Preoccupanti passi verso il controllo della Rete
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Vedi anche:
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- Ora la Casta vuole anche la Rete (21 ottobre 2007)
- DdL Levi-Prodi: facciamo qualche passo indietro fra Italia, Europa e Stati Uniti (22 ottobre 2007)
dal sito del Parlamento Europeo:
I bloggers allo scrutinio degli europarlamentari
Società dell’informazione - 11-06-2008 - 20:05
Chiarificare la posizione dei blogger nel mondo dei media é una delle preoccupazioni della commissione parlamentare cultura. Riflessione che parte da una relazione dell'europarlamentare estone Marianne Mikko del gruppo socialista (PSE), lei stessa giornalista. I blogger sono una realtà innovativa e irrompente, ma rappresentano potenzialmente anche una minaccia?
La posizione di Mikko
La relazione di Mikko "Guida politica per la tutela della democrazia", ribadisce l'importanza della trasparenza dei mezzi mediatici per assicurare la democrazia. Giornalisti ed editori sono spesso sottopagati, e anche su questo punto insiste la deputata quando parla di "garantire loro uno stipendio adeguato". Mikko é inoltre preoccupata che il profitto accechi molti media e ciò vada a scapito del pluralismo dell'informazione. Ma la sua ricerca affronta anche l'universo dei weblog, un fenomeno che coinvolge professionisti del settore e cittadini. La posizione ambigua dei blogger [ambigua?! E cosa significa?! I quotidiani e altri mezzi di informazione non possono essere anch'essi "ambigui"?, ndr] e le loro non chiarificate responsabilità li porta ad essere molto spesso una fonte poco credibile, a volte con considerazioni imparziali [ci sarebbe da ridere se queste cose non le dicessero sul serio, ndr]. La relazione incoraggia quindi una chiarificazione dello status dei weblog e simili, che li renda simili alle altre forme di espressione pubblica [ovvero "forme di espressione" controllate, ndr].
Minaccia o contributo alla democrazia?
Abbiamo chiesto ad alcuni europarlamentari cosa ne pensano a proposito. Il deputato belga Ivo Belet del gruppo del partito popolare europeo e dei democratici europei (PPE-DE), membro della commissione parlamentare per la ricerca, l'industria e l'economia, sostiene che "i contenuti dei blog sono un contributo fresco e brioso nel panorama dell'informazione e non dovrebbero essere controllati". Per quanto riguarda le questioni legali, (soprattutto relative alla privacy o al diritto di replica) si dovrebbe approdare ad una soluzione opportuna" [il diritto di replica è un falso problema, ciascuno può replicare in mille modi diversi, ndr].
Jorgo Chatzimarkakis, deputato del gruppo dell'alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa (ALDE) e membro della commissione parlamentare per i problemi economici e monetari, afferma che i bloggers "non possono esser considerati automaticamente una minaccia, ma é facilmente immaginabile che gruppi di pressione possano servirsi dei blog per trasmettere i loro messaggi" [quindi?, ndr].
Difesa personale
Fra i vari suggerimenti di Mikko, segnaliamo l'ipotesi della creazione di un difensore civico indipendente per i media. Uno status ufficiale basato su un controllo affidabile e imparziale che difenda la libertà di parola e controlli gli aspetti mediatici garantendo il pluralismo. Lo scopo principale della relazione di Mikko riguarda davvero i blogger e le loro responsabilità finanziarie e professionali? A questo proposito si esprime ancora Chatzimarkakis: "Qualsiasi blogger dovrebbe sentirsi chiamato in causa da questa relazione".
"Bisogna tutelare i blogger onesti da quelli scorretti [e chi valuterebbe l'onestà o la scorrettezza dei blogger? Sulla base di quali criteri?, ndr], ricorda la relatrice, alcuni blog sono semplicemente dei diari aperti al pubblico, altri invece promuovono campagne politiche, come é successo in USA per i candidati alla presidenza" [e con questo??!!, ndr]. Comunque c'è ancora molta confusione, ma "considerando che la maggior parte dei blogger opera con sincerità, si dovrebbe tutelare questo intento e per questo creare un marchio di qualità di garanzia".
E i blogger cosa ne pensano? Ci piacerebbe conoscere la tua opinione, scrivici a:
web-editor-en@europarl.europa.eu
http://www.europarl.europa.eu/news/............htm
La mozione della Commissione Cultura sul pluralismo dei media (pdf, in inglese)
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Altri articoli, tratti dal sito Punto Informatico, sul controllo sempre più soffocante della Rete in Europa. Significativo soprattutto il secondo articolo: un caso assurdo che potrebbe costituire un pericolosissimo precedente. In ordine cronologico:
- UK, utenti avvertiti, poi scollegati (1 aprile 2008)
- Italia, blog condannato per stampa clandestina (16 giugno 2008)
- Francia: la legge per disconnettere gli utenti pirata (19 giugno 2008)