Un caso che divide la Romania
Violentata a 11 anni: si deve decide se farla abortire
In Romania una bambina di 11 anni sta vivendo il dramma più grande della sua vita. Violentata dallo zio diciannovenne, ora aspetta un figlio e attende la decisione di una commissione interministeriale che deve stabilire se sia legale farla abortire poiché è alla 21esima settimana di gravidanza.
Contraria anche la chiesa - Questo caso, sul quale si sono già espressi in modo negativo due comitati di esperti, sta dividendo l'opinione pubblica e la comunità medica e ora anche la chiesa è scesa in campo per dire la sua. Venti gruppi ortodossi romeni infatti, in una nota hanno definito una barbarie un aborto a questo punto della gestazione, e si offrono di prendere in affidamento il neonato oltre a garantire assistenza medica e psicologica alla mamma-bambina.
Si all'aborto forse una deroga alla legge - La commissione comunque sembra orientata verso l'intervento ma deve stabilire se permettere l'aborto in via eccezionale e derogare dal limite di 14 settimane come dice la legge, oppure trasferire la bambina in Gran Bretagna e farle interrompere lì la gravidanza, visto che in questi casi l'aborto è consentito entro 24 settimane. I genitori della piccola hanno scoperto le condizioni della figlia solo dopo una visita medica all'inizio del mese, e in quell'occasione lei ha raccontato della violenza da parte dello zio che ora è irrintracciabile. La vicenda di questa ragazzina ha colpito una lettrice del giornale "Evenimentul Zilei" che si è offerta di sostenere le spese nel caso in cui fosse necessario andare in Inghilterra.