Originariamente Scritto da
matrix82ct
17 marzo 1861: nasce il regno d'italia, monarchia parlamentare.
2 giugno 1946: nasce la repubblica italiana.
1 gennaio 1948: entra in vigore la costituzione della repubblica italiana.
come fa, uno stato democratico, dotato di una carta costituzionale precisa e moderna a farsi condizionare da un minuscolo stato non democratico il cui sovrano assoluto è un leader religioso?
cos'è stata storicamente l'italia? contro chi ha combattuto per trovare l'unità? contro cosa ha combattuto per diventare una democrazia?
noi abbiamo detto no all'assolutismo, abbiamo combattuto contro "l'uomo della provvidenza" che ci aveva "stregato" facendoci piombare in un dittatura, lo stesso uomo che ha fatto rinascere nel 1929, uno stato assoluto che era morto nel 1870. una volta finita la guerra, abbiamo fatto nascere una democrazia con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, ma non abbiamo corretto uno dei tanti errori lasciati in eredità dall'uomo della provvidenza: abbiamo riconosciuto costituzionalmente i patti lateranensi. con quali conseguenze? mi pare evidente che quel riconoscimento ha rafforzato il peso politico della chiesa nella nostra democrazia, peso politico che viene costantemente esercitato.
per molti (credenti e non) non c'è nulla di strano, opinione rispettabilissima, per carità, ma che non condivido. molti pensano che in fondo i valori morali della chiesa sono patrimonio culturale dell'italia, è quindi giusto che il vaticano abbia nella politica italiana il peso che ha.
ma io mi chiedo, tra me e me: cosa abbiamo da spartire col vaticano oggi che siamo una repubblica democratica? ma abbiamo idea di quale sia il retaggio storico e politico del vaticano? abbiamo idea di quali siano i personaggi che quello stato reputa essere esempi da seguire?
al di là degli scandali sessuali, al di là dell'ipocrisia vaticana riguardo certi temi, al di là di figure controverse che hanno avuto un potere politico spropositato all'interno del vaticano in epoca contemporanea: non dimentichiamo la storia di quello stato!
non possiamo accetare lezioni politiche e morali da uno stato che storicamente ha perpetuato genocidi, gravissime violazioni dei diritti umani, censura politica e culturale, uno stato storicamente guerrafondaio, uno stato che ha usato e usa la religione per affermarsi politicamente ed economicamente!
noi siamo uno stato democratico! la storia di quello stato è una storia fatta da uomini che oggi vengono venerati come santi, ma abbiamo presente che ruolo politico abbiano avuto alcuni santi e dottori della chiesa nella loro epoca? tra loro ci sono inquisitori! noi che siamo una democrazia, come facciamo a farci dare lezioni politiche da chi considera santo e dottore un inquisitore? tra loro ci sono guerrafondai! noi che abbiamo una costituzione che ripudia la guerra d'offesa, come facciamo a farci dettare la nostra politica da chi considera santo ed esempio da seguire un guerrafondaio?
il retaggio storico politico di quello stato, non è compatibile con la nostra costituzione, eppure il peso politico di quello stato si fa sentire pesantemente nella nostra vita politica. non è un'anomalia?