Processo naturale e "vocazione sociale" o "vocazione egoistica o individualistica", il presupposto gnoseologico è lo stesso: l'essere umano è (per definizione) un essere razionale che agisce in base a scopi. Opera scelte, frutto di decisioni razionali. E' più chiaro ora quello che cerco di sottolineare?
Grazie
Ecco, questa in sostanza la definizione della differenza fra le due concezioni contrapposte, fra la Legge immutabile cui tutte le culture degne di questo nome fanno riferimento (indoeuropee o meno, ha ormai poca importanza..), e il nomos che qualsiasi retore sufficientemente addestrato può esser capace di rivoltare a suo piacimento e persino contro il Modello...proprio per questo si sviluppò già in antico una disputa (la celebre disputa della prima sofistica in particolare) fra la concezione di Politeia ispirata alla Dike inalterabile, e quella fondata solo sul nomos umano, poichè questa in ultima istanza è la base portante di qualsiasi possibile discriminazione fra i molteplici sistemi politici.
Non solo, dal momento che ogni sistema politico riflette un'Idea ben percepibile, questa base si riflette sui sistemi sociali e su tutto ciò che questi ultimi fondano, ogni aspetto cioè della vita umana, inclusa la ricerca, forse anche egoistica, di una sempre maggior felicità; perciò ecco forse una soluzione a ciò che un tempo già diede l'avvio ad un imperante quanto pernicioso relativismo (da non confondersi, per favore, con un'altra specie d'individualismo!)...
D'altra parte l'origine delle fondazioni delle società non può esser individuata altro che nella differenza dei fini, ovvero nelle politeiai originarie non si riscontra altro che il principio, e con esso lo scopo, che poi darà la forma essenziale allo Stato e alla sua società; non credo, dai molteplici esempi (come ho detto non solo in ambito indoeuropeo, anche se in esso appare con maggior chiarezza e rilievo), che esso possa esser scorto in questa ricerca del reciproco utile, e neppure per una sorta di processo necessario e naturale etc. piuttosto ritorniamo al discorso di pfjodor (curiosamente ...) "E' sulla genesi delle civiltà (con relative e specifiche istituzioni politico-religiose-giuridiche) che qui - io credo - sia utile che si discuta. Tenendoci a debita distanza da visioni ideologiche o teologiche che siano. "
A questo dunque torniamo!
Saluti!
teurgia sacrale romana
DEVOTIO P. DECI MURIS
DECIUS CONSUL.
Deorum ope,
Marce Valeri,
opus est.
Agendum, pontifex publicus populi Romani
praei verba,
quibus me pro legionibus
devoveam.
-Pontifex eum togam praetextam sumere iubet et velato capite, manu subter togam ad mentum exserta, super telum subiectum pedibus stantem sic dicere:
INDIGITAMENTUM
Iane,
Iuppiter,
Mars pater,
Quirine,
Bellona,
Lares,
divi Novensiles,
di Indigetes,
divi quorum est potestas nostrorum hostiumque
dique Manes!
PRECATIO
Vos precor veneror
veniam peto oroque,
uti populo Romano Quiritium
vim victoriamque prosperetis,
hostesque populi Romani Quiritium
terrore formidine morteque afficiatis.
DEVOTIO
Sicut verbis nuncupavi,
ita pro re publica exercitu
legionibus auxiliis
populi Romani Quiritium
legiones auxiliaque hostium
mecum
dis Manibus Tellurique
devoveo.
Volevo capire se per sacrificio "salvifico sociale" si possono annoverare i tentativi,a dir il vero molto provocatori, di George Bataille, Roger Caillois , .René Daumal e il College de Sociologie. Penso che l'intento sia il medesimo.
Questo in riferimento al ciò che ha postato Πλάτων