Le prime scene si aprono sull'esercito romano schierato in Germania con i barbari che rifiutano la resa.
'Un popolo dovrebbe capire quando è sconfitto', afferma Quinto.
Lo capiresti tu Quinto? Lo capirei io?' replica il generale Massimo.
E' qui che già, subito, si evidenzia il carattere e la figura di Quinto intorno alle cui scelte si svolgerà tutta la trama del film.
Sarà la scelta di Quinto a consentire l'arresto di Massimo quando, convinto della potenza del nuovo imperatore, dalle politiche romane e, forse di più, dai pretoriani, riterrà che da quella parte stia la vittoria ed il futuro. E da quella parte si schiera e determina.
Ma sarà di nuovo la scelta di Quinto ad impedire che Commodo sconfigga Massimo nel Colosseo, quando ormai coscente che il popolo romano lo ha abbandonato, decide a sua volta di abbandonarlo e rimettersi al servizio di Massimo Decimo Merido, Comandante dell'esercito del Nord, Generale delle Legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa... e avrà la sua vendetta... in questa vita o nell'altra.
Quinto non ha risposto alla domanda del suo Generale ''Lo capiresti tu Quinto?' Ma Quinto ritiene di capirlo e, appunto sceglie. E nel film non sbaglia mai.
Così non è nella vita, molti scelgono, alcuni per convinzione, altri per opportunità, altri ancora per convenienza. Tanti aspettano di capire quale sia la scelta migliore e sceglieranno, prima che sia tardi, da che parte stare.
I tanti Quinto del PDL che oggi devono scegliere da che parte stare avranno le idee così chiare?