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Roma, 7 lug (Velino) - Il governo Berlusconi lascia al palo i magistrati. L’esecutivo può contare sul sostegno del 59,4 per cento degli italiani, mentre crolla al 18 per cento la fiducia dei cittadini nella magistratura. Sono le cifre del sondaggio riservato di Euromedia research per il Cavaliere, pubblicato oggi dal “Giornale”, e che conferma sostanzialmente quello di Mannaheimer pubblicato sul “Corriere”, e affossa definitivamente quello di Demos per “Repubblica”. Il governo incrementa l’indice di gradimento attestandosi al 59,4 per cento (61 per Mannaheimer, un dato in linea). Dati in netta controtendenza rispetto al 44 per cento rilevato da Demos. Il divario è ancora più evidente se si prendono in considerazione i dati sulla popolarità del premier: Berlusconi - scrive il Giornale - vanta un gradimento personale del 61,5 per cento (non molto distante dal 56 per cento di Mannaheimer). Un dato cresciuto in maniera continua nelle ultime settimane (prima delle elezioni il leader del Pdl, secondo la stessa Euromedia, si attestava al 49,9 per cento) e che si discosta di molto da quello calcolato in questi giorni dalla Demos (46,4 per cento). Che dava i magistrati al 35 per cento. Quasi il doppio di quanto rilevato da Euromedia research, che stima nel 18 per cento la fiducia degli italiani nella magistratura. “I cittadini - spiega Alessandre Ghisleri, direttore di Euromedia research - non condividono le loro prese di posizione, che interpretano come un’intimidazione nei confronti del premier, allo scopo di voler bloccare in un certo senso i lavori dell’esecutivo”.
In crescita anche il Pdl (dal 37,4 per cento di metà aprile al 39,8 per cento), trascinato dal successo del premier oltre che dal riavvicinamento di parte dell’elettorato centrista (l’Udc perde oltre un punto rispetto alle Politiche) e da un Pd in forte calo. Nel complesso, la maggioranza otterrebbe il 49,4 per cento, staccando di quasi quindici punti l’accoppiata Pd-Idv, in calo e ferma al 35 per cento. Nell’opposizione presente in Parlamento, infatti, stando al sondaggio, ride solo Antonio Di Pietro. Differenza sostanziale con il sondaggio commissionato da "Repubblica" anche sul gradimento di Walter Veltroni, segretario del Pd: il 30 per cento per Euromedia (partenza 38 per cento ad aprile), il 40,7 per cento (65 per cento rilevato a maggio) per Demos. Nel suo complesso, il Pd perde comunque tre punti, a causa di una azione politica che ha “disorientato” - spiega Ghisleri - l’elettorato di riferimento, riversatosi in gran parte a sinistra. E portando il cartello della Sinistra arcobaleno al 5,5 per cento dei consensi, quasi il doppio rispetto al risultato del voto nazionale (3,1 per cento) e ben oltre la soglia di sbarramento.