Deve scontare una pena complessiva di 12 anni e undici mesi
Terrorismo, catturato in Brasile
l'ex Nar Pierluigi Bragaglia
Condannato in Italia per banda armata e associazione sovversiva, rapina e sequestro di persona
ROMA - Sono state avviate allo scorso mese di aprile le indagini dei Carabinieri del Ros che giovedì sera hanno portato all'arresto, con il concorso della Polizia Federale brasiliana, di Pier Luigi Bragaglia, latitante dal 1982, esponente dei Nuclei Armati Rivoluzionari. L'attività investigativa dei militari dell'Arma, diretta dalla procura di Roma, era finalizzata alla localizzazione di Bragaglia - che deve scontare una pena complessiva di 12 anni e undici mesi di reclusione per rapina aggravata, sequestro di persona, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi, banda armata e associazione sovversiva - nel quadro di una più ampia attività di ricerca dei latitanti di matrice eversiva. Diversi elementi raccolti nel corso delle indagini, su cui viene mantenuto il riserbo, hanno portato i carabinieri in Brasile, dove si riteneva che il latitante potesse trovarsi.
LA CATTURA - Giovedì sera, dopo alcuni giorni di attività di osservazione e pedinamenti, Bragaglia è stato individuato ed arrestato dalla polizia federale brasiliana, che ha operato in concorso con personale del Ros, a Ilhabela, un piccolo centro nello Stato di S. Paolo. Bragaglia, che utilizzava un falso passaporto venezuelano, era titolare di un piccolo albergo - Chalet do Paolo - ed era anche proprietario di un deposito di bevande. Durante la perquisizione nella sua abitazione è stata trovata una pistola nascosta sopra un armadio. L'uomo è stato condotto nel carcere federale di S. Paolo in attesa di estradizione e dovrà subire anche un procedimento per i reati federali connessi al possesso dell'arma e del documento falso.
AMICO DI MAMBRO E FIORAVANTI - Comincia agli inizi degli anni '70 - in alcuni quartieri a nord di Roma, un contesto ambientale all'epoca fertile - il percorso eversivo dell'ex Nar Pier Luigi Bragaglia, arrestato dopo 26 anni di latitanza. Il quartiere di Vigna Clara, piazza dei Giuochi Delfici, via Cortina d'Ampezzo, via Flaminia e via Cassia rappresentavano in quegli anni alcuni dei principali punti di ritrovo dei giovani militanti dell'estrema destra. E Bragaglia viveva in una zona di Roma dove abitavano elementi di spicco dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Nei primi anni '70, Bragaglia era uno dei leader di un gruppo ritenuto responsabile di una serie di aggressioni e intimidazioni nei confronti di extraparlamentari di sinistra, finalizzate a mantenere il «controllo della piazza». Per questi reati, compiuti in un contesto di «azioni antidemocratiche proprie del partito fascista», il 9 novembre 1977 i pm di Roma emettono un ordine di cattura nei suoi confronti e di altri appartenenti ai Nar. L'amicizia con esponenti di spicco della formazione terroristica, tra cui i fratelli Fioravanti e Francesca Mambro, ha determinato una svolta nella carriera eversiva di Bragaglia e ne ha favorito lo stabile inserimento nei Nuclei Armati Rivoluzionari, «in cui si evidenzierà - sottolineano gli investigatori del Ros - per capacità militari e determinazione». Nel 1982 Bragaglia ha fatto perdere le sue tracce.
04 luglio 2008