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  1. #1
    Sospeso/a
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    Predefinito Campania, il mare di piombo.

    http://corrieredelmezzogiorno.corrie...e_piombo.shtml


    L'allarme

    Campania, il mare di piombo:
    mercurio e cromo dal mare alla tavola

    Metalli pesanti fuorilegge da Castelvolturno a Mergellina
    Gli studiosi: si accumulano nei pesci






    NAPOLI — Un tuffo al piombo, nel mare davanti a piazza Vittoria. Una nuotata al cromo, nelle acque di Castelvolturno. Idrocarburi policiclici aromatici 12 volte oltre il tetto di legge nel mare di Portici. A lanciare per primo l'allarme è stato Sergio Costa, comandante della polizia provinciale di Napoli: «Dalle indagini che stiamo svolgendo su incarico della Procura — ha detto — emerge il problema degli sversamenti industriali che finiscono nei depuratori e poi a mare». Ora c'è un' autorevole conferma: uno studio del Ministero dell'Ambiente, realizzato in collaborazione con la Stazione Zoologica di Napoli e con l'Arpac, evidenzia alcuni fattori di preoccupazione per l'ecosistema marino in Campania. Progetto Sidimar è il nome di questo monitoraggio effettuato tra il 2001 ed il 2003. L'elaborazione ha richiesto anni di lavoro, ma i risultati dei test sono attualissimi e tutt'altro che confortanti. Suggerirebbero misure immediate: adeguamento dei depuratori ed assidua vigilanza per prevenire gli sversamenti abusivi nei fiumi e nei Regi lagni. I lavori di rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione, invece, non sono nemmeno iniziati. I corsi d'acqua interni della regione sono talvolta simili a cloache a cielo aperto. Il capitolo della vigilanza e della bonifica dei lagni costruiti in epoca borbonica è ancora tutto da scrivere. I campioni sono stati prelevati nei sedimenti marini a Napoli (altezza piazza Vittoria), Portici, Foce Sarno (Comune di Castellammare di Stabia), Foce Volturno (Comune di Castelvolturno), Foce Picentino (Comune di Pontecagnano), Punta Tresino (Comune di Castellabate). Il cadmio, per legge, non dovrebbe superare i 300 microgrammi per chilo. Alla Foce del Sarno i tecnici hanno riscontrato fino a 578 microgrammi/kg. Sforamenti anche alla Foce del Volturno. Un prelievo oltre la norma davanti a piazza Vittoria. Il cromo, un altro metallo tossico, se in quantità superiori ai limiti di legge(50.000 microgrammi/ kg), alla Foce del Sarno arriva anche a 123.000 microgrammi/kg. Idem alla Foce del Volturno. Valori di mercurio fuori norma alla Foce del Picentino, del Sarno, del Volturno, a Portici Pietrarsa. Nel mare davanti a piazza Vittoria superano il limite( 300 microgrammi/kg) 3 campioni su 5, con una punta di 619,2 microgrammi/Kg. Il nichel (la legge prescrive un massimo di 30.000 microgrammi/ kg) è abbondante in uno dei prelievi effettuati nelle acque davanti a piazza Vittoria( 78.742 microgrammi/kg) e alla Foce del Volturno (33.355 microgrammi/kg). Piombo in quantità in 5 prelievi effettuati nel mare di via Caracciolo tra il 2001 e il 2003: 76.303 microgrammi/kg; 122.294 microgrammi/kg; 83.721 microgrammi/kg; 65.769 microgrammi/kg; 102.167 microgrammi/kg. Il limite è 30.000 microgrammi/ kg. Cifre che in parte potrebbero essere giustificate dall'intenso traffico automobilistico del lungomare.
    Tre superamenti anche alla Foce del Sarno. Commenta Alessandro Giannì, il responsabile della campagna mare di Greenpeace: «La presenza oltre i limiti di metalli e diossine non determina rischi per chi fa il bagno, salvo concentrazioni elevatissime, ma contamina molluschi e pesci dei quali ci nutriamo. I veleni ci arrivano in tavola». Metalli pesanti e simildiossine hanno inoltre effetti devastanti sul sistema immunitario e riproduttivo dei cetacei. «Alcuni degli spiaggiamenti di delfini, capodogli e balene sulle coste campane, negli ultimi anni, potrebbero essere il risultato di patologie virali innescate da un deficit immunitario. Provocato, quest'ultimo, proprio dall'accumulo di metalli».


    Fabrizio Geremicca
    23 giugno 2008

  2. #2
    Sospeso/a
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    ...che tristezza!

  3. #3
    assiduo luceat igne
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    Il problema c'è (in tutto il mondo) ed è più vasto di quel che sembra e riguarda l'inquinamento dei nostri mari ed in particolare dei golfi estremamente soggetti alla circolazione di navi commerciali, private o turistiche. c'è bisogno di una seria regolamentazione al riguardo, ma chiaramente nessuna forza politica ha intenzione di farlo perchè ci sono troppi interessi innanzitutto quello delle solite industrie del nord, perchè il problema ovviamente non è la piccola impresa della famigliola di pescatori del rione.

  4. #4
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    l'inquinamento dei nostri mari

    Citazione Originariamente Scritto da diavolo Visualizza Messaggio
    Il problema c'è (in tutto il mondo) ed è più vasto di quel che sembra e riguarda l'inquinamento dei nostri mari ed in particolare dei golfi estremamente soggetti alla circolazione di navi commerciali, private o turistiche. c'è bisogno di una seria regolamentazione al riguardo, ma chiaramente nessuna forza politica ha intenzione di farlo perchè ci sono troppi interessi innanzitutto quello delle solite industrie del nord, perchè il problema ovviamente non è la piccola impresa della famigliola di pescatori del rione.
    Sono d'accordo con te per quanto riguarda che il problema investe tutto il mondo, ma noi non facciamo niente per migliorare questa situazione che, penso io, se non si pongono dei paletti è destinato a far sì che tra poco potremo mangiare solo prodotti ittici altamenti inquinati, e pieni zeppi di metalli nobili, (mercurio, cromo, nichel, ed altri).
    Siccome io sono addentrato nel problema che riguarda la pesca costiere effettuata nel golfo di Sant'Eufemia in Calabria, posso assicurare che oltre gli insediamenti turistici che buttano i propri scarichi a mare, senza passare dai depuratori, e che hanno pochi controlli da parte delle autorità competenti,
    c'è rispetto a un decennio fa, un pescato irrisorio per cause di una cattiva tutela del mare Tirreno e Mediterraneo,e mari Italiani in generale.
    Il mare, che dovrebbe essere una tra le voci principali per l'economia di tutte le nostre regioni, in base alla nostra posizione geografica, non è valorizzato e tutelato abbastanza delle nostre amministrazioni e del governo centrale, che permette con molta leggerezza di violentare le nostre coste, ed abusare per fini di lucro del nostro mare, senza le tutele necessarie a perseverare questo grosso bene vitale per tutti noi.
    Il mare, che potrebbe essere utilizzato come autostrada, creando porti nuovi e ampliando quelli già esistenti, con il caro petrolio attuale, potrebbe essere un veicolo commerciale non indifferente per lo spostamento delle nostre merci, il mare è un bene e un mezzo di approvigionamento per migliaia e migliaia di meridionali che avrebbero la possibilità d'investire nelle nostre coste, in industrie conserviere e allevamenti di pesce pregiato, basta che ci sia volontà politica di guardare più in là del loro naso.
    Ultima chicca, attualmente in tutto il golfo Lametino, viene come ogni anno
    praticata da parecchi millenni, la pesca del tonno e del pesce spada, fuori del porto di Vibo Marina, in base a dei contratte commerciali stipulati non sò con chi, stazionano delle navi Giapponesi, che hanno alla poppa attaccate delle grandi gabbie per poter mettere i tonni appena pescati e poterli trasportare vivi in Giappone e portare sulle tavole dei figli del Sol Levante il nostro tonno e cibarsene crudo data l'alta qualità del medesimo, poi ironia della sorte, ci spediscono il loro pieno di mercurio e quant'altro per mangiarlo noi, e chissà a quale prezzo e quali condizioni.
    In parole povere noi rimaniamo sempre fottuti, non c'è una politica che ci permette di gestirci con il nostro cervello le nostre risorse, ma con la politica affaristica di chi ci governa e sene frega altamente di noi, finchè durerà questo andazzo che ci penalizza e ci fa sempre più sprofondare.

    Vento

  5. #5
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    l'inquinamento dei nostri mari

    Citazione Originariamente Scritto da diavolo Visualizza Messaggio
    Il problema c'è (in tutto il mondo) ed è più vasto di quel che sembra e riguarda l'inquinamento dei nostri mari ed in particolare dei golfi estremamente soggetti alla circolazione di navi commerciali, private o turistiche. c'è bisogno di una seria regolamentazione al riguardo, ma chiaramente nessuna forza politica ha intenzione di farlo perchè ci sono troppi interessi innanzitutto quello delle solite industrie del nord, perchè il problema ovviamente non è la piccola impresa della famigliola di pescatori del rione.
    Sono d'accordo con te per quanto riguarda che il problema investe tutto il mondo, ma noi non facciamo niente per migliorare questa situazione che, penso io, se non si pongono dei paletti è destinato a far sì che tra poco potremo mangiare solo prodotti ittici altamenti inquinati, e pieni zeppi di metalli nobili, (mercurio, cromo, nichel, ed altri).
    Siccome io sono addentrato nel problema che riguarda la pesca costiere effettuata nel golfo di Sant'Eufemia in Calabria, posso assicurare che oltre gli insediamenti turistici che buttano i propri scarichi a mare, senza passare dai depuratori, e che hanno pochi controlli da parte delle autorità competenti,
    c'è rispetto a un decennio fa, un pescato irrisorio per cause di una cattiva tutela del mare Tirreno e Mediterraneo,e mari Italiani in generale.
    Il mare, che dovrebbe essere una tra le voci principali per l'economia di tutte le nostre regioni, in base alla nostra posizione geografica, non è valorizzato e tutelato abbastanza delle nostre amministrazioni e del governo centrale, che permette con molta leggerezza di violentare le nostre coste, ed abusare per fini di lucro del nostro mare, senza le tutele necessarie a perseverare questo grosso bene vitale per tutti noi.
    Il mare, che potrebbe essere utilizzato come autostrada, creando porti nuovi e ampliando quelli già esistenti, con il caro petrolio attuale, potrebbe essere un veicolo commerciale non indifferente per lo spostamento delle nostre merci, il mare è un bene e un mezzo di approvigionamento per migliaia e migliaia di meridionali che avrebbero la possibilità d'investire nelle nostre coste, in industrie conserviere e allevamenti di pesce pregiato, basta che ci sia volontà politica di guardare più in là del loro naso.
    Ultima chicca, attualmente in tutto il golfo Lametino, viene come ogni anno
    praticata da parecchi millenni, la pesca del tonno e del pesce spada, fuori del porto di Vibo Marina, in base a dei contratte commerciali stipulati non sò con chi, stazionano delle navi Giapponesi, che hanno alla poppa attaccate delle grandi gabbie per poter mettere i tonni appena pescati e poterli trasportare vivi in Giappone e portare sulle tavole dei figli del Sol Levante il nostro tonno e cibarsene crudo data l'alta qualità del medesimo, poi ironia della sorte, ci spediscono il loro pieno di mercurio e quant'altro per mangiarlo noi, e chissà a quale prezzo e quali condizioni.
    In parole povere noi rimaniamo sempre fottuti, non c'è una politica che ci permette di gestirci con il nostro cervello le nostre risorse, ma con la politica affaristica di chi ci governa e sene frega altamente di noi, finchè durerà questo andazzo che ci penalizza e ci fa sempre più sprofondare.

    Vento

  6. #6
    Sospeso/a
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    Citazione Originariamente Scritto da VENTO Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo con te per quanto riguarda che il problema investe tutto il mondo, ma noi non facciamo niente per migliorare questa situazione che, penso io, se non si pongono dei paletti è destinato a far sì che tra poco potremo mangiare solo prodotti ittici altamenti inquinati, e pieni zeppi di metalli nobili, (mercurio, cromo, nichel, ed altri).
    ...
    Appunto!
    L'inquinamento (anche se mondiale) per intanto è nei pesci della costa campana e quindi finiscono sulle tavole dei campani.

 

 

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