Il nemico è a destra

[wild side]

Ehm...il "nemico" è chi si è APPROPRIATO del termine destra...

...


Anzi, a pensarci bene il nemico è chi ancora crede nel significato degli anacronistici termini destra e sinistra.

E che dire di chi confonde la Lotta di Popolo con la lotta di classe?

E non mi riferisco solo ai reazionari e filoborghesi, ma anche a chi, non avendo il coraggio di sostenere che 80 anni di socialismo reale sia stato uno scherzo o un equivoco (come fanno i reduci del cosiddetto Fronte Rosso), si richiamano alla RSI, alla socializzazione o rivedono nei 12 anni del "Reich millenario" la soluzione al mondialismo. E' una mitizzazione che se da un lato illude dall'altro rappresenta un alibi per non agire e gridare al complotto.

La logica di questi neo-qualcosa o ex-qualcos'altro non è quella degli sconfitti, caratteristica del Fascismo originale, ma quella di aver pareggiato la seconda guerra mondiale...ecco da dove nasce l'equivoco destra-fascismo/desta-reazione/destra-imperialismo.

Il Fascismo la guerra l'ha persa, la reazione l'ha vinta. Ora fare le scelte di campo conseguenti. Ma definire il Fascismo è sbagliato quanto inutile: ne' destra ne' sinistra, TERZA VIA!

[Giò]

Guarda in effetti Pavolini preferì sempre definire la politica economica fascista "corporativista" nel senso che con il corporativismo adeguatamente applicato e con la socializzazione che ne era il coronamento si sarebbe arrivati ad ottenere la più alta giustizia sociale, l'unico "socialismo" possibile. Del resto lo stesso termine "socialismo" si prestava a notevoli ambiguità. E qui bisognerebbe definire questa parola, inflazionatissima: ci si potrebbe limitare a definire il termine "socialismo" come ordinamento politico teso a favorire la più alta forma di giustizia sociale attraverso un sistema economico alternativo al capitalismo, favorevole alla proprietà privata solo nel caso in cui questa sia in funzione sociale e dove gli interessi individuali vengono dopo quelli collettivi. Chiaro che il fascismo non si sofferma su interessi esclusivamente materiali, ma contempla anche e soprattutto quelli etici e spirituali: il "socialismo" nella pratica economica fascista (perché se teniamo buona la definizione che ho dato sopra mi sembra che si possa benissimo parlare di "socialismo fascista") è la traduzione in pratica dell'insegnamento spirituale (diceva Ildige, rivoluzione palingenetica ). Questo è il mio punto di vista, ed è per questo che non mi scandalizzo ad usare la parola "socialismo".
Poi ti ripeto, destra o sinistra non è questo il problema: il fatto è che comunque la dottrina fascista non può essere aperta a tutto, come dici tu d'altronde. La differenza tra me e te è che io cerco di mettere di più in risalto alcuni valori e alcune conquiste, tu preferisci subordinarli ad altri valori, egualmente "fascisti". Inoltre abbiamo concezioni diverse di alcuni termini contemplati nella dottrina o nella storia (es.: "volontà di potenza" o "razza") e tendiamo a giudicare in modo diverso le varie fasi storiche di quel periodo storico e di quel fantastico movimento. Ecco perché io mi sento più "di sinistra", mentre credo che non si possa mettere in dubbio il fatto della tua "destrosità".

Beh se c'è una cosa sicura è la mia destrosità
Comunque, ho capito il tuo discorso sul socialismo, ma non credi che in tal modo si rischi di definire come "socialista" qualsiasi sistema economico-sociale non liberalcapitalista?

[Pieralvise]

Praticamente chiamiamo "socialismi" anche quelli che Marx definì "i falsi socialismi"?