Originariamente Scritto da
METALLO
Conoscete tutti Antonio di Pietro come lo strenuo difensore dei Giudici e della Legalità, no? Ci si attenderebbe quindi da Di Pietro, più che da altri, che la sua attività politica fosse informata solo al Bene Comune ed alla Coerenza (con la c maiuscola).Si dà il caso però che il suo ruolo in politica sia stato solo quello di fare confusione e poi di rientrare tra i ranghi come nulla fosse successo.Sta per esssere votato l'indulto? Ebbene Di Pietro smania per dimostrare la sua contrarietà alla decisione del csx di votare l'indulto.Bene Di Pietro! Allora esci dal Governo? Eh no.Il posticino come Ministro delle Infrastrutture è suo.Nessuno lo smuove.Il Sig. Ministro Mastella viene sottoposto ad indagini e compie un atto del Suo Ufficio (ovvero chiedere al CSM di valutare le presunte scorrettezze del Dott. De Magistris Luigi da Catanzaro)?Indovinate cosa fa Di Pietro? Si, esatto attacca il Guardasigilli, gli chiede quasi di dimettersi, vi litiga in pieno Consiglio dei Ministri.Ora direte.Ha fatto cadere il Governo? No, ha fatto cadere la decisione di porre nel nulla la Società Stretto di Messina.E lui è ancora lì imperturbabile al suo posto come Ministro.Va beh che per gli Italiani le dimissioni non esistono, me per Lei ,Sig. Ministro Di Pietro, sono quasi come la kriptonite per Superman.Che bell'esempio,Ministro Di Pietro.Nessuno ci toglie dalla testa che Lei abbia lasciato la magistratura perchè con la politica si diventa potenti e ricchi.Chi glielo faceva fare di rimanere un umile PM? Ma non era Lei che andava dicendo che non si sarebbe mai alleato nè con la destra, nè con la sinistra? Poi quando ha preso la botta elettorale nel 2001 candidandosi in solitudine, ha deciso di cambiare idea.Vero o no?Lei assume che si è fatto processare per la storia dei 100 milioni. Verissimo. Però, .... però ... il quotidiano "
Il Campanile"
http://www.ilcampanileonline.com/mod...p?codice=13376 riporta parte di una lettera al Direttore de "
Il Foglio" da parte di Frank Cammini, conosciuto cronista di giudiziaria ai tempi di “
Mani Pulite”.Secondo Cammini il Ministro Di Pietro indagato a Brescia (e che oggi contesta l’avocazione dell’inchiesta “Why not?” da parte della procura generale di Catanzaro), "
venne salvato dall’avocazione da parte del procuratore generale di Brescia che tolse l’inchiesta ai pm Fabio Salamone e Silvio Bonfigli, perché sosteneva che, da pm di Milano, Di Pietro in precedenza avesse indagato sul fratello di Salamone, Filippo. Il nome di Filippo Salamone, invece, non fu mai iscritto nel registro degli indagati a Milano. Era una leggenda metropolitana che salvò l’Eroe».Sig. Ministro Di Pietro speriamo che abbia la possibilità di smentire tutto ciò ,altrimenti Lei sembra davvero predicare bene e razzolare male.Se poi andiamo a leggere un'inchiesta
http://www.cittadiniattivi.it/testo.asp?id=1360 di
Panorama del 25.10.2007 su di Lei della giornalista Laura Maragnani scopriamo davvero tante,tante cose interessanti.Sig. Ministro, La ricordiamo vicino a Gianfranco Fini il 3 Ottobre che sentenziò :«
I partiti non sono delle bocciofile».In quel contesto veniva presentata una proposta di legge per «
la riduzione dei costi della politica e la promozione della trasparenza». Cosa disse il Ministro Di Pietro? Leggete,leggete: «
C’è una caduta verticale nella credibilità delle istituzioni. Vediamo chi sottoscrive questo documento, chi ci sta e chi no, chi ci fa e chi ci marcia».Bene,bravo,bis diremmo noi.Però,...però...dell'
Italia dei Valori (di cui è sommo capo il Ministro Di Pietro) il 21 settembre è stata chiesta la messa in liquidazione al tribunale civile di Milano e la stessa IDV è stata segnalata al Consiglio d’Europa perché ad approvarne i bilanci sarebbe di fatto un’unica persona.Indovinate chi è quella persona? Si, si appare lui.Il Ministro Antonio di Pietro che ha avuto oltre 22 milioni di euro dallo Stato per l'"
Italia dei Valori" e che sembra gestire assieme a due donne: Susanna Mazzoleni, la sua ex moglie, e Silvana Mura che Panorama e lo stesso DI Pietro chiamano «
amica di famiglia».Non ci interessa approfondire cosa voglia dire.Ci interessa invece leggere cosa dice l’oggetto sociale dello statuto alla fondazione dell' "
Italia dei Valori" nel 2000 : «
La valorizzazione, la diffusione e la piena affermazione della cultura della legalità, la difesa dello stato di diritto, la realizzazione di una prassi di trasparenza politica e amministrativa».Bene,benissimo,che belle parole.Commuoventi.Successivamente, in una riunione innanzi ad un notaio nel 2003 gli altri due soci Di Domenico e Mura si dimettono cosicchè Di Pietro sembra rimanere unico socio! La sede dell'Italia dei Valori diventa via Felice Casati 1/A, a Milano. Nove vani comperati da un’altra srl, la An.To.Cri. di Bergamo. Che vuol dire An.To.Cri?Vi diciamo solo che i figli di Di Pietro si chiamano Anna, Toto e Cristiano.Poi il socio unico della An.To.Cri., sempre Di Pietro, dà in affitto all' "
Italia dei valori", di cui Di Pietro sembra essere unico socio, l’appartamento di via Casati e poi anche i 10 nuovi vani a Roma in via Principe Eugenio 31, a Roma.Ma Panorama ha dato anche una scorsa allo statuto dell'Italia dei Valori.Incredibile dictu! Il Presidente dell'
Italia dei Valori ,«
fino a sua rinuncia», ha la titolarità del simbolo e la modifica dello statuto; l’approvazione del «
rendiconto»; la definizione delle candidature, decide sulla presentazione delle liste, sulla nomina del tesoriere, sull’assegnazione «
di incarichi retribuiti», sulla ripartizione e sull’utilizzo dei finanziamenti. E' importante rilevare come secondo l'inchiesta ,di "
Italia dei Valori" ve ne sarebbero due.Il partito, a cui chiunque può aderire a livello «
politico», anche via internet; e quella, parallela, che percepisce e gestisce i giganteschi fondi pubblici (quasi 22 milioni e mezzo).Nel 2004 entrano in questa "
seconda" Italia dei Valori due nuovi soci (la ex moglie Mazzoleni e Silvana Mura).Quanti sono i contributi all'
Italia dei Valori di cui Di Pietro sembra essere il capo incontrastato? Solo nel 2006 10 milioni 726 mila euro di rimborsi elettorali. In totale dalla sua fondazione quasi 22 milioni e mezzo. Secondo
Adriano Ciccioni, ex Consigliere Comunale a Milano «
Non appena qualcuno cominciava a chieder conto dei soldi veniva messo alla porta». Nel 2005 ex art 10 dello statuto dell' "Italia dei Valori", Di Pietro sembra essere il solo a «
esaminare ed eventualmente approvare» il bilancio 2004. Nel verbale però non appare alcun socio oltre Di Pietro.Ma un'associazione non deve essere composta almeno da tre soggetti?Forse sbaglio io.Mah! O Forse quella di Di Pietro è una bocciofila?