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«Mettiamo insieme i comunisti»
Diliberto al Congresso provinciale del Pdci a Foggia
«Oggi la società italiana è in crisi, ed è una crisi che viene da lontano». E' questo il contesto, descritto ieri da Oliviero Diliberto
al Congresso provinciale del Pdci a Foggia, in cui prende il via la stagione delle assise dei Comunisti italiani. Il Congresso straordinario, che vedrà il suo culmine a Salsomaggiore dal 18 al 20 luglio, entra quindi nel vivo con il dibattito che si apre sui territori.
E' una mattina di sole e caldo afoso a Foggia, quando il segretario federale del Pdci Roberto Consiglio, nella suggestiva cornice del Palazzo della Provincia, apre i lavori dell'assise. Consiglio inizia la sua relazione con un incipit quasi obbligato sul «terremoto che si è abbattuto sulla sinistra all'indomani del voto del 13 e 14 aprile». Alla presenza di esponenti sindacali e degli altri partiti della sinistra, Consiglio condanna l'esperienza dell'Arcobaleno: «E' stata giudicata dagli elettori un mero “cartello” privo di un corpo e di un'anima politica».
Dopo una serie di interventi dei delegati, intervallati con i saluti degli ospiti, è toccato al segretario nazionale Oliviero Diliberto tirare le conclusioni. La prospettiva presentata da Diliberto per superare la crisi attuale si pone
l'obiettivo anche di tornare al governo, e per farlo sarà necessario allearsi con il Pd, «è imprescindibile, è il partito più forte», ma non «con l'attuale gruppo dirigente con cui non si può dialogare – prosegue Diliberto – e quindi è necessario che il loro atteggiamento venga sconfitto». Inoltre, condizione essenziale per il segretario del Pdci, è presentarsi al confronto «con un partito, realisticamente, non grande ma di sicuro meno piccolo». Un partito che può nascere «solo se prima riusciamo a mettere insieme i comunisti».
Il Congresso foggiano si è poi concluso con l'elezione di un Comitato federale di 30 componenti, i quali si sono riuniti a margine dell'Assise per riconfermare all'unanimità Roberto Consiglio quale segretario provinciale.
Per quanto riguarda il documento politico, il Congresso ha approvato quello proposto dal Comitato centrale, che ha ottenuto 26 (72,22%)voti contro i 10 (27,78%) della mozione alternativa.
(30.6.08)