Sicurezza, Cossiga: ''Unica via è stralciare il lodo Schifani'
In una lettera aperta del senatore a vita, l'appello al presidente Napolitano: ''Convinca Berlusconi'' a eliminare le norme che sospendono i processi per le alte cariche dello Stato. ''Meglio un ddl che favorisca una pausa di riflessione per alleggerire il clima di scontro''. Mancino incontra il capo dello Stato: ''Nessun parere dal Csm''
Roma, 23 giu. (Adnkronos) - Stralciare dal dl sulla sicurezza le norme che sospendono i processi per le alte cariche dello Stato e fare in modo che il cosiddetto lodo-Schifani venga inserito in un apposito ddl per favorire una pausa di riflessione e alleggerire il clima di scontro tra governo e maggioranza da un lato, magistratura e opposizione dall'altro. E' la strada suggerita in una lettera aperta indirizzata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dal senatore a vita Francesco Cossiga (nella foto), pubblicata sul 'Corriere della Sera'. "Moralmente e politicamente d'accordo" con le finalità del 'lodo-Schifani', Cossiga ritiene che ad "esso si possa dare legittimamente forza di legge solo con norme di legge costituzionale".
"Non approvo - scrive il presidente emerito della Repubblica - le invettive rivolte alla magistratura con parole di grande pesantezza e per di più pronunciate all'estero dal presidente del Consiglio. Ma considero pericolosa la svolta 'girotondina' e la 'chiamata in piazza' da parte dell'onorevole Veltroni, il 'comunista che non è mai stato comunista', segretario di quel Pd per il quale io ho votato ma che certamente non voterò più almeno fino a quando egli ne sarà segretario".
"Mi rivolgo a lei - prosegue il senatore e vita scrivendo a Napolitano - perché temo che, se anche la Camera approverà il 'lodo Maccanico-Schifani' ed esso diventerà legge, avremo una sollevazione dei giudici, alcuni dei quali hanno già dichiarato che a quel punto sarà dovere dei giudici 'ribellarsi' alla legge. La Corte Costituzionale che deciderà in due-tre giorni 'cassando' la norma, dopo la ormai certa condanna di Silvio Berlusconi. Poi, dopo le sue dimissioni, l'alta probabilità (salvo la possibilità di un ribaltone tipo 1994, operato da Maroni e assecondato anche da An), che si vada ad elezioni anticipate, la cui campagna elettorale sarà svolta come una 'crociata contro il sovversivismo della magistratura'".
"Elezioni - prosegue Cossiga - che sarebbero certamente vinte dal centrodestra, anche a causa della sempre più grave crisi del centrosinistra. Si creerà un conflitto istituzionale e politico di dimensioni tali da poter essere dominato e poi risolto con forme di 'governo di emergenza' nel senso schmittiano del termine, realizzabili solo in un assetto di 'democrazia semiprotetta' che non potrebbe non fare capo che al Capo dello Stato".
"E' per questo che con grande preoccupazione, da patriota repubblicano, la invito a cercare anzitutto di convincere il presidente del Consiglio a stralciare nel passaggio alla Camera le norme 'incriminate' da riversare in un ddl. E quindi, ove il tentativo non riuscisse, a rinviare alle Camera la legge, per una lunga pausa di riflessione, durante la quale ricercare almeno una 'tregua'. Se le norme incriminate saranno stralciate in sede di rinvio, può darsi che i giudici di Milano saranno più 'prudenti': e su questi piani molto può contare la 'moral suasion', che rimane il suo più forte potere, da parte del capo dello Stato: 'moral suasion' - conclude Cossiga - su Berlusconi, su An (ne sarebbero molto lusingati) e anche sui giudici".
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