User Tag List

Risultati da 1 a 10 di 10
  1. #1
    Chiamparino for president
    Data Registrazione
    23 Oct 2006
    Messaggi
    4,500
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Jervolino: "chiagni e futti" scambiando l'ordine degli addendi....

    Volevo postare la patetica quanto piagnucolante lettera, pubblicata sabato 28 giugno sul Sole 24 ore, che la mai doma Rosetta ha inviato al prestigioso quotidiano accusandolo di calcare la mano sul suo ineccepibile operato... purtroppo non ho più il cartaceo e non ho trovato l'articolo online, ma non sarà difficile ritrovarlo! ...merita!
    Merita perchè ci fa comprendere come certi politici abbiano la capacità di rimanere granitici anche quando il loro operato viene considerato all'unanimità (dalle mie parti si usa il termine "faccia di... palta"), o quasi (c'è sempre chi ci sguazza attorno), un fallimento economico-amministrativo ed un oramai appurato disastro ecologico!
    Per Rosetta nemmeno il "chiagni e futti" ha regole.... piango, fotto... fotto e piango... non c'è problema tanto nel Loft qualcuno che la difende si trova... e la monnezza, prima o poi, qualcuno al Nord se la prende a carico!


    I misteri di Napoli: assunzioni finte e favori: tutti gli sprechi del Comune

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...i-comune.shtml

    Iervolino e Bassolino. Su queste assonanze un gruppo musicale partenopeo ci ha costruito un rap. Il rap della monnezza. Di assonanze, a Napoli, ce ne sono molte altre. Di metaforici rap della monnezza, insomma, si potrebbe riempire un'enciclopedia. Magari si tratta di vicende meno note, trascurate dai giornali, rimosse da un'opinione pubblica giustamente distratta dall'eterna emergenza dei rifiuti. Ficcare il naso nel palazzo del potere napoletano, Palazzo San Giacomo, si rivela però tutt'altro che una perdita di tempo.

    I 60 consiglieri comunali lavorano intensamente. Commissione tutti i santi giorni (con relativo obolo di presenza). E poi defatiganti consigli comunali. C'è un magistrato napoletano che sta scavando su curiose coincidenze, come l'assunzione di un numero significativo di neoconsiglieri o consiglieri in pectore a ridosso dell'elezione. Dicono che così faccian (o facevan) tutti. A Taranto come a Forlimpopoli. Finte assunzioni per poi spartirsi (il consigliere e il datore di lavoro compiacente) il rimborso dello stipendio a carico della comunità.
    Qui raccontano con il solito disincanto che il giudice di turno farà un buco nell'acqua: «Difficile da dimostrare: tranne che l'assunzione fasulla non avvenga qualche giorno dopo l'elezione». Fino alla Finanziaria 2007 i consiglieri beccavano due stipendi. Poi, finalmente, il legislatore ha previsto che gli oneri previdenziali e assistenziali fossero a carico del consigliere.

    Le multe, altro esempio, le pagano solo il 25% dei napoletani. Non che la Jervolino si dia pena per questo mancato incasso. È dal 2004 che il Comune cerca di esternalizzare la riscossione. Prima gara annullata. Seconda gara: dopo la solita ammuina di ricorsi e controricorsi, nel gennaio 2008 se l'aggiudica la Romeo gestioni in associazione temporanea d'impresa con le Poste italiane (la Romeo è una società privata che a Napoli vince tutte le gare comunali e per conto dell'amministrazione gestisce il patrimonio immobiliare, 2,2 miliardi di valore, e gli affitti, che per la cronaca sono a redditività zero). Risultato: da sei mesi si aspetta che il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, firmi il contratto che renda operativo l'affidamento. Sembra che non si tratti di una faticaccia: tutte le clausole sono già state previste e approvate nel bando di gara. Ma non c'è verso. Rosetta non firma. E i napoletani continueranno a non pagare le multe.

    Affissione e pubblicità
    Un piccolo capolavoro di favoritismi e complicità in salsa napoletana. Da anni e anni il Comune si avvale di un socio privato al 49%, la Aip. Rapporti burrascosi, tra palazzo San Giacomo e il socio privato, con un litigio infinito sull'entità di un credito che il municipio dovrebbe incassare da Aip. Dopo anni di conflitti a colpi di carte bollate, si giunge a una transazione: Aip accetta di versare 4 milioni al Comune di Napoli per sanare la questione. Nel 2006 la gara per l'affissione la vince la solita Aip, che nel frattempo è diventata socia del Comune di Napoli. La società mista si chiama Elpis. Malgrado il nuovo assetto, i 4 milioni al Comune Aip non li ha ancora versati. Giustamente si provvede al sequestro della quota del privato per indurlo a pagare. Solo che un funzionario comunale, evidentemente molto sensibile alle ragioni economiche del socio privato, prepara una delibera nella quale si prevede lo sblocco delle quote sequestrate. È un provvedimento che contraddice palesemente l'ente pubblico. Ma il Consiglio comunale lo approva (i bene informati giurano che i consiglieri non l'abbiano neppure letto).

    Di più: nel perdurare della vertenza, non si è provveduto a stipulare la convenzione tra il Comune e Elpis per l'espletamento del servizio, non esiste cioè il tariffario in base al quale si stabilisca il compenso per singoli servizi prestati. A Palazzo San Giacomo non si scompongono. E al socio privato con il quale sono in conflitto fanno un altro regalino milionario: non c'è la convenzione? E che problema c'è! Pagheremo a pie' di lista. Tu dici quanto costa e noi liquidiamo il corrispettivo. Non si tratta di bruscolini. Il giro d'affari per l'affissione e la pubblicità comunale vale 3,5 milioni.
    Ma non è finita. Perché in mancanza di tariffario, i ricorsi dei cittadini sono tutti vinti "a prescindere", come diceva Totò. Elpis paga i ricorsi senza fiatare: dal Comune ottiene cifre così generose che un ricorso in più o in meno non sposta nulla. Chissà cosa aspettano i magistrati a intervenire.

    Vigili urbani
    Dovrebbero essere la coscienza civica dei napoletani: 3.500 tra uomini e donne, ma in strada ce ne sono solo 325 per ogni turno. La polizia municipale è l'unica voce del bilancio che insieme alla viabilità e i trasporti ottiene risorse aggiuntive per un importo di 10 milioni. Ma i vigili in strada continuano a non vedersi. I revisori dei conti nella loro relazione ipercritica di accompagnamento al bilancio hanno messo le mani avanti. E suggeriscono caldamente un «attento monitoraggio». Poi aggiungono che la Polizia municipale è una delle funzioni «dove più spesso si manifestano disfunzioni e difficoltà di gestione e di controllo».

    Parole inequivocabili
    Che fanno il paio con le storie boccaccesche che come fondale hanno i comandi di Polizia municipale. Molte vigilesse neoassunte sarebbero le amanti di consiglieri comunali o alti funzionari di Palazzo San Giacomo. Una soap opera in divisa, un intreccio di amori clandestini. Pure questo, a suo modo, un rap a spese del contribuente. Inevitabile chiedersi quali criteri abbiano ispirato nella selezione le commissioni di concorso. E altrettanto inevitabile chiedersi perché anche lo status di amante comprenda l'esenzione perpetua da incarichi operativi per le strade (e la monnezza) di Napoli.

  2. #2
    Chiamparino for president
    Data Registrazione
    23 Oct 2006
    Messaggi
    4,500
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ...ed ecco quanto ci costa zia Rosetta ed il suo carrozzone municipale!


    Napoli, dallo Stato una dote di 600 euro per abitante

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...pubblici.shtml

    C'è la piaga maleodorante dei rifiuti e c'è il balsamo insapore, ma confortante dei soldi. Tanti, un fiume di denaro che ogni anno, puntuale, arriva dritto in città per essere amministrato dal sindaco Rosa Russo Jervolino e dalla Giunta. Per Napoli sarà una magra consolazione, a fronte del tragico fallimento nella gestione dei rifiuti, ma quegli oltre 600 milioni che lo Stato destina al capoluogo campano, un aiuto a non soccombere definitivamente lo danno.
    Da quando la Jervolino amministra la città, e cioè dal 2001, fanno almeno 4,2 miliardi incassati. E ovviamente spesi. Certo, qualunque sindaco riceve contributi dallo Stato. Ma Napoli batte tutti. Quella dote da 623 euro per abitante vale sette volte il contributo pro-capite incassato da Milano (91 euro), quasi quattro volte quello su cui può contare il sindaco di Roma e oltre il doppio di quello di Torino, che riceve dallo Stato 286 euro per abitante.
    Anche rispetto a tutte le grandi città del Sud, Napoli non teme confronti. Bari conta su metà dell'introito pro-capite che spetta a ogni napoletano; a Catanzaro giungono fondi per meno di 300 euro a cittadino contro gli oltre 600 di Napoli; Palermo si ferma sotto quota 400.
    Insomma un vero unicum per la città partenopea. C'è da chiedersi se tanta provvidenza sia ben riposta. Alla luce di quanto accaduto sul fronte dei rifiuti qualche dubbio è lecito. Senza quei contributi così ingenti la città porterebbe i libri alla magistratura contabile. Quella montagna di denaro corrisponde alla metà di tutte le entrate del Comune e vale una volta e mezza la spesa per pagare l'esercito dei 13mila dipendenti della macchina comunale che ogni anno incidono per poco più di 400 milioni sul bilancio della città. Altri 500 milioni pagano beni e servizi.
    E il conto salirà. Solo per il capitolo rifiuti il Comune ha appena deliberato di stanziare 170 milioni l'anno fino al 2011 per Asìa, la municipalizzata tristemente nota per aver dissipato 45 milioni di euro solo nell'ultimo triennio (si veda il Sole 24 Ore del 21 maggio).
    E il bilancio preventivo per il 2008 ha portato a 224 milioni gli oneri per lo smaltimento dell'immondizia, quasi cento in più del disastroso 2007. Ma è tutta la gestione delle aziende partecipate dal Comune che non ha eguali quanto a sprechi e inefficienze, con le altre città italiane.
    Pochi giorni fa (si veda il Sole 24 Ore del 19 giugno) abbiamo pubblicato i dati dell'azienda trasporti, la Ctp che ha perso per strada come nulla fosse 500 milioni di euro negli ultimi 12 anni.
    Due casi non isolati. C'è la Napoli Servizi dove il Comune è contemporaneamente padrone e cliente, come in un'economia pianificata di sovietica memoria. Dopo anni, adesso ne è stata imposta la cessione. Cosa fa Napoli Servizi? Ha in appalto i servizi di pulizia per gli immobili comunali. Cosa ha prodotto in questi anni? Che i soldi che entravano (28 milioni nel 2006) bastavano appena a pagare gli stipendi ai 1.500 dipendenti. E così in due anni (2005-2006) il conto per il Comune è stato di 6,3 milioni di euro di perdite. Nel 2007, finalmente, il colpo di reni con 39 milioni di entrate e 31 milioni di uscite per il solo costo del lavoro. Resta un esempio eclatante di gestione amministrativa, quanto meno improvvida.
    Poi c'è il capitolo Bagnoli Futura. Cosa fa? Si occupa della bonifica e della riconversione dell'ex area Italsider. Ma finora ha solo bruciato soldi: tra il 2004 e il 2006 se ne sono andati in fumo 24 milioni. Tanto che il Collegio dei revisori del Comune di Napoli ha avvisato che «atteso il perdurare dell'assenza di un piano economico-strategico della società... si raccomanda di monitorare la gestione amministrativa». Come dire, meglio dare un occhio in più alla deriva della società.
    L'elenco di quella macchina "efficiente" chiamata Azienda Napoli non si ferma però qui. L'amministrazione vesuviana è l'azionista unico persino delle Terme di Agnano. Un business che in genere dà grandi soddisfazioni. Ma non a Napoli. Le terme perdono abitualmente una cifra che quasi eguaglia i ricavi prodotti. E forse la sitazione peggiorerà quando nell'area verrà costruito il termovalorizzatore, come ha annuciato ieri il sindaco Jervolino.
    Ma ci sono anche le note liete. L'assessore al bilancio, Enrico Cardillo, ha annotato che per la prima volta, nel 2007, le partecipate del Comune daranno i primi dividendi. Quanto? Poco più di un milione di euro. Sapete quanti dividendi dalle aziende pubbliche incassa Milano? Ottantadue solo nel 2005. Bologna supera i 10 milioni; Torino è a quota 14 milioni. Tanto entusiasmo appare forse fuoriluogo. I recenti miglioramenti non bastano a mitigare il confronto impietoso con le altre città.
    Qualche dato. Le aziende pubbliche napoletane impiegano 8.800 dipendenti, meno dei 10mila in forza al Comune di Torino che però conta ricavi quadrupli rispetto a Napoli. A Roma i dipendenti sono 30mila, ma producono entrate per 3,6 miliardi contro i 585 di Napoli. Ovviamente se si produce poco si hanno meno risorse da destinare al bilancio della città. Torino ha prodotto con le sue aziende 90 milioni di utili tra il 2005 e il 2006; la stessa Capitale pur alle prese con il maxi-debito ha prodotto utili, sempre nel biennio, pari a 23 milioni. Quanta ricchezza hanno prodotto gli amministratori delle municipalizzate napoletane? Nulla. Anzi, le perdite complessive in due anni sono state di 98 milioni. La gestione delle risorse così si presenta per quello che è: un grande dispensatore di denaro, senza ritorno per la città. Forse quei ricchi trasferimenti dalla collettività tutta andrebbero ripensati: senza risultati risultati, basta quattrini.

  3. #3
    Aderisci a Radical
    Data Registrazione
    31 May 2008
    Località
    unità dei radicali su POL
    Messaggi
    5,979
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    E' incredibile che la Jervolino stia ancora al suo posto.

  4. #4
    sempre tollerante
    Data Registrazione
    03 Feb 2010
    Località
    Salerno
    Messaggi
    4,318
     Likes dati
    4
     Like avuti
    34
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da il Max Visualizza Messaggio
    Volevo postare la patetica quanto piagnucolante lettera, pubblicata sabato 28 giugno sul Sole 24 ore, che la mai doma Rosetta ha inviato al prestigioso quotidiano accusandolo di calcare la mano sul suo ineccepibile operato... purtroppo non ho più il cartaceo e non ho trovato l'articolo online, ma non sarà difficile ritrovarlo! ...merita!
    Merita perchè ci fa comprendere come certi politici abbiano la capacità di rimanere granitici anche quando il loro operato viene considerato all'unanimità (dalle mie parti si usa il termine "faccia di... palta"), o quasi (c'è sempre chi ci sguazza attorno), un fallimento economico-amministrativo ed un oramai appurato disastro ecologico!
    Per Rosetta nemmeno il "chiagni e futti" ha regole.... piango, fotto... fotto e piango... non c'è problema tanto nel Loft qualcuno che la difende si trova... e la monnezza, prima o poi, qualcuno al Nord se la prende a carico!


    I misteri di Napoli: assunzioni finte e favori: tutti gli sprechi del Comune

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...i-comune.shtml

    Iervolino e Bassolino. Su queste assonanze un gruppo musicale partenopeo ci ha costruito un rap. Il rap della monnezza. Di assonanze, a Napoli, ce ne sono molte altre. Di metaforici rap della monnezza, insomma, si potrebbe riempire un'enciclopedia. Magari si tratta di vicende meno note, trascurate dai giornali, rimosse da un'opinione pubblica giustamente distratta dall'eterna emergenza dei rifiuti. Ficcare il naso nel palazzo del potere napoletano, Palazzo San Giacomo, si rivela però tutt'altro che una perdita di tempo.

    I 60 consiglieri comunali lavorano intensamente. Commissione tutti i santi giorni (con relativo obolo di presenza). E poi defatiganti consigli comunali. C'è un magistrato napoletano che sta scavando su curiose coincidenze, come l'assunzione di un numero significativo di neoconsiglieri o consiglieri in pectore a ridosso dell'elezione. Dicono che così faccian (o facevan) tutti. A Taranto come a Forlimpopoli. Finte assunzioni per poi spartirsi (il consigliere e il datore di lavoro compiacente) il rimborso dello stipendio a carico della comunità.
    Qui raccontano con il solito disincanto che il giudice di turno farà un buco nell'acqua: «Difficile da dimostrare: tranne che l'assunzione fasulla non avvenga qualche giorno dopo l'elezione». Fino alla Finanziaria 2007 i consiglieri beccavano due stipendi. Poi, finalmente, il legislatore ha previsto che gli oneri previdenziali e assistenziali fossero a carico del consigliere.

    Le multe, altro esempio, le pagano solo il 25% dei napoletani. Non che la Jervolino si dia pena per questo mancato incasso. È dal 2004 che il Comune cerca di esternalizzare la riscossione. Prima gara annullata. Seconda gara: dopo la solita ammuina di ricorsi e controricorsi, nel gennaio 2008 se l'aggiudica la Romeo gestioni in associazione temporanea d'impresa con le Poste italiane (la Romeo è una società privata che a Napoli vince tutte le gare comunali e per conto dell'amministrazione gestisce il patrimonio immobiliare, 2,2 miliardi di valore, e gli affitti, che per la cronaca sono a redditività zero). Risultato: da sei mesi si aspetta che il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, firmi il contratto che renda operativo l'affidamento. Sembra che non si tratti di una faticaccia: tutte le clausole sono già state previste e approvate nel bando di gara. Ma non c'è verso. Rosetta non firma. E i napoletani continueranno a non pagare le multe.

    Affissione e pubblicità
    Un piccolo capolavoro di favoritismi e complicità in salsa napoletana. Da anni e anni il Comune si avvale di un socio privato al 49%, la Aip. Rapporti burrascosi, tra palazzo San Giacomo e il socio privato, con un litigio infinito sull'entità di un credito che il municipio dovrebbe incassare da Aip. Dopo anni di conflitti a colpi di carte bollate, si giunge a una transazione: Aip accetta di versare 4 milioni al Comune di Napoli per sanare la questione. Nel 2006 la gara per l'affissione la vince la solita Aip, che nel frattempo è diventata socia del Comune di Napoli. La società mista si chiama Elpis. Malgrado il nuovo assetto, i 4 milioni al Comune Aip non li ha ancora versati. Giustamente si provvede al sequestro della quota del privato per indurlo a pagare. Solo che un funzionario comunale, evidentemente molto sensibile alle ragioni economiche del socio privato, prepara una delibera nella quale si prevede lo sblocco delle quote sequestrate. È un provvedimento che contraddice palesemente l'ente pubblico. Ma il Consiglio comunale lo approva (i bene informati giurano che i consiglieri non l'abbiano neppure letto).

    Di più: nel perdurare della vertenza, non si è provveduto a stipulare la convenzione tra il Comune e Elpis per l'espletamento del servizio, non esiste cioè il tariffario in base al quale si stabilisca il compenso per singoli servizi prestati. A Palazzo San Giacomo non si scompongono. E al socio privato con il quale sono in conflitto fanno un altro regalino milionario: non c'è la convenzione? E che problema c'è! Pagheremo a pie' di lista. Tu dici quanto costa e noi liquidiamo il corrispettivo. Non si tratta di bruscolini. Il giro d'affari per l'affissione e la pubblicità comunale vale 3,5 milioni.
    Ma non è finita. Perché in mancanza di tariffario, i ricorsi dei cittadini sono tutti vinti "a prescindere", come diceva Totò. Elpis paga i ricorsi senza fiatare: dal Comune ottiene cifre così generose che un ricorso in più o in meno non sposta nulla. Chissà cosa aspettano i magistrati a intervenire.

    Vigili urbani
    Dovrebbero essere la coscienza civica dei napoletani: 3.500 tra uomini e donne, ma in strada ce ne sono solo 325 per ogni turno. La polizia municipale è l'unica voce del bilancio che insieme alla viabilità e i trasporti ottiene risorse aggiuntive per un importo di 10 milioni. Ma i vigili in strada continuano a non vedersi. I revisori dei conti nella loro relazione ipercritica di accompagnamento al bilancio hanno messo le mani avanti. E suggeriscono caldamente un «attento monitoraggio». Poi aggiungono che la Polizia municipale è una delle funzioni «dove più spesso si manifestano disfunzioni e difficoltà di gestione e di controllo».

    Parole inequivocabili
    Che fanno il paio con le storie boccaccesche che come fondale hanno i comandi di Polizia municipale. Molte vigilesse neoassunte sarebbero le amanti di consiglieri comunali o alti funzionari di Palazzo San Giacomo. Una soap opera in divisa, un intreccio di amori clandestini. Pure questo, a suo modo, un rap a spese del contribuente. Inevitabile chiedersi quali criteri abbiano ispirato nella selezione le commissioni di concorso. E altrettanto inevitabile chiedersi perché anche lo status di amante comprenda l'esenzione perpetua da incarichi operativi per le strade (e la monnezza) di Napoli.

    Max impara il napoletano si dice chiagn' e futt'

  5. #5
    Piccolo insipiente
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Vivo a Perugia (Augusta Perusia Colonia Vibia) con la mia famiglia
    Messaggi
    9,978
     Likes dati
    0
     Like avuti
    8
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Iervolino, Bassolino e classe politica campana camorrista: IN GALERA!

  6. #6
    Chiamparino for president
    Data Registrazione
    23 Oct 2006
    Messaggi
    4,500
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da rossopietro Visualizza Messaggio
    Max impara il napoletano si dice chiagn' e futt'
    chiedo scusa agli amici napoletani per la mia scarsa conoscenza della loro bellissima lingua... purtroppo però credo che il senso del 3d non cambi!
    Bassolino e Jervolino hanno portato alla rovina questa città pur conoscendo molto bene il napoletano!

  7. #7
    Piccolo insipiente
    Data Registrazione
    31 Mar 2009
    Località
    Vivo a Perugia (Augusta Perusia Colonia Vibia) con la mia famiglia
    Messaggi
    9,978
     Likes dati
    0
     Like avuti
    8
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    in effetti da un sindaco e da un governatore cher dicevano di essere grat a merola e ai neomelodici perchè avevano fatto conoscere l camorrista buono, non ci si poteva aspettare d meglio...

  8. #8
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 May 2007
    Messaggi
    4,369
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da robdealb91 Visualizza Messaggio
    Iervolino, Bassolino e classe politica campana camorrista: IN GALERA!
    ma il processo a Bassolino e alla Impregilo a che punto è? notizie da quel di Napoli?

  9. #9
    email non funzionante
    Data Registrazione
    30 May 2007
    Messaggi
    4,369
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da robdealb91 Visualizza Messaggio
    Iervolino, Bassolino e classe politica campana camorrista: IN GALERA!
    http://it.youtube.com/watch?v=I-6-BUOE9HY

  10. #10
    Chiamparino for president
    Data Registrazione
    23 Oct 2006
    Messaggi
    4,500
     Likes dati
    0
     Like avuti
    0
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    ...ma tutti quei forumisti napoletani che normalmente si stracciano le vesti a difesa dei diessini partenopei, non lasciano il loro contributo?

 

 

Discussioni Simili

  1. Tel chi el BEPUN...quello del "chiagni e fotti"!!
    Di salvo.gerli nel forum Politica Nazionale
    Risposte: 38
    Ultimo Messaggio: 04-09-12, 16:10
  2. Leghisti ladri esperti nel "chiagni e fotti"
    Di venetoimpenitente nel forum Regno delle Due Sicilie
    Risposte: 5
    Ultimo Messaggio: 08-03-12, 21:59
  3. Il "chiagni e fotti" dei martiri in tv.
    Di mustang nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 25-09-09, 20:38
  4. Cambiando l'ordine degli addendi il risultato cambia
    Di are(a)zione nel forum Sinistra Italiana
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 19-04-08, 15:03
  5. Risposte: 4
    Ultimo Messaggio: 14-11-04, 18:36

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito