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    Predefinito I Magistrati sono anche così!

    CASO CECCHI GORI, GIUDICE FIGLIOLIA SOSPESA PER DUE MESI…

    Allucinante ...

    (Adnkronos) - La sospensione dall'esercizio della professione di magistrato per due mesi è stata disposta dal gip di Perugia, Claudia Matteini, per il giudice del Tribunale di Roma, Luisanna Figliolia, indagata per concussione nei confronti del produttore cinematgrafico Vittorio Cecchi Gori e di abuso d'ufficio. A chiedere la sospensione per la Figliolia era stata la procura della Repubblica del capoluogo umbro. Il giudice era stato sentito dal gip di Perugia lunedi' mattina a palazzo di Giustizia. Oggi la decisione. Il provvedimento è immediatamente esecutivo.

    2 - LA DEPOSIZIONE DI MARA MEIS CHE ACCUSA IL GIUDICE LUISANNA FIGLIOLIA/2


    Parte della dichiarazione di Mara Loreto De Gennaro, in arte Mara Meis, rilasciata alla Procura di Perugia il 7 marzo 2008:
    Una volta che la Figliolia aveva ottenuto l'allontanamento di tutti legali e professionisti di fiducia di Vittorio e con la nomina, oltre che del marito, anche di altri avvocati da lei proposti o direttamente incaricati, la sua posizione divenne anche di maggiore pressione fino ad arrivare minacciosa nel vero senso della parola.

    Arrivati nel periodo estivo la Figliolia si rivolgeva a Cecchi Gori minacciando che, in ogni occasione, se non avesse fatto ciascuna cosa secondo le sue direttive, lei lo avrebbe rovinato e lo avrebbe fatto arrestare. Queste parole incutevano in Vittorio Cecchi Gori un terrore che lo immobilizzava e gli impediva qualsiasi autonoma determinazione. Nell'estate la Figliolia si è imposta anche nelle vacanze. Ricordo che sia a luglio che a fine agosto la Figliolia si presentò davanti la porta di casa di Sabaudia, con tutta la scorta, con le valigie senza che fosse da alcuno invitata, stabilendosi in casa per giorni.

    (…)

    La situazione che si viveva era sempre quella di una continua imposizione della propria volontà da parte della dott.ssa Figliolia. Vittorio, dopo un primo momento di entusiasmo, ha cominciato a comprendere che il suo interessamento era tutt’altro che disinteressato e soprattutto non era produttivo in quanto il marito, dott. Bologna, era manifestamente incapace di attendere alle mansioni per le quali percepiva l'emolumento come da contratto. Più di una volta ho sentito Vittorio dire alla Figliolia che il marito era incapace e che combinava guai e in più circostanze la Figliolia ha confermato queste considerazioni assumendo di essersene accorta e di aver compreso che il Bologna, con l'avv, De Martini da lei stessa voluto nello staff legale, erano negativi per Vittorio.

    Vittorio, quindi, dopo i primi mesi subiva la Figliolia e l'avrebbe voluta allontanare se non fosse stato per il timore, confermato dalle sue precise minacce che sarebbe stato rovinato. Preciso ancora che le minacce della Figliolia che magari potevano risultare astratte e generiche, erano per Vittorio particolarmente penetranti e pervicaci a causa della sua debolezza e della sua assoluta fragilità.

    Nel periodo successivo all'estate, Vittorio aveva preso completamente coscienza della inutilità e della negatività della presenza costante ed asfissiante della dott.sa Figliolia. Mi confidava continuamente che il primo passo sarebbe dovuto essere quello di allontanare il dott. Bologna e quindi, revocargli la procura generale che era particolarmente pericolosa e rescindere il contratto. Quotidianamente Vittorio mi ripeteva di pensare che la Figliolia gli stesse intorno per prendere quanti più soldi possibile di quelli che gli rimanevano

    (…)

    A parte i soldi che percepiva il dott. Bologna e che erano solo formalmente giustificati dal contratto di consulenza e dalla procura speciale perché in pratica era da tutti conosciuto che il Bologna era solo il tramite per remunerare la Dott.ssa Figliolia, a fronte dì un'attività professionale inesistente; mi risulta che la dott.ssa Figliolia abbia chiesto somme di denaro di circa 4 o 5 mila euro per ripagare le spese sostenute per il lavoro prestato per Vittorio. Così, nel dicembre 2007 le furono dati prima 4.000 euro e la settimana successiva altri 5.000.

    Devo precisare, comunque, che la Figliolia utilizzava l'abitazione di Londra di Cecchi Gori per circa due volte al mese e, in particolare, in occasione di un viaggio a Londra la Figliolia chiese anche i soldi della spesa e Vittorio le diedec 1.500 o 2.000 euro in contanti.

    (…)

    La sera del 21 novembre 2007 stavo uscendo a cena con Vittorio per festeggiare la vittoria in Cassazione per il caso-Telecom. Telefonò la Figliolia la quale pretendeva che Vittorio portasse a cena lei e la ex compagna di Vittorio, Valeria Marini. Vittorio ribadì che intendeva andare a cena con me. Dopo poco si fiondò in casa la Figliolia, spalleggiata dal mar.llo Paiella e dalla sua scorta. Eravamo nella sala da pranzo (normalmente utilizzata come ufficio) e le Figliolia ordinò a Vittorio di allontanarmi da quella stanza e per evitare problemi a Vittorio pensai di allontanarmi. Sia pure dalle altre stanze, sentivo la Figliolia urlare e minacciare Vittorio di non portarmi a cena e di lasciarmi in casa “come un cane”.

    Vittorio si ribellò, e poi mi ha raccontato di aver, in uno scatto di ira, alzato un coltello da frutta che era sul tavolo, all'indirizzo della Figliolia, per intimarle di non intromettersi nella nostra vita privata. La Figliolia reagì violentemente e cominciò a minacciare Cecchi Gori dicendo che quel suo comportamento non era la giusta riconoscenza per la vittoria in Cassazione che era da attribuire esclusivamente al suo interessamento. La Figliolia continuò a minacciare Vittorio dicendo che se fosse venuto a cena con me lei lo avrebbe "rovinato" e lo avrebbe "fatto arrestare". A queste parole Vittorio tremò e cercò di smorzare i toni, intendendo calmare la Figliolia.


    Devo dire che anche in altre occasioni Vittorio ha cercato di ribellasi e di regimentare l'ingerenza della Figliolia ma, poi, quando quest'ultima profferiva le solite minacce di rovinarlo e farlo arrestare, Vittorio inorridiva e cedeva. Ulteriore forza intimidatoria fu resa dalle minacce della Figliolia allorché gli avvocati, tutti di nomina ed imposizione della Figliolia, si rifiutavano di parlare al telefono con Vittorio. La Figliolia, quindi, si faceva forte del fatto di avere “in mano gli avvocati” e lo minacciava di poterlo rovinare anche mediante i suoi stessi avvocati, a cui lei stessa impartiva direttive ed ordini.

    (…)

    La sera del 27 dicembre eravamo a cena alla Lampara io, Vittorio ed il sig. Lattari e, come al solito parlavamo della grave situazione di sottomissione a cui ci costringeva la Figliolia. Eravamo tutti e tre concordi nel dire che la presenza della Figliolia e del marito era nefasta sotto il profilo personale e negativa sotto il profilo processuale: in nove mesi aveva imposto la nomina dei suoi avvocati che non avevano ottenuto un solo risultato positivo a fronte di due vendite all'asta dei beni di Vittorio ed ingentissime parcelle pagate agli avvocati da lei imposti. Al termine di questa sera, Vittorio era determinato a rappresentare alla Figliolia la ferma volontà di nominare un nuovo avvocato di sua fiducia e di riprendere in mano la gestione dei suoi affari sollevando l'entourage del giudice da quelle mansioni in cui si erano intromessi sempre di più.

    Tornammo a casa e il filippino di servizio in casa, tale Nathan, ci presentò un biglietto da lui scritto su dettatura telefonica della Figliolia che recitava: "Mi avevi detto che non saresti uscito, ho provato a chiamarti ma il tuo telefono era sempre spento, forse ci vediamo quest'altro anno, di a Barone di preparare i miei soldi. la dottoressa."

    Questo messaggio fece andare su tutte le furie Vittorio che disse al Lattari di conservarlo per provare un domani che la Figliolia gli chiedeva i soldi e, poi, si scagliò contro il filippino che affermava che fosse stata la dott.ssa ad ordinargli di scrivere quelle parole. Vittorio disse a Pino Lattari di interessarsi del licenziamento del filippino che, assumeva Vittorio, prendeva ordini dalla Figliolia e le riferiva le cose che avvenivano in casa. Dopo questa pesante presa di posizione, Vittorio, per cercare di calmare la Figliolia, temendo le sue minacciate ritorsioni, mi chiese di inviare un sms conciliante alla Figliolia per invitarla al mio compleanno.

    La sera a cena la Figliolia ebbe modo di vedere il regalo che Vittorio mi aveva fatto, un triplice bracciale di brillanti. Il giorno successivo la Figliolia chiamò Vittorio dicendo di non volere più la collana di perle che aveva ricevuto in regalo a Natale, chiedendo insistentemente lo stesso identico regalo che avevo ricevuto per il compleanno. Alla. Fine Vittorio disse al Lattari di cambiare il regalo, di non comprarne uno uguale al mio ma sempre di valore che potesse andare bene. So che rifiutò anche un successivo regalo, un orologio Cartier di brillanti. Poi non so come sia finita.

    (…)

    La sera dell' 11 gennaio avevamo a cena i coniugi Maietto e durante la cena avvertii forti dolori al ventre ed un intenso malessere generale e vertigini, tanto da chiedere scusa ai commensali per andate a letto. Neanche il letto riuscì ad alleviarmi, ricevetti la visita del prof. Dott. Regolo che decise per il ricovero urgente in ospedale. Sono stata ricoverata in ospedale e i medici mi diagnosticarono un avvelenamento non da farmaci. Il giorno dopo Vittorio non è nemmeno venuto a farmi visita e per telefono mi diceva di essere in compagnia della Figliolia. Il giorno successivo ancora Vittorio si è incominciato a negare al telefono e non lo ho più sentito.

    Il 14 pomeriggio sono stata dimessa dall'ospedale ed ero molto impaurita. Intanto il mio compagno si era disinteressato di me nonostante la degenza e non mi aveva mandato neanche l’autista per portarmi a casa. Nel frattempo, sempre il pomeriggio del 14, venivo a sapere che il Lattari era stato denunciato dal filippino, proprio quello che dopo pochi giorni avrebbe dovuto licenziare. II Lattari, infatti, raggiunto dai Carabinieri aveva raggiunto mia sorella, che è avvocato, e che era con me in quel momento. Pensai, quindi di non fare ritorno a Palazzo Borghese, trovando l'ospitalità di mia sorella a via Lorenzo il magnifico.

    Da quel giorno non parlai più direttamente con il Cecchi Gori che mi mandava messaggi concilianti per convincermi a tornare in casa tramite il suo autista, Giovanni Pasquariello, che faceva da tramite in tempo reale al telefono tra Cecchi Gori e me. Il 18 gennaio, dopo la mia dimissione dall'ospedale, fui contattata dal dott. Regolo che mi chiese scusa perché solo con ritardo aveva appurato che avevo patito un avvelenamento non da farmaci e concluse leggendomi la cartella clinica.

    Lo stesso pomeriggio ho rivisto Cecchi Gori, dopo appuntamento concordato (come in altre due occasioni) tramite il predetto Giovanni. ed in quella occasione rappresentai a Vittorio che ero stata avvelenata probabilmente in casa. Vittorio, lì per lì, mi disse che se ero sicura di quello che dicevo ed avevo le prove dell'avvelenamento, collegando l'avvelenamento alla denuncia che il filippino aveva sporto contro il Lattari, definì il tutto come un complotto e mi disse che avrei dovuto fare la denuncia, in tal modo aiutando anche lui a liberarsi da quella situazione.

    Dopo un paio dì ore fui nuovamente contattata dal dott. Regolo che mi avvertiva di essere stato contattato dal Cecchi Gori che piangendo gli aveva chiesto di raggiungerlo. Dopo la visita di Cecchi Gori, il dott. Regolo mi contattava nuovamente per dirmi che, invece di trovarlo a letto in pieno malessere, così come aveva detto, aveva trovato il Cecchi Gori al telefono e ben in forma e che subito lo aggrediva assumendo di voler appurare la vicenda dell'avvelenamento e che la Figliolia era molto arrabbiata per questa questione. Il dott. Regolo era molto impaurito e mi diceva di voler chiamare anche i coniugi Maietto, comuni umici, per avere rassicurazioni dopo l’aggressione subita da Cecchi Gori.

    Dopo qualche giorno, in definitiva, arrivai a ritirare la cartella clinica dal dott, Regolo. Lo stesso mi diceva che “non voleva essere in mezzo” che “aveva paura di essere coinvolto avendo paura di quella donna che è sempre un GIP” dicendo che di quella cartella non me ne sarei fatta nulla. Nell'aprire la cartella clinica mi avvedevo che il referto parlava di intossicazione da farmaci.


    http://dagospia.excite.it/esclusivo.html


  2. #2
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    è incredibile questa notizia

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da leonard_shelby Visualizza Messaggio
    è incredibile questa notizia

    Hai notato che nessuno di quelli che solitamente commentano a favore dei Magistrati, non hanno ancora lasciato un commento?

    Perchè ?


  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da rw1421 Visualizza Messaggio
    Hai notato che nessuno di quelli che solitamente commentano a favore dei Magistrati, non hanno ancora lasciato un commento?

    Perchè ?

    le mele marce ci sono in tutte le categorie.Ma non strumentalizzate non c'entra un cappero..

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da sofocle Visualizza Messaggio
    le mele marce ci sono in tutte le categorie.Ma non strumentalizzate non c'entra un cappero..
    In questo caso si tratta di una mela marcia ... ?

    Direi che un Magistrato che si comporta in questo modo, più che mela marcia, dimostra l'arroganza e il potere ostentato della categoria, sicura di farla sempre franca!

    Altro che mela marcia.


  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da rw1421 Visualizza Messaggio
    Hai notato che nessuno di quelli che solitamente commentano a favore dei Magistrati, non hanno ancora lasciato un commento?

    Perchè ?

    intanto è stata sospesa da un altro magistrato..


    e tu che commento lasci?

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da rw1421 Visualizza Messaggio
    In questo caso si tratta di una mela marcia ... ?

    Direi che un Magistrato che si comporta in questo modo, più che mela marcia, dimostra l'arroganza e il potere ostentato della categoria, sicura di farla sempre franca!

    Altro che mela marcia.

    Ma che c'azzecca????? Uno non fa mille!!!
    (anche tu prodotto malato del berlusconismo)

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da bator Visualizza Messaggio
    intanto è stata sospesa da un altro magistrato..


    e tu che commento lasci?

    Avrei voluto vedere ... dopo una denuncia precisa! Cosa doveva fare? Insabbiare come in tanti altri casi ?


 

 

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