prodi poco tempo fa, ha persino venduto missili terra-aria al governo Siniora MENTRE vi erano ancora i ministri sciiti di Hezbollah.
    Dopo, Teheran ha capito che Francia e Italia sono i loro "scudi umani" d'interposizione con i sionisti ed hanno alzato la posta da 18 giorni per incrinare il governo libanese (che potrebbe crollare) PER aumentare la loro influenza politica sulle istituzioni.
    Inoltre tutti devono sorridere agli USA che con Israele puntano a destabilizzare l'Iran.
    Roma e Parigi non si stanno preparando perchè con Israele devono fare guerra all'Iran, ma si stanno preparando perchè temono che USA ed Israele lancino un'attacco su Teheran nei prossimi tempi ed usino Beirut come miccia politica per avviare il processo. Quindi italia e francia devono capire come agire nel quadro dell'UN ed allo stesso tempo tutelare gli interessi reciproci. Dove passano i milioni di dollari di Teheran a Hizbollah? Anche nelle banche francesi. Ecco perchè ho detto che non c'è nessun asse in (e per il) M.O. tra italia e Tel Aviv.
    Poi Chirac e D'Alema possono anche dire che Ahmadinejah è riprovevole con la sua negazione dell'olocausto....se si può permettere certi lussi è anche grazie a questi ipocriti.
    Gli addestramenti sul nostro suolo non significano nulla, essere alleati oggi in uno scenario non significa che non ci si possa scontrare in un'altro. Vedi ad esempio l'italia alleata con la Cina in certi campi ma in Nigeria Pechino finanzia i ribelli contro l'ENI per prenderne il posto e sopperire al suo fabbisogno energetico. Gli esperimenti gli italiani possono farli altrove, Parisi la vada a raccontare a qualcun'altro la storiella, non ai Sardi.
    Contestavo "la sensazionale denuncia" del comitato.
    In buona sostanza il comunicato ci ha "informati" che nelle basi faranno esperimenti militari....bella scoperta....grande soffiata...
    E cosa dovrebbero fare in una base militare? Crepes alla nutella?
    C'è un problema di salute? Benissimo, di queste cose bisogna occuparsi maggiormente, non dell'acqua calda o del travestitismo pacifista.

    Ciao

  7. #7
    Registered User
    Data Registrazione
    16 Mar 2006
    Messaggi
    392
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    X Patriot

    E come se si discosta da ciò che dici tu....... Tu tendi in sostanza a giustificare (per quanto non a condividere...spero!) le conseguenze del comportamento cerchiobottista della politica italiana in sede mediorientale che si riverbera malamente sul territorio sardo. Politica che certamente porta dei vantaggi alla bilancia commmerciale di roma in termini di vendita d'armi e locazione di poligoni, ma impedisce ai sardi di esser padroni davvero del loro territorio.

    Il pacifismo sincero o fasullo di certi movimenti quì non c'entra per niente, e non mi sembra necessario scomodare l'assetto geostrategico mondiale per giustificare la presenza da noi di basi di ogni tipo e vincoli e servitu militari. La Sardegna, per quanto riguarda queste installazioni ed ogni tipo di esercitazione, non è affatto indispensabile e lo dimostra l'utilizzazione recente da parte delle forze armate italiane di aree vaste e disabitate dei paesi baltici, dell'Ungheria e della Polonia.
    Il tutto ovviamente in cambio di somme ben diverse da quelle miserabili pagate tardi e male ai Sardi.
    Ma va bene così! La Sardegna non deve richiedere la monetizzazione del disturbo subìto. I sardi che lo fanno sono solo delle pecore autocolonizzate. Deve invece pretendere l'allontanamento di basi, vincoli, servitù e quant'altro azzerando occasioni di pericolo e rischio certamente non voluti. Il tutto contestualmente alla bonifica delle aree smilitarizzate.

    In quest'ottica, che dev'essere comune ai Sardi onesti, la presenza di movimenti e comitati di diversa ispirazione, che INCONDIZIONATAMENTE richiedono le stesse cose, non può che far piacere a chi all'indipendenza ci crede davvero.
    Anche questo può essere un passo importante per ridurre distanze con chi non la pensa esattamente come noi ma dimostra sicuramente onestà intellettuale e indipendenza di pensiero rispetto alle forze politiche italianiste.

    Per questo servirebbe una dose di chiarezza maggiore, cosa che spesso manca.....

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Sep 2009
    Messaggi
    1,658
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    La Sardegna, per quanto riguarda queste installazioni ed ogni tipo di esercitazione, non è affatto indispensabile e lo dimostra l'utilizzazione recente da parte delle forze armate italiane di aree vaste e disabitate dei paesi baltici, dell'Ungheria e della Polonia.


    L'ho ripetuto 2 volte.
    Sono d'accordo.
    Ma come dicevo, sostenere l'allontanamento delle basi militari per via dell'uso militare che se ne fa mi sembra una motivazione inconsistente, acqua calda insomma.

  9. #9
    Registered User
    Data Registrazione
    16 Mar 2006
    Messaggi
    392
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Patriot - SRD Visualizza Messaggio


    L'ho ripetuto 2 volte.
    Sono d'accordo.
    Ma come dicevo, sostenere l'allontanamento delle basi militari per via dell'uso militare che se ne fa mi sembra una motivazione inconsistente, acqua calda insomma.
    Incomincio a non capire. E questa affermazione retorica chi l'avrebbe fatta?
    Io, no certamente.... E neppure i movimenti che vogliono veder fuori dalla Sardegna le installazioni militari, a quanto mi risulta.

  10. #10
    email non funzionante
    Data Registrazione
    01 Sep 2009
    Messaggi
    1,658
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito


    E' una ben strana "missione di pace" una spedizione armata che ha bisogno delle oscure sperimentazioni e delle imponenti manovre di guerra che martirizzano la Sardegna, per di più condotte con la partecipazione di Israele, l'alleato militare nei cui confronti, contradditoriamente, l'Italia sostiene di svolgere in Libano un ruolo d'interposizione "super partes".

    Parlavo di questa impostazione.



    Alquanto politica per un comitato non-antimilitarista.
    Comunque concordo con te, bisogna tenere unite le posizioni anti-basi, di qualsiasi provenienza siano.

 

 
Pagina 1 di 10 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 3
    Ultimo Messaggio: 07-01-11, 09:51
  2. Servitù militari e lobby trasversale politico-militari
    Di Ithokor (POL) nel forum Sardegna - Sardìnnia
    Risposte: 7
    Ultimo Messaggio: 14-06-07, 10:42
  3. Sparite le servitù militari!
    Di Pisittu nel forum Sardegna - Sardìnnia
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 02-05-07, 22:38
  4. servitù militari...
    Di kadossene nel forum Sardegna - Sardìnnia
    Risposte: 27
    Ultimo Messaggio: 30-07-05, 17:05

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito