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Wallace81
Retromarcia sulla Robin Tax
"Rischi per i consumatori"
Stamane l'autorità per l'energia aveva varato una una task force di esperti
per evitare che l'aumento delle tasse previsto nella manovra provocasse rincari
ROMA - C'è un "orientamento del governo per l'abolizione della Robin Tax", lo riferisce il presidente della commissione Finanze della Camera Gianfranco Conte dopo una riunione sugli emendamenti che il governo ha presentato al decreto sulla manovra dei quali "mancano ancora le relazioni tecniche".
L'imposta sugli extraprofitti delle compagnie petrolifere varata dal governo Berlusconi per finanziare la 'social card' a favore dei redditi più bassi, quelli maggiormente colpiti dal caro-prezzi, potrebbe quindi saltare, anche se, almeno per ora resta confermata la social card. Da parte del governo c'è "preoccupazione - dice Conte - la complessità della norma e la possibile ricaduta sui consumatori hanno portato a riconsiderare la norma, ma questo non vuol dire che c'è una modifica della nostra strategia". Infatti, ha aggiunto Conte, "la social card resta confermata".
Quindi, ha spiegato il presidente della commissione Finanze di Montecitorio, "data la complessità della norma, si sta lavorando a una ipotesi che tenga comunque conto delle fasce deboli". L'inasprimento del prelievo, infatti, "era funzionale alla carta sociale che resta confermata", ribadisce, ma "verrà riconsiderata la tassazione così come era stata sviluppata".
Inoltre, Conte fa notare che "il settore energetico è disponibile a fare la propria parte". E' di oggi, infatti, la notizia che l'Eni ha deciso di dare un contributo volontario di 200 milioni di euro da destinare al fondo di solidarietà del ministero dell'Economia nell'ambito della finanziaria.
Oggi l'autorità per l'energia era scesa in campo per evitare che l'aumento della tassazione previsto dalla Robin Hood Tax, contenuta nella manovra del governo Berlusconi, ricada sulle bollette dei consumatori.
L'Authority guidata da Alessandro Ortis, si è mossa in base alle disposizioni contenute nel decreto legge dello scorso giugno, con cui il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha assegnato al regolatore il compito di vigilare sulla corretta applicazione della Robin Tax. Per garantire il puntuale rispetto del divieto di far ricadere i costi sui consumatori, l'autorità avrebbe dovuto acquisire tutte le informazioni necessarie per verificare costantemente il rispetto della norma, accertare le eventuali violazioni adottando le dovute misure prescrittive e sanzionatorie in caso di inosservanza delle disposizioni.
Era stato deciso di far nascere una "task force" di esperti che avrebbe collaborato con la Guardia di finanza. Le imprese che non trasmetterano le informazioni e i documenti richiesti, sarebbero state punite con una sanzione amministrativa pecuniaria, salvo che il fatto costituisca reato. In una nota l'Unione Petrolifera ha sottolineato come la decisione del garante costituisca il ritorno ad un passato con un "controllo surrettizio dei prezzi". Una polemica che, a questo punto, potrebbe finire in archivio.
( 7 luglio 2008)
http://www.repubblica.it/2008/06/sez...y-energia.html